Come risulta dall'articolo apparso sul sito-web "Ynet" una fonte anonima all'interno del Ministero della Guerra sionista afferma che, nel corso di una recente riunione un alto ufficiale dell'Aviazione avrebbe affermato, su esplicita richiesta di Ministri e Sottosegretari convenuti, che lo Stato ebraico non ha modo di bloccare lo sviluppo del programma nucleare iraniano, nemmeno con un massiccio attacco militare e che, al più, nella ipotesi più favorevole, potrebbe ritardarlo di alcuni mesi.
Secondo Ynet le affermazioni dell'ufficiale sarebbero state sostanziate e confermate dal Capo delle Forze Armate Benny Gantz che avrebbe detto al Premier Netanyahu: "Se riceveremo l'ordine ovviamente faremo del nostro meglio per obbedire ed eseguirlo ma, da nostre stime, un attacco contro l'Iran, per essere giustificato, dovrebbe essere in grado almeno di bloccare i progressi nucleari di Teheran per due anni".
La dispersione geografica delle installazioni nucleari iraniane, il fatto che molte di esse siano state duplicate con località segrete collocate nelle vallate più remote del paese che possono aumentare o continuare lavorazioni o processi non proseguibili in quelle ufficiali e l'enorme numero di centrifughe a esafluoruro collegate "a cascata" nel corso degli ultimi anni fanno sì, che le capacità di attacco di un paese come Israele abbiano poco di minaccioso per la Repubblica Islamica iraniana.
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