venerdì 20 gennaio 2012

Il dirigente di Hamas Qoddoumi dichiara: "Non riconoscere Israele é scelta strategica non-negoziabile, mai, per alcun motivo!"


La gemebonda cagnara filosionista che assorda coi suoi latrati amplificati dalla lobby mediatica dell'Hasbara l'opinione pubblica di tutti i paesi occidentali si lagna e si duole in continuazione di come Hamas dovrebbe 'riconoscere Israele' come venne imposto a Fatah di fare al momento di dare il via all'inutile e danno sa pantomima del "Processo di pace" (1993-2009) grave errore strategico e politico di Arafat a cui si può concedere un quanto di comprensione soltanto tenendo conto dalla sua età avanzata e del disperato, divorante desiderio di "lasciare qualcosa" dietro di sé, un lascito, un retaggio sul quale i suoi successori avrebbero potuto costruire una Palestina indipendente, anche solo a partire dai territori della Risoluzione 242.

Purtroppo sappiamo benissimo come é andata a finire: continua giudaizzazione dei territori occupati, infiltrazione di coloni illegali, furto di terre e di acqua tramite l'imposizione del Muro dell'Apartheid, attacchi continui alle proprietà e agli immobili palestinesi, demolizioni, trasferimenti forzati. Questo bisogna ricordare quando qualcuno ciancia di 'riconoscimenti'; Hamas e le altre organizzazioni del Fronte del Rifiuto non hanno alcuna intenzione di 'riconoscere' tutto questo, nessuna patente di aggressione, annessione e giudaizzazione verrà mai rilasciata a Israele dai Movimenti della Resistenza, gli unici che abbiano mai strappato concessioni al regime ebraico con l'unico linguaggio che capisce: quello dello scontro, della lotta, della sconfitta inflittagli con la determinazione a non cedere a nessun costo.

Questi i concetti reiterati dal rappresentante ufficiale di Hamas nella Repubblica Islamica dell'Iran, Khaled al-Qoddoumi che durante una conferenza ufficiale tenutasi nella giornata di ieri ha dichiarato: "Hamas considera il non-riconoscimento del regime sionista come una 'linea rossa strategica', qualcosa di inamovibile e invalicabile che se mai venisse disatteso tradirebbe tutto quanto il Movimento musulmano di Resistenza ha ottenuto in un quarto di secolo di esistenza dedicata alla lotta. Nessuno ha il diritto di suggerire modifiche a questa linea, non vi é dibattito possibile in merito e non ve ne sarà mai".
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