Il Partito di Libertà e Giustizia, espressione della potente Fratellanza Musulmana egiziana e trionfatore al triplice turno elettorale da poco conclusosi nel Paese delle Piramidi, dove ha portato a casa oltre il 35 per cento dei suffragi, ha dichiarato in un recente comunicato stampa la propria intenzione di proporre il proprio leader Mohamed Saad el-Katatni come Presidente del Parlamento testè eletto.
Il Partito ha già ottenuto l'assenso, in quanto forza politica di maggioranza relativa, a riservare per sé lo scranno più alto della Camera, raccogliendo l'assenso tanto del più ortodosso partito religioso Al-Nour che delle principali forze della galassia di partiti liberali e laici (le cui performance alla prova dei seggi sono state gravemente insufficienti e hanno garantito loro una presenza parlamentare puramente simbolica).
Sempre nell'ambito delle manovre propedeutiche all'inaugurazione della prossima legislatura, la prima eletta con criteri saldamente democratici, é stato annunciato che il primo Parlamento del Nuovo Egitto porterà avanti politiche di unità nazionale e si coordinerà strettamente con il Governo e con la Giunta del Militari (SCAF) in modo da portare il prima possibile alla fine del processo di transizione e alle elezioni Presidenziali. "La prima fase della vita politica democratica in Egitto sarà una fase di cooperazione multilaterale, non di competizione o lotta politica".
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