domenica 15 gennaio 2012

Lungo discorso di Nasrallah per l'Arbaeen: "Siamo convinti della necessità della Resistenza armata, unica via alla vittoria!"



Nel corso delle cerimonie organizzate da Hezbollah a Baalbek per festeggiare l'importante ricorrenza sciita dell'Arbaeen il Segretario Generale di Hezbollah Hassan Nasrallah ha pronunciato un importante discorso durante il quale é riuscito a toccare e commentare tutti i più importanti avvenimenti locali e regionali delle ultime settimane chiarificando e indicando la posizione del Movimento di Resistenza sciita in merito ad essi.

Nasrallah ha iniziato ringraziando il Segretario Generale ONU Ban Ki-Moon che, nel corso della sua visita ufficiale in Libano ha dichiarato di essere "impressionato" dalla forza militare di Hezbollah. "Ho provato gioia e soddisfazione udendo il Segretario dell'ONU dichiarare la sua 'preoccupazione' riguardo alla forza militare della nostra organizzazione, e vorrei dirgli che questo é proprio lo scopo che essa si prefigge, fare pensare, fare preoccupare gli Usa, l'entità sionista e anche l'ONU riguardo alle possibili conseguenze quando Hezbollah sia costretto dalle circostanze a ricorrere alla sua forza militare".

"Posso garantire all'ONU e al suo Segretario che la forza armata di Hezbollah rimarrà, continuerà e si espanderà in potenza, capacità operative, prontezza, nella certezza che l'opzione militare rimane l'unica e migliore opzione a fronte di avversari che capiscono solo e soltanto la forza militare, e lo abbiamo visto in Libano, in Palestina, in Irak: dove sono i risultati dei negoziati? Dove sono i frutti dell'affidarsi all'ONU, all'OIC al Consiglio di Sicurezza, all'Unione Europea? Essi non esistono, sono chimere; invece dove il popolo ha preso le armi e ha affrontato invasori, occupanti, oppressori, con fede e con spirito di sacrificio oggi il popolo è libero e possiamo vederlo a Gaza, in Libano e in Irak".



"Per il nostro senso di fratellanza verso il popolo siriano chiediamo a tutti coloro che si oppongono al Governo attuale e vogliono riforme e cambiamenti in Siria di non diventare le perdine e i burattini di quanti vogliono solo opprimere e sfruttare il suo popolo e fare della Siria un feudo dei loro interessi; chiediamo all'opposizione siriana di rispondere agli appelli al dialogo del Presidente Assad e di cooperare con lui nei progetti di riforma che sono stati annunciati e che stanno avendo luogo nonostante gli attacchi e le violenze portate avanti da coloro che vogliono far precipitare il paese nel caos".

"Invitiamo poi tutti i leader, i saggi, i politici, i partiti, movimenti e associazioni, specialmente quelli di ispirazione musulmana a denunciare e stigmatizzare gli episodi di violenza etnica e religiosa che stanno colpendo paesi come l'Irak, il Pachistan, la Somalia o la Nigeria: la violenza etnica e confessionale non é altro che uno strumento degli oppressori per mantenere i popoli sotto il loro tallone, essa va sempre condannata e combattuta, chiunque la pratichi e chiunque colpisca. Io dico a coloro che la praticano che i vostri sforzi sono vani e che non raggiungerete mai i vostri scopi".

Nasrallah infine ha assicurato che gli attacchi terroristi contro gli scienziati nucleari iraniani e i responsabili del programma atomico di Teheran non fermeranno il progresso scientifico e tecnologico della Repubblica Islamica. "Gli agenti dell'imperialismo arrogante uccidono gli scienziati perché vogliono che diventiamo tutti cantanti, tutti ballerini, tutti individui persi nella ricerca di piaceri superficiali e vani, che perdono tempo, che sprecano notti e giorni senza alcun costrutto; ma se invece scegliamo la via dello studio e del lavoro e diventiamo scienziati e tecnici ed esperti in chimica, in fisica, in medicina o altro, se diventiamo una nazione che produce conoscenza, che é il massimo e più forte potere, allora essi non possono accettarlo!".
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