lunedì 16 gennaio 2012

Svelati gli orrori delle galere sioniste, tra torture, abusi, carenze igieniche e sanitarie: "In Israele carceri degne dei nazisti!"


Intervistato dall'Agenzia di stampa iraniana FARS il Ministro palestinese per gli Affari dei Prigionieri Ataollah abu Sabah ha dichiarato che attualmente, nonostante il grande successo di Hamas nel suo braccio di ferro indiretto contro il regime ebraico di occupazione vi sono ancora molte migliaia di Palestinesi prigionieri delle galere sioniste, tra cui sette donne e 23 membri eletti del Consiglio Legislativo Palestinese, che creano così la situazione assurda di un regime di occupazione che tiene in ostaggio i Deputati di uno Stato sovrano.

Abu Sabah ha dichiarato che nel sistema concentrazionario sionista, vero e proprio 'arcipelago gulag', il luogo di detenzione più infernale é certo la prigione di Naqab, nel Negev, dove i detenuti sono tenuti in tende; ma quasi tutte le altre carceri dovegli israeliani concentrano i prigionieri politici palestinesi sono luoghi da incubo, che in paesi civilizzati sarebbero ritenute inadatte a qualunque scopo detentivo. Iniziamo col dare qualche dato: la media dello spazio dedicato nelle prigioni statunitensi a ogni detenuto é circa sei metri quadrati, in Europa si arriva persino a otto, nel regime sionista, invece, i Palestinesi vegnono ammassati in quattro metri quadrati a testa e, essendo questo un dato medio, vuol dire che vi sono prigioni particolari dove si scende a tre e persino a due metri quadrati, come in certe celle d'isolamento dove i prigionieri sono come 'sepolti vivi'.

Appena tredici mesi fa il Comitato Pubblico contro la Tortura in Israele ha rivelato come la maggior parte dei Palestinesi prigionieri della carceri sioniste vengano sottoposti ai peggiori abusi immaginabili: deprivazione del sonno, pestaggi, esposizione al rigore degli elementi, violenze e umiliazioni di genere sessuale e, quando si ammalano o le loro condizioni di salute peggiorano a causa del vitto di cattiva qualità e inadatto alle necessità di certe categorie di detenuti (ipertesi, diabetici, etc...) non ricevono alcun genere di cura e terapia adeguata, come ha mostrato anche il tragico, recente caso di Zakariah Issa. Persino lo stesso direttore del Servizio Detentivo di Israere, Aron Franco, in una sua recente lettera di denuncia avvertiva come a causa dei continui tagli al bilancio ormai la maggior parte delle prigioni destinate ai Palestinesi: Damon, Ramleh, Maasiyahu, non sono più adatte a ospitare popolazione carceraria e dovrebbero venire abbandonate o sottoposte a radicali ristrutturazioni.
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