venerdì 20 gennaio 2012

Kolossal cinematografico sulla vittoria di Hezbollah fa il pienone nei cinema iraniani!


Si chiama "Trentatré Giorni" il film diretto da Jamal Shurjeh e realizzato con una fastosa co-produzione Iraniano-Libanese che da oltre un mese furoreggia nella capitale Teheran (dove é in programmazione in ben otto sale che fanno registrare il tutto esaurito a ogni spettacolo) e nei cinema dell'intera Repubblica Islamica; la pellicola, che in origine doveva chiamarsi "Il Paradiso del Sud" racconta con ricchezza di accenti, registri e punti di vista l'epopea nazionale libanese dell'aggressione sionista del luglio 2006 e dei successivi 33 giorni di lotta, conclusisi con la ritirata degli invasori e il trionfo delle Forze della Resistenza capeggiate dal Movimento sciita Hezbollah.

Il cast comprende la star egiziana Hanan Turk, la siriana Kinda Alloush, i libanesi Carmen Lebbos, Darin Hamzah, Pierre Dagher e Youssef el-Khal, che hanno girato completamente "in location" nel Libano meridionale, a volte negli stessi luoghi degli eventi storici in un esempio da manuale di "cinema-verità". Il film, che oltre che i favori del pubblico pagante ha raccolto anche il plauso della critica, ricevendo un Premio Speciale al 29esimo Festival filmico "Fajr" tenutosi a Teheran lo scorso anno, ruota attorno alle vicende di alcuni cittadini di Ayta-a-Shaab le cui vite vengono sconvolte dall'attacco israeliano.

"All'inizio del film si vedono i preparativi di un matrimonio, ma la cerimonia non riesce a svolgersi come previsto a causa dello scoppio delle ostilità, lo sposo, militare di Hezbollah, viene richiamato alla sua unità e prende parte agli scontri più duri contro gli attaccanti israeliani; nel climax drammatico del film la famiglia della sposa, rifugiatasi in un bunker per sfuggire agli indiscriminati attacchi aerei sionisti deve assistere una partoriente che dà alla luce il suo bambino letteralmente sotto le bombe israeliane, quasi nello stesso momento in cui suo padre, anche lui parte della Resistenza, trova il martirio sul campo di battaglia. Il contrasto tra il sacrificio e la nuova speranza rappresentata dalla nascita sintetizzano mirabilmente il significato della vittoria libanese del 2006".

Maryam, una giovane ragazza di Teheran, intervistata all'uscita del cinema, si dice elettrizzata dallo spettacolo e in grado di tracciare un parallelo tra l'esperienza libanese del 1982 e del 2006 e quella iraniana del 1980-88, quando la neonata Repubblica Islamica venne attaccata dalle forze di Saddam Hussein; lo studente di Sociologia Mohammad, critica la caratterizzazione, secondo lui un po' troppo stilizzata, ancorché efficace; l'amico che lo accompagna, infine, loda la cura profusa nelle scene corali e la spettacolarità degli effetti, in grado di reggere il confronto con le produzioni cinematografiche occidentali.

Il regista Shurjeh, in una recente intervista ha dichiarato: "Il film é stato scritto prima degli eventi della Primavera Araba e realizzato quasi contemporaneamente a essi, attraverso esso volevamo mostrare al pubblico potenziale come la Lotta e la Resistenza siano le vie maestre per conquistare e difendere i propri Diritti; la successione dei fatti ha dimostrato la pognanza e l'importanza di un simile messaggio...speriamo che la visione del film serva a rafforzare e diffondere ulteriormente questa consapevolezza!"

Il film dopo l'Iran e il Libano prossimamente "aprirà" anche in Siria, Egitto, Turchia, Tunisia, mentre si cercano accordi di distribuzione anche in altri paesi.
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2 commenti:

  1. Chissà se riusciremo a vederlo anche in occidente...o sarà censurato dall'"hasbara" sionazista.
    Gli iraniani e i libanesi di Hezbollaz sono dei geni! Hanno capito tutto e più di tutto,stanno combattendo lo sporco e corrotto occidente con le sue stesse armi e se Dio lo vuole, stanno anche vincendo.
    Una sera, giocando a risiko con amici, ricoprivo il ruolo di capo di stato maggiore eurasiatico ed il primo obbiettivo di una testata da 20 MT l'ho indirizzato dove?
    - Non sulla casa bianca
    - Non su New York
    - Non sul pentagono
    - Non su un sito missilistico per tiro di contro batteria
    - Non su una base navale di SLBM
    - Non sull'area '51
    L'ho indirizzato su HOLLIWOOD.

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  2. Anche se non ci sarà una distribuzione ufficiale penso che non sarà un problema scaricarlo da internet, magari anche coi sottotitoli in Inglese.

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