lunedì 16 gennaio 2012

Gli askari kenioti del 'Nobel per la Pace' Obama ammazzano sette bambini somali con i loro bombardamenti!


Attacchi aerei kenioti contro Jilib, cittadinia a Sud della strategica località costiera di Kismayo, condotti senza la minima attenzione alle norme e alle convenzioni che 'dovrebbero' sperabilmente regolare le attività e le azioni militari in zone a forte presenza di civili sono risultati, nella giornata di ieri, nella morte di sette bambini, dilaniati dalle bombe a caduta libera scaricate con nonchalance dai malamente addestrati piloti di Nairobi a bordo dei loro vetusti F-5, il cacciabombardiere sviluppato negli anni '60 dalla Northrop per essere venduto alle dittature clienti di Washington (Cina nazionalista, Sudkorea, Filippine, Turchia, Grecia, Spagna e altri regimi autoritari sudamericani e africani).

Testimoni locali hanno riferito ai reporter e agli inviati delle ONG umanitarie che altre dozzine di persone sarebbero rimaste ferite negli attacchi, che si sono scaricati contro zone della città assolutamente prive di presenza degli Al-Shabaab, i guerriglieri musulmani che si oppongono agli interventi militari stranieri in Somalia. E' da ottobre che, come fedeli 'milizie coloniali' degli interessi imperialisti americani e israeliani le truppe Keniote hanno violato il confine meridionale somalo, cercando di avanzare nello stato del Corno d'Africa, ma subendo agguati e sconfitte a ripetizione da parte dei combattenti somali abituati a condurre una guerriglia 'mordi e fuggi' tra savane e pianure.

Nel tentativo di equalizzare la situazione il comando keniota fa spesso ricorso alla forza aerea (una delle più antiquate e peggio addestrate d'Africa, che si ritiene non sia in grado di allineare più di 18 apparecchi in condizioni operative in qualunque momento) ma la mancanza di intelligence precisa, il cattivo stato degli aerei e l'uso pressoché esclusivo di rudimentali bombe a caduta libera (sembra infatti che il mezzo keniota 'Nobel per la Pace' Barack Obama sia meno che generoso quanto aiuti militari ai suoi compatrioti) risultano quasi sempre in tragedie come questa, dove a pagare il prezzo più alto sono sempre civili somali innocenti.
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