Il convoglio di aiuti umanitari "Miles of Smiles 8" é giunto nel ghetto palestinese di Gaza nella giornata di ieri, entrando attraverso il varco di Rafah accompagnato da 48 attivisti internazionali arabi ed europei. Issam Youssef, coordinatore della campagna di solidarietà ha dichiarato che il convoglio ha portato due tonnellate di equipaggiamenti medici di assoluta urgenza e 120 apparati elettrici per garantire un po' di mobilità e autonomia ai molti mutilati vittime dei bombardamenti terroristici delle forze militari sioniste.
Youssef ha garantito che a questa carovana ne seguiranno molte altre, fino a quando il blocco di Gaza non verrà abbattuto definitivamente; oltre che a recare aiuto materiale e solidarietà umana agli abitanti dell'enclave litoranea assediata dal regime ebraico i convogli 'Miles of Smiles' infatti servono da monito e incoraggiamento alla comunità internazionale a trovare la forza morale di affrontare Israele e i suoi crimini nonostante le pressioni in senso contrario esercitate dalle lobby sioniste in ogni paese, specialmente in Europa e Nordamerica.
Sono quantificabili in almeno 500 le morti totalmente prevenibili che hanno colpito la Striscia di Gaza in conseguenza dello strangolamento economico imposto da Israele come 'misura punitiva' per la popolazione. I politici e i generali sionisti hanno il dente avvelenato con Gaza per avere dovuto evacuarla di fronte alla determinata volontà di Resistenza dei suoi abitanti e per il fatto che, nel fallito Colpo di Stato tentato da Fatah nel 2007 per rovesciare il Governo legittimamente eletto che vedeva la partecipazione di Hamas come partner di maggioranza la Striscia sia rimasta fedele alla forza del Diritto (incarnata da Hamas e dal Primo Ministro Haniyeh) piuttosto che al Diritto della Forza cui Fatah cercò di affidare le sue declinanti fortune politiche e di popolarità.
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