In una ulteriore dimostrazione del successo delle operazioni di Damasco contro le forze della sedizione filo-imperialista e filosionista che negli ultimi mesi si erano insinuate nel corpo sano della nazione rendendosi colpevoli di stragi, violenze e attentati, arriva in queste ore alla nostra redazione la notizia che i sette ingegneri e tecnici iraniani che erano stati rapiti a dicembre vicino a Homs mentre si recavano come ogni giorno al lavoro nel cantiere di una nuova centrale elettrica da 450 MW sono stati liberati e rientreranno presto in patria agli affetti dei loro parenti e familiari.
Terroristi catturati durante i 'blitz' dell'Esercito di Damasco compiuti in questi giorni per "bonificare" la zona di Homs e il suo circondario avrebbero rivelato spontaneamente il luogo della loro detenzione, e il gruppo sarebbe quindi stato liberato senza che si rendesse necessaria un'azione armata. Nelle scorse settimane le televisioni degli emiri del petrolio asserviti a Usa e Israele (Al-Jazeera, Al-Arabiya) avevano diffuso la voce infondata e mendace che i sette cittadini della Repubblica Islamica fossero 'ufficiali dell'IRGC'.
Attualmente vi sono diverse migliaia di tecnici e ingegneri iraniani in Siria, impegnati in diversi progetti infrastrutturali, tra cui dighe, ponti e molti altri ancora, per un valore approssimato di oltre un miliardo di Euro. Pochi giorni fa un gruppo di undici civili iraniani che erano stati rapiti dai terroristi mentre si stavano recando in pellegrinaggio alla moschea di Sayyidah Zaynab erano stati a loro volta liberati dalle forze di sicurezza del Presidente Assad.
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Sospiro di sollievo per i tecnici iraniani liberati ...uff...
RispondiEliminaDa tecnico mi sentivo coinvolto personalmente ...uff...
Ora rimane solo un secondo gruppo di pellegrini, speriamo non sia loro capitato niente di male!
EliminaTi diamo un'anticipazione: l'Armee Libanaise ha iniziato a sigillare metodicamente il confine Nord con la Siria...i terroristi dovrebbero fare la fine del topo!
Una cristianissima preghiera d'amore da parte mia per i pii pellegrini innocenti.
RispondiEliminaI libanesi si muovono con un certo ritardo ma meglio di niente...avrei preferito che fosse Hezbollah a sigillare il confine
Ma ... nel nord del libano pare che ci siano milizie puzzone filo occidentali assassine della banda di Geagea & co, prima o poi i patrioti libanesi ci dovranno fare i conti e almeno disarmarli e ridurli nolenti o volenti a pacifici cittadini, sono i frutti avvelenati del colonialismo francese che ha voluto dividere la Siria e che ancora oggi impestano la regione.
Eh ma Hezbollah é fortissimo nel Sud, purtroppo nel Nord ci sono i sunniti al soldo del mezzo-saudita Saad Hariri, il Renzo Bossi libanese!
EliminaAbbiamo notizie che a Tripoli siriaca nel pomeriggio 'squadracce' sunnite della 'coalizione 14 marzo' abbiano cercato di attaccare una manifestazione di Alawiti che, chiaramente, solidarizzavano coi loro fratelli siriani martirizzati dai terroristi.
Alcuni colpi di revolver hanno messo in fuga gli aggressori, al prezzo di tre feriti.
Stiamo preparando articoli in merito.