Grazie ai mirabili sforzi del Governo di Omar Bashir e delle Forze Armate di Khartoum i ventinove lavoratori cinesi catturati nel Sud Kordofan da un gruppo terroristico sponsorizzato dal Sud-Sudan di Salva Kiir, marionetta degli interessi imperialisti e sionisti nel Continente Nero, sono stati liberati, imbarcati su un aereo della Croce Rossa nella cittadini di Kauda e consegnati all'ambasciata di Pechino a Nairobi, in Kenya.
Responsabili del ratto erano i militanti del SPLMN, una delle molte milizie asservite al vile e crudele 'Signore della Guerra' installato da Obama e Netanyahu a Giuba, nella porzione di Sudan strappato alla madrepatria con il fittizio "referendum" di luglio 2011, da allora preda di instabilità e violenze. L'interferenza con i fruttuosi e intensi rapporti commerciali tra Cina e Sudan é un interesse primario degli imperialisti stranieri, che vorrebbero far tornare l'Africa alla fase neocolonialista quando le avide multinazionali occidentali erano i soli referenti per i governi locali. Ora invece Cina, India, Brasile, Iran e altre potenze emergenti offrono ai paesi di quel continente alternative più valide ed eque per poter avviare reali e duraturi processi di sviluppo.
Il Ministero degli Esteri della Repubblica Popolare ha emesso un comunicato esprimendo gratitudine a Khartoum e al Preidente Bashir, nonché alla Croce Rossa, affermando che al loro arrivo in Kenya tutti gli ex-ostaggi erano in salute e di ottimo umore. I lavoratori erano impegnati nella costruzione di una strada ed erano stati rapiti negli ultimi giorni di gennaio 2012. Attualmente ci sono circa 10mila lavoratori cinesi in Sudan impegnati nella realizzazione, tra l'altro, di oleodotti, raffinerie, terminal mercantili e altre infrastrutture.
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