Dobbiamo purtroppo riportare che, contrariamente a quanto auspicato nel nostro post precedente per tutta la giornata di sabato 11 febbraio gli scontri e le sparatorie tra i lacché sunniti dei partiti filoimperialisti della coalizione 14 marzo, manovrata dal mezzo-saudita Saad Hariri e coinvolta negli episodi di contrabbando e sostegno ai terroristi infiltrati in Siria, concentrati nel quartiere di Bab al-Tabaneh, e gli Alawiti di Jabal Mohsen che manifestavano la loro solidarietà al legittimo governo siriano e al Presidente Bashir Assad sono continuati per tutta la giornata di ieri e, oltre ad armi automatiche leggere hanno visto il ricorso anche a granate e lanciarazzi.
Sono stati riportati almeno due morti e una ventina di feriti tra cui diversi soldati dell'Esercito che cercavano di stabilire una linea di sicurezza tra le due comunità e che sono stati fatti segno di fuoco dal quartiere sunnita. Che i sostenitori di Saad Hariri, sfiduciato e 'trombato' dalla poltrona di Primo Ministro lo scorso gennaio e sostutito da Najib Mikati e dalla coalizione di Centrosinistra '8 marzo' abbiano aperto il fuoco contro militari dell'Armee Libanaise la dice lunga su quanto le pedine di Obama e Netanyahu in Libano rispettino le istituzioni dello Stato...se non lo hanno in mano loro!
Il Comando dell'Armee ha dichiarato fermamente la propria intenzione di: "Affrontare con determinazione chiunque metta in pericolo la sicurezza del Nord Libano, a prescindere da setta, etnia, affiliazione politica".
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