Il Presidente ha elaborato questi concetti nel corso del suo recente incontro col Gran Muftì siriano Sceicco Ahmed Badreddine Hassoun; affermando inoltre che "Lo scopo principale di questa campagna di ingerenza e aggressione dell'Occidente e dei suoi servi arabi contro Damasco é poi in ultima analisi il tentativo di proteggere il regime sionista, ora che l'Egitto ha eletto democraticamente un Parlamento ostile a Tel Aviv e che ha ogni intenzione di lasciar decadere i cosiddetti 'Accordi di Camp David' o di rivederli profondamente".
Tuttavia Ahmadinejad ha anche dichiarato che il vantaggio non é in mano all'Occidente, che agisce in maniera frettolosa e confusionaria, mentre il pallino della situazione rimane ai popoli, ai movimenti e agli Stati allineati con la Resistenza, i quali, mantenendo la loro unità potranno affrontare con successo questa e altre minacce. In risposta il Muftì Hassoun ha lodato le politiche e le posizioni della Repubblica Islamica e ha salutato nell'Iran un simbolo da imitare di unità e solidarietà col mondo islamico tutto, al di là di steccati settari e nazionali.
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