venerdì 13 maggio 2016

Sei compagnie corazzate in arrivo per rafforzare i ranghi dei "Desantniki" di Putin!


La VDV, la forza paracadutistica dell'Esercito russo, sta attraversando un periodo di rafforzamento ed espansione mai visto dai tempi dell'Unione Sovietica, quando, al culmine della sua espansione, contava ben sei divisioni e tredici brigate indipendenti operative sul suolo metropolitano e sulle basi dislocate in Germania Orientale.

Adesso, pur non avvicinandosi a tali imponenti numeri, le forze aviotrasportate di Mosca stanno venendo rimpinguate e irrobustite nel caso che una provocazione NATO 'di troppo' o una crisi violenta alla periferia della Federazione richiedano un intervento rapido e decisivo, proprio della tradizione dei parà.

Segno importante di questo irrobustimento è la notizia, filtrata di recente, che sei compagnie di carri armati aviotrasportati verranno create ed equipaggiate con l'ultima evoluzione del T-72, la B3M, detta anche T-72 Biathlon per essere stata impiegata nelle competizioni sportive di guida e fuoco da carro armato in cui negli ultimi anni i tankisti russi si sono confrontati con equipaggi di altri paesi equipaggiati col T-72 (indiani, kazaki, venezuelani...).

Una volta stabilite, le compagnie verranno progressivamente rinforzate fino a raggiungere la consistenza di battaglioni (cioé triplicate, per una forza stimabile in 31 carri ciascuno).

Non si sa ancora come il T-72B3M possa venir reso 'aeromobile'; di certo, pur col suo ridotto peso attorno alle 40 tonnellate, esso non può venire aviolanciato come i blindati leggeri BMD, sviluppati in varie generazioni dagli anni '60 in avanti per le esigenze delle unità paracadutiste, nemmeno coi paracadute multipli frenati da cluster di razzi di cui i sovietici furono i primi utilizzatori. Probabilmente verranno caricati su aerei da trasporto speciali per poter venire schierati appena i paracadutisti avranno preso controllo di nodi aeroportuali adeguati al loro atterraggio.

L'Antonov-124, di cui i Russi attualmente possiedono una quindicina di esemplari funzionanti (con altri sei in arrivo), potrebbe trasportare 3 carri in una sola volta.

Rispetto alle versioni precedenti il T-72B3M arriva molto vicino alle prestazioni dei più recenti modelli di T-90, di cui condivide il cannone ad anima liscia 2A46M5, le placche di armatura reattiva Relikt al posto delle più vecchie Kontakt-5, il sistema ottico Sosna-U e il sistema controllo fuoco 1A40-4 e, soprattutto, un nuovo motore diesel capace di esprimere a beneficio di entrambe i carri una potenza di 1130 cavalli, migliorandone al contempo autonomia operativa e rateo di consumi.

Questi carri verranno ricavati da più vecchie versioni del T-72 presenti negli arsenali russi, per una spesa di ammodernamento complessiva di meno di 210mila Euro per carro, un affare qualora si consideri che costruire ex-novo un carro armato con le stesse prestazioni costerebbe tra i 2 e i 3 milioni di Euro.

6 commenti:

  1. per non dirne 9 Milioncini per il T-14

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    1. non capisco per quale ragione da un lato si considera la Nato una "tigre di carta" con un esercito fatiscente e una dotazione militare di basso valore e dall'altra la Russia si dota di un esercito e di una serie di armamenti molto superiore con la spiegazione che serve per evitare sorprese dalla Nato!
      Allora la Nato è forte oppure è debole rispetto ai Russi?
      Si legge che i Russi stanno sperimentando il Sarmat,un missile transcontinentale da oltre 100 tonn con 15 testate nucleari contemporanee,molto superiore al Minuteman americano ed a tutti i piccoli missili in dotazione alla Nato.
      A me sembra una ripresa della dottrina Kruscev che ha portato ad una escalation militare assurda ( vedi le bombe termonucleari ( bombe H!) 1000 volte più potenti della bomba di Hiroschima.
      La Russia di oggi vende il petrolio ed il metano all'occidente ed alla Cina e quindi introita moltissimo denaro che gli permette di rinforzare l'esercito ( attualmente il più forte del mondo)
      C'è una logica in questo superammodernamento?
      In Italia si considerano malamente le spese per i militari ( attualmente molto ridotte..)perchè si dice che con quei soldi si può fare di meglio!

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  2. per vincere una guerra occorre la supremazia aerea. Vada bene per i carri.. penso che attualmente, per la Russia non siano una priorità come lo sono le armi antisatellite e i missili balistici terra aria. Assicurandosi il dominio dell'aria si può rispondere alla strategia della coalizione nemica, che sta portando avanti la cosiddetta guerra Ibrida. Il caso della Libia è lampante. Se il fu Gheddafi avesse avuto un reggimento di intercettori S-300 o s-400 la NATO non lo avrebbe attaccato così disinvoltamente. Ecco perché l'Algeria ha provveduto ad acquistare nel 2015 questi intercettori. Allo stato attuale, in uno scenario in cui gli avversari si muovono su pickup armati di artiglieria leggera, sarebbero forse più indicati mezzi più agili, logicamente utilizzati in sincronia che aerei ed elicotteri.

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  3. Gli Algerini sono dei veri duri, i mercenari occidentali che simulavano un attacco terroristico ad una installazione petrolifera nel sud del paese li HANNO AMMAZZATI TUTTI, l'Algeria sino ad ora non è stata toccata perché è un osso troppo duro che promette di diventare ancora più duro ed ha MATERIALE DA GUERRA RUSSO sommergibili "kilo" compresi.
    Ivan

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    1. Gli Algerini prima sono riusciti a scrollarsi di dosso il giogo francese, poi hanno dovuto affrontare una feroce aggressione islamofascista come quella in Siria oggi, e l'hanno vinta sia pure a duro prezzo. Così sarà in Siria, riusciranno a vincere e saranno ancora più forti e più duri di prima. LE COSE STANNO CAMBIANDO

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  4. Ho letto che il Presidente dell'Algeria, Buteflika, sta male. Per continuare la politica indipendente dal vecchio stato colonizzatore sarebbe opportuno che questo grande paese nord africano rinsaldasse ulteriormente le relazioni politico militari con la russia per tutelarsi da eventuali primavere colorate.. Oggigiorno, l'unica garanzia di tutela della propria sovranità si concretizza nel possesso di un serio deterrente contro le aggressioni aeree perno della strategia delle rivoluzioni colorate ergo primavere arabe. Analizzando il caso libico è palese come, l'ingresso nel paese di truppe mercenarie islamiste, abbia portato alla morte del colonnello solo e soltanto perché l'aviazione della Libia è stata neutralizzata all'inizio della campagna d'aggressione dei due stati neo colonialisti (che si erano spartiti il Medioriente nel primo ventennio del secolo scorso). Con un ombrello protettivo fornito dai missili SAM, gioco forza, non sarebbero riusciti a far fuori il colonnello con quella facilità.
    PS: i ribelli che tanto tenevano alla democrazia in libia (in quel periodo il paese con il maggior tasso di crescita economica di tutto il continente, secondo solo al Sud Africa) sono stati reindirizzati in Siria carichi di armi provenienti dai magazzini militari di detto paese (il resto delle armi di piccolo calibro, studiate a posta per l'utilizzo in un contesto di guerra civile - ak-47 ecc... sono state trasferite nei due paesi mediorentali confinanti con la Siria, necessari ad armare la componente tafkira che mesi prima era stata opportunamente addestrata da istruttori militari provenienti dal paese guida dell'occidente ed addestrati nel portare la guerra civile all'interno delle città, luogo in cui l'esercito siriano, non era assolutamente addestrato ad operare...)

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