giovedì 2 febbraio 2017

Diplomatico saudita condannato per violenza sessuale a Singapore!

Dopo otto giorni di dibattimento il Giudice Distrettuale Lee Poh Choo, del Tribunale Penale di Singapore ha condannato il 39enne impiegato d'ambasciata saudita Bandar Yahya al-Zahrani a tre mesi di reclusione, a una multa di 1500 dollari per subornazione di testimone e alla ben più grave pena di 10 anni di reclusione e a una fustigazione da decidersi per molestie sessuali.

Al-Zahrani che come tutte le scimmie saudite non sa quale differenza passi tra cameriera e prostituta, aveva violentato una ventenne impiegate dell'hotel singaporeano dove si trovava in vacanza e aveva poi cercato, offrendo denaro ai suoi colleghi e superiori, di tacitarne le denunce.


Noi non siamo bacchettoni, capiamo che un uomo in vacanza possa anche desiderare un'avventura sessuale, ma per queste cose ci sono o signorine professioniste o le risorse del fascino e della seduzione; comportamenti troppo razionali, civili e raffinati per venire compresi dalle bestie wahabite.

5 commenti:

  1. A parti simili, nel loro paese, lo avrebbero decapitato, scimmie incivili.

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    1. Non credo nemmeno, per lavorare in un'ambasciata, anche come semplice impiegato, un Saudita deve avere un amico principe o almeno maggiordomo di palazzo e si sa che il nepotismo e il clientelismo a Riyadh e dintorni sono potentissimi

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    2. Però applicando le norme legali proprie della cittadinanza dell'indagato, giusto per rispetto e non per altro, si potrebbe tagliargli la testa anche lì a Singapore, senza polemiche.

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  2. Divertente la fustigazione sulle chiappe nude del beduino saudita! Da mandare in mondovisione.

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  3. Ottimo articolo Kahani. Mi ha regalato un sorriso sulla triste mentalità wahabita.

    Sostegno e auguri alla povera cameriera.

    Tommaso Baldi

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