Il Ministero dell'Agricoltura e quello della Difesa Civile del Governo palestinese hanno messo in guardia gli abitanti del ghetto costiero di Gaza riguardo al pericolo di devastanti inondazioni se il regime ebraico manterrà la propria promessa di aprire le dighe, riversando contro il territorio liberato da Hamas migliaia e migliaia di metri cubi di acqua usati come arma devastatrice.
Il Colonnello Yousef Zahhar, capo della Difesa civile a Gaza ha rivelato che la massa di acqua prevista devasterebbe cento abitazioni e quasi un migliaio di alveari (importante risorsa alimentare per la cittadinanza sottoposta al disumano assedio sionista), oltre che sommergere cento chilometri quadrati di orti e campi coltivati nella zona di Mighraka, al centro della Striscia.
Tutto il bestiame della zona, se non evacuato per tempo, sarebbe a rischio, mettendo in pericolo la sopravvivenza delle famiglie del luogo, principalmente allevatori e pastori beduini. I Ministeri hanno lanciato l'allarme per scoraggiare il regime ebraico dal mettere in atto simili azioni terroristiche, ma anche per dare modo alla popolazione di mettere al riparo armenti, case e, se ciò non fosse possibile, quantomeno evacuare la zona minacciata.
L'occupazione sionista già l'anno scorso aveva aperto le dighe causando milioni di dollari di danno all'agricoltura della Striscia.
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