Mentre ieri centinaia e centinaia di migliaia di persone, alcuni dicono persino un milione, si radunavano in piazza Tahrir e nelle zone circostanti per chiedere ancora una volta al Supremo Consiglio delle forze armate di passare la mano a un Governo civile, l'umore già tetro del Feldmaresciallo Tantawi e dei suoi colleghi deve essere stato ulteriormente guastato dalle notizie che arrivavano da vari punti della città a proposito di soldati, sottufficiali e ufficiali di complemento che non sono manifestavano la loro solidarietà ai manifestanti, ma persino rilasciavano dichiarazioni ai media, schierandosi apertamente con i cittadini.
"Il Consiglio Supremo non rappresenta l'intero Esercito", ha dichiarato ad esempio il Capitano Ahmed Shouman ai microfoni della Reuters, "dobbiamo rimanese coesi con il popolo d'Egitto, come abbiamo fatto a gennaio e febbraio quando rifiutammo di prendere le armi contro la folla come avrebbe voluto Mubarak, dobbiamo tornare a quello spirito, a quei giorni, quando le nostre scelte sono state fondamentali per far trionfare la Rivoluzione".
Altrove é stato il Maggiore Amir Metwaly a parlare con una troupe dell'iraniana PressTV, mostrando la sua carta d'identità: "Sono nell'Esercito da tantissimo tempo; qui il problema non é 'stare coi dimostranti' o 'stare coi generali', il punto é quale parte incarni veramente gli interessi e le necessità del paese", Metwaly ha dichiarato che le morti di questi giorni sono state "un gravissimo errore" che ha finito con lo sperperare il patrimonio di fiducia che la popolazione riponeva nei confronti di Tantawi e soci, in parte già intaccata dalla maniera in cui questi mesi di interregno dopo la caduta di Mubarak sono stati gestiti.
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.
Nessun commento:
Posta un commento