Continua l'odissea di Ezra' Salhab, giornalista palestinese di AlQuds-TV che presentava un popolare programma sulle condizioni dei detenuti politici nelle mani del regime dell'Apartheid, intitolato "I Liberi" (= 'Ahrar'). Il centro media 'Mada' ha denunciato che l'arresto e la detenzione della Salhab violano qualunque statuto legale, configurandosi come una pura e semplice persecuzione contro una giornalista 'scomoda' di quelle che di norma i media del codardo e compiaciuto Occidente attribuiscono agli stati 'scomodo' che vogliono screditare o criticare ma che invece é compiuta dal regime che con impudenza si arroga il titolo di 'Unica democrazia del Medio Oriente'.
La polizia ebraica ha convocato Salhab il 16 novembre scorso; la giornalista, avendo avuto il marito arrestato e trattenuto senza alcuna accusa ufficiale ha pensato che quella fosse l'occasione di chiarirne la posizione e si é presentata all'appuntamento senza immaginare che essa stessa sarebbe stata rapita e sequestrata dagli sbirri a Sei Punte.
Il marito della Salhab, Shadi Zahde, a sua volta lavoratore dei media, é stato rapito e detenuto a ottobre e tuttora non ha visto elevata a suo debito alcuna accusa o incriminazione. Il costante rapimento di cittadini palestinesi costituisce la più marchiana e colossale violazione dei Diritti Umani da parte del regime sionista che occupa la terra palestinese.
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