Esattamente come pronosticato pochi giorni orsono su queste stesse pagine il rappresentante di Ennahda Hamadi Jebali é stato nominato nuovo Premier tunisino dal suo partito e dai suoi alleati minoritari CPR ed Ettakatol; la France Presse ha riportato dichiarazioni del portavoce del Partito del Rinascimento musulmano Nouridine Bhiri secondo le quali il processo di scrittura di una nuova Carta costituzionale prenderà circa dieci mesi dopodiché, nell'autunno del 2012, si terranno nuove elezioni politiche secondo la procedura descritta nella nuova costituzione.
Moncef Marzouki del CPR e Moustafa ben Jafaar dell'Ettakatol saranno nominati rispettivamente Presidente della Repubblica e Presidente dell'Assemblea costituente, in omaggio al ruolo riconosciuto dall'Ennahda alle loro formazioni nella coalizione che, con poco meno di centotrenta seggi su 217 ha la maggioranza assoluta nella Costituente tunisina; di questi ben una novantina sono controllati dall'Ennahda, formazione premiata alle urne oltre le pur rosee previsioni di esperti e sondaggisti.
Al contrario di quanto avvenuto in Egitto, dove una cricca di militari ha cercato di 'deviare' il processo di transizione dal regime autoritario alla Democrazia, in Tunisia la transizione é stata relativamente rapida e priva di nuovi episodi di tensione, dopo la cacciata del tiranno Zine el Abidine Ben Ali e di sua moglie Leila Trabelsi.
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