L'Alto Commissario ONU per i Diritti Umani, il giudice sudafricano di origine Tamil Navi Pillay ha recentemente dichiarato (dopo mesi di appelli e inviti da parte dei rappresentanti delle opposizioni yemenite, dal Premio Nobel per la Pace Tawakkul Karman in giù) che "Dopo attenta analisi degli eventi recenti in Yemen, posso chiaramente e serenamente definire i termini dell'amnistia che verrebbe concessa ai membri della dimissionanda amministrazione nel quadro del passaggio di poteri nel paese come in totale e completo contrasto con le norme ONU in merito ai crimini internazionali".
"La normativa delle Nazioni Unite é chiara: mai e poi mai possono venire emesse amnistie o indulti nei confronti dei responsabili di crimini di guerra, crimini contro l'umanità, genocidi e a altre marchiane violazioni dei Diritti Umani fondamentali. Chiunque abbia ordinato o orchestrato simili reati nel corso delle recenti manifestazioni anti-governative deve venire portato davanti alla Giustizia, processato e condannato, senza sconti o lenienze di alcuna sorta".
L'amnistia illegale é stata inclusa nel protocollo per il passaggio di poteri elaborato dal Consiglio di Cooperazione dei Paesi Arabi del Golfo Persico (GCC), organismo composto da una serie di autoritarie monarchie petrolifere, emirati e sceiccati che hanno un pessimo record quanto a rispetto dei diritti umani e sono alleati con gli Usa, a loro volta fomentatori di instabilità e sponsor di dittature e regimi autoritari in tutta la regione e oltre. L'attuale dittatore yemenita Ali Abdullah Saleh ha firmato l'accordo per le dimissioni in cambio dell'amnistia a novembre 2011, in Arabia Saudita (l'ultima monarchia assoluta al mondo).
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.
Nessun commento:
Posta un commento