giovedì 5 gennaio 2012

Fanno le valige per l'Arabia Saudita i burattini anti-iraniani di Washington, che vengono espulsi dalla loro base in Irak!


Man mano che il Governo irakeno assume tutti gli attributi e gli strumenti della piena sovranità e del controllo sul suo territorio coloro che per "campare la giornata" si erano trasformati in servi o agenti della quasi decennale occupazione americana trovano la vita farsi improvvisamente sempre più difficile e, per un motivo o per l'altro, meditano di trasferirsi verso altri lidi, rimasti meno ostili alla presenza e all'influenza di forze imperialiste emanazione dell'arroganza globale angloamericana e sionista.
E' il caso ad esempio dei militanti di origine iraniana dell'organizzazione MKO (Mojaheddin e-Khalq e-Iran), bizzarra milizia nata all'indomani del colpo di Stato arrogante e imperialista di Usa e UK contro il Premier populista iraniano Mossadegh che, per una serie di circostanze contingenti e di disastrose scelte di leadership (sommariamente ma precisamente riassunte in questo nostro vecchio articolo) si é trovata dapprima tenuta alla catena da Saddam Hussein (che la inviò al massacro nel 1988 con la fallimentare operazione "luce eterna") e infine, colmo di ironia, al servizio degli assassini dello stesso Saddam (quegli Usa il cui imperialismo si dicevano nati per contrastare e combattere) che hanno sfruttato la loro animosità nei confronti della Repubblica Islamica iraniana per trasformarli in propri servi e burattini.

"A la guerre, comme alla guerre!"

Gli Americani avevano curato il trasferimento dei militanti MKO dalla loro base di Fallujah al complesso di "Camp Ashraf", 60 km a Nord della capitale, ma ora, dopo la conferma che il Governo di Bagdad non ha "alcuna intenzione" di continuare a tollerare la loro presenza, gli occupanti della base si stanno preparando a trasferirsi negli altri (sempre più pochi) paesi filo-imperialisti della regione: Arabia Saudita, Giordania, Pachistan, Qatar e Azerbaidjan. Del resto, i Sauditi per tutti gli anni '80 furono tra i primi sponsor e istigatori di Saddam Hussein nel corso della sua guerra di aggressione contro l'Iran, che ora debbano accollarsi il mantenimento di alcuni dei suoi ex-scherani ha tutto il sapore dolceamaro della giustizia poetica.

"Un illuminante documentario sugli MKO, sulle loro acrobazie ideologico-politiche e i loro crimini".

Una curiosità, gli Stati Uniti hanno 'preferito' non offrire direttamente asilo ai membri dell'MKO, nonostante che da qualche parte del Dipartimento di Stato l'idea fosse stata sollevata almeno a livello di ipotesi...ma fu scartata quando risultò che, ancora oggi, l'organizzazione figura nelle "liste dei movimenti terroristici" redatte dalle agenzia di sicurezza a stelle e strisce! Ma se li consideravano 'terroristi' come mai li ospitavano e li equipaggiavano a Camp Ashraf???
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