Un ufficiale comandante e un sottufficiale di compelemento in forza all'esercito sionista di occupazione sono stati dichiarati colpevoli di "criminale negligenza" al termine dell'inchiesta che é stata svolta per accertare le responsabilità nel grave incidente della settimana scorsa in seguito al quale 20 missili del (favoleggiato) 'sistema di intercezione' "Iron Dome" si sono schiantati a terra risultando, dopo accurata analisi, "danneggiati oltre ogni possibilità di recupero".
Non é nota l'identità dei due colpevoli, ma una fonte militare anonima avrebbe confermato ai media sionisti che i due siano un luogotenente uomo e una sergentessa, sarebbero stati condannati rispettivamente a 21 e 14 giorni di detenzione in un carcere militare per aver causato alle Forze Armate "danni quantificati attorno a un milione di dollari esatti".
Diciassette razzi Al-Quds...costati al massimo 340 dollari...per intercettarli tutti Israhell dovrebbe spenderne 850.000! |
La corte militare sionista, condannando i due a pene tutto sommato lievi dimostra di aver voluto dare "un colpo al cerchio e uno alla botte", scaricando (come più comodo) la colpa sui due 'capri espiatori' più vicini e disponibili, ma poi evitando di infierire (Per un danno di un milione di dollari meno di un mese e mezzo di carcere? Veramente a buon mercato!) su di essi. Ovviamente la volontà del tribunale é stata quella di trovare la spiegazione più comoda evitando di strofinare troppo a fondo la lampada delle insufficienti procedure di sicurezza nel trasporto di materiali delicati, imposte dai draconiani tagli al bilancio militare per via della stagnazione dell'economia sionista.
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