Il Vicepremier tripolino Moustafa Abushagar ha espresso la ferma volontà dell'Esecutivo di cui fa parte e più in generale di tutta la classe dirigente della Libia post-Gheddafi di approfondire ed espandere i legami con Teheran, consegnando ai cronisti una prospettiva futura di legami tra Iran e Libia "sempre più saldi e sempre più vasti".
Abushagar si é poi soffermato sui progetti per la stesura di una Costituzione democratica e sulla chiamata alle urne dei cittadini, che dovrebbe avvenire entro l'estate; il Vice-primo ministro ha assicurato che "La Democrazia sarà il faro e il punto di riferimento della creazione di ogni organismo e istituzione nella Nuova Libia, dalle amministrazioni locali fino ai massimi livelli dello Stato!".
Ha anche rassicurato l'opinione pubblica riguardo al fatto che il Consiglio Nazionale e il Governo ad interim che ne é espressione non hanno nessuna intenzione di lasciare che qualsivoglia Stato straniero eserciti indebite influenze nel presente o nel futuro del Paese e che la via verso la costruenda Democrazia sarà autonoma, indipendente e rispettosa della Storia, delle tradizioni e della Cultura libica.
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