Il Presidente del Parlamento libanese Nabih Berri (sopra) e il Ministro dell'Energia del Governo Mikati, Jebran Bassil (sotto), hanno espresso tutta la loro grande soddisfazione alla notizia dell'approvazione, da parte del gabinetto, della Legge-quadro per la prospezione, la stima e lo sfruttamento delle ingenti risorse petrolifere e metanifere del Mediterraneo Orientale.
In seguito all'approvazione il Governo Mikati, in carica dal rivolgimento della maggioranza parlamentare che disarcionò il debole e tentennante Saad Hariri quasi un anno fa, potrà iniziare a emettere contratti di esplorazione e ricerca di campi di idrocarburi al largo delle coste del Paese dei Cedri. "Congratulazioni, grazie a questa legge la questione petrolifera libanese passa dal reame delle ipotesi a quello dei fatti; che un lavoro fervido e fruttuoso ci possa permettere di recuperare il tempo in precedenza sprecato".
Ovviamente, rilasciando questa dichiarazione al quotidiano As-Safir Berri intendeva "il tempo sprecato da SAAD HARIRI" che, manutengolo degli interessi sionisti, avrebbe lasciato placidamente il regime ebraico di occupazione fare quello che gli pareva e invadere e succhiare avidamente anche dai giacimenti di idrocarburi libanesi...fortunatamente le forze progressiste dell'Alleanza 8 Marzo sono riuscite a prendere in mano il timone del paese prima che Tel Aviv creasse qualche "fatto sul terreno", magari con una piattaforma estrattiva eretta in zona libanese.
Berri e Bassil hanno espresso la speranza che il Comitato attuativo della legge-quadro sia nominato entro 30 giorni da oggi (sulla base di stringenti criteri di competenza tecnica ed economica) e che i primi contratti di esplorazione possano venire emessi ad aprile 2012.
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