domenica 4 dicembre 2016

Il Ministro del Lavoro dell'Arabia Saudita licenziato dopo sette mesi di 'carriera'!

Per regio decreto del perdente assiso sul trono dei Saoud, re salman, il Ministro del Lavoro Mufarrej Haqbani è stato licenziato, unendosi alle orde di regnicoli sauditi attualmente disoccupati, purtroppo a differenza di loro l'ex-ministro é sì un buono a nulla incapace di svolgere nemmeno il ruolo di netturbino  ma non é un incapiente e quindi non soffrirà troppo per la perdita del suo posto di lavoro.

Haqbani é stato licenziato come 'capro espiatorio' della tragedia economica saudita che si protrae da mesi e che rende la maggior parte delle imprese del paese incapaci di pagari stipendi e salari: tutti i grandi gruppi sauditi hanno enormi crediti da esigere dallo stato...la Bin Laden Costruzioni, la Oger, la Aramco, ma non riescono a riscuoterli, una gravissima crisi di liquidità lascia i lavoratori privi di buste paga mese dopo mese.


La causa naturalmente é da ricercarsi nella valanga di miliardi di dollari spesi nella guerra contro lo Yemen che il prossimo marzo compirà due anni esatti senza che i Sauditi e i loro lacché siano più vicini a vincerla di quando l'hanno iniziata.

Con il prezzo del petrolio che rimane estremamente basso é impossibile che il trend si inverta e già con terrore si guarda alla chiusura dei conti del 2016, dopo che l'anno precedente ha fatto segnare un incredibile deficit di 98 MILIARDI DI $.

Il nuovo Ministro del Lavoro, tale Ali Ghifaidh, non ha speranze di migliorare la situazione e molto presto potrebbe fare la stessa fine del proprio predecessore, licenziato solo per dare l'idea che la Casa regnante "stia facendo qualcosa".

3 commenti:

  1. Che dei parassiti come i pedofili wahabiti avessero un ministero del lavoro è già in sè notizia da scompisciarsi dalle risate!

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  2. Bene l'indebolimento delle gerarchie saudite, che potrà avere riflessi positivi sui conflitti in Siria e nello Yemen.
    Da alcune parti si prevedono contromisure centrate sul rialzo del prezzo del petrolio (abbassato per danneggiare la Russia e le produzioni di petrolio/gas di scisto), oltre i 55 dollari al barile.
    L'economia messa in piedi dai saud è chiaramente parassitaria, centrata solo sul possesso e sulla commercializzazione di questa risorsa, che peraltro stabilisce il prezzo di riferimento dei mercati. La sua fragilità intrinseca, dopo la sbornia di petrodollari,potrà far collassare il regime saudita, con effetti benefici in tutto il pianeta.

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  3. i sauditi hanno fatto fallire un mucchio di piccole ditte negli USA che si erano convertite al mercato del petrolio da scisti,abbassando il prezzo del petrolio in modo che esse non potessero coprire le spese di estrazione.
    Indirettamente hanno danneggiato anche il mercato di altri produttori ( Russia e non solo!)
    Però hanno fatto male i conti...

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