sabato 5 novembre 2011

Il Segretario Generale dell'OIC stigmatizza le decisioni israeliane per l'ampliamento delle colonie ebraiche illegali!


Il Segretario Generale dell'Organizzazione per la Cooperazione Islamica (già 'Organizzazione della Conferenza Islamica'), professor Ekmeleddin Ishanoglu (sopra), ha condannato fortemente le recenti decisioni dell'occupazione sionista in terra di Palestina di aumentare il numero e accelerare il ritmo di costruzione delle colonie ebraiche illegali, vere e proprie sentine di violenza razzista e odio etnico e religioso, che Tel Aviv popola con miliziani armati e fanaticamente indottrinati da rabbini razzisti e addestrati al vandalismo e alle devastazioni delle case, delle infrastrutture e delle proprietà dei legittimi abitanti palestinesi.

"La decisione evidenzia senza bisogno di alcun commento la profonda arroganza della classe dirigente sionista, che pensa che le sue lobby politico-economiche la proteggeranno da qualunque seria conseguenza sul piano internazionale e perciò si abbandona senza remore a questi progetti sciagurati e offensivi", ha relato Isahnoglu durante una conferenza stampa, aggiungendo: "Decisioni simili privano 'ab ovo' di credibilità e senso ogni ipotesi di ripresa del dialogo e di fattibilità della 'Soluzione a Due Stati', in realtà lo Stato ebraico lavora costantemente per raggiungere l'obiettivo della totale pulizia etnica della Palestina dalla presenza dei suoi abitanti originari".
Violenza di teppisti ebrei contro un legittimo abitante della Palestina
L'Organizzazione per la Cooperazione islamica ha sottolineato più volte la propria determinazione a sostenere gli sforzi palestinesi per il pieno riconoscimento internazionale, l'ammissione all'ONU e un comprensivo piano di difesa dell'identità Storica e Culturale della Palestina, che preveda il Diritto al Ritorno per tutti i profughi della diaspora e per i loro discendenti e la dichiarazione di Gerusalemme come capitale dello Stato di Palestina.
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