lunedì 31 ottobre 2011

Il Marocco scende in piazza a gridare: "Le elezioni di novembre sono una farsa!", invito a tutte le opposizioni a disertare le urne


Migliaia di marocchini sono scesi in piazza per protestare contro il Governo dispotico e corrotto di Re Mohammed VI a Rabat, Casablanca, Marrakech e altre città, chiedendo un immediato rilascio delle centinaia di prigionieri politici incarcerati dalla polizia segreta e sottoposti a torture e sevizie come testimoniato in passato dall'intellettuale ebreo Abraham Sarfati, dirigente comunista e decano degli oppositori alla brutale dinastia dei Sultani di Rabat, mancato lo scorso anno. L'opposizione riunita nel Movimento 20 febbraio ha denunciato la mossa con cui il Governo e il Re hanno escluso dalle prossime elezioni il maggior partito indipendente, la formazione musulmana di "Giustizia e Sviluppo".

"Le elezioni del 25 novembre saranno una farsa", é lo slogan degli oppositori, che sentono ormai venuto il momento di mandare in pensione uno degli ultimi baluardi del conservatorismo filo-americano e filo-occidentale in un Nordafrica totalmente rinnovato dal soffio della Primavera Araba. I giovani vogliono un Parlamento con veri poteri, una nuova Costituzione e processi per i Ministri e gli ufficiali corrotti e per i responsabili dell'omicidio di Kamal Hassani, Segretario Generale dell'Assemblea nazionale per i Laureati disoccupati assassinato da killer del Governo.

L'appello al boicottaggio delle urne potrebbe portare le previste elezioni del 25 novembre a diventare una specie di 'referendum' sulla popolarità della monarchia, con il tasso degli astenuti a indicare la percentuale di marocchini scontenti dell'attuale regime di Mohammed sesto; evidentemente le 'riforme' annunciate in passato non sono sembrate sincere o sufficienti alla popolazione. In compenso la "quinta colonna" degli arabi islamofobi attiva in Italia già drizza le antenne e inizia, garrula e senza vergogna alcuna, a tessere le lodi dell'indifendibile despota di Rabat, e ad agitare, in pieno stile 'Halloween' (festività 'amriki' che questi voltagabbana debbono molto amare) fantasmi 'islamici' e uomini neri, nel timore di dover perdere tra poco un altro dei loro burattini.
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