domenica 27 febbraio 2011

Il Cremlino vende alla Siria avanzati sistemi missilistici antinave, nonostante gli sforzi della lobby sionista!


Nonostante l'incessante pressione della robusta e ricchissima "lobby a sei punte" russa portavoce del Cremlino hanno confermato come l'accordo di trasferimento per cinque unità lanciamissili e quindici vettori P-800 Bastion/Yakhon per ciascuna, evoluzione del sistema missilistico antinave "Oniks" (detto SS-N-26 nel codice Nato). La dichiarazione, rilasciata dal Ministro della Difesa Anatoly Serdyukov, é arrivata nel corso di sabato 26 febbraio e ha causato grande sensazione, specialmente da parte israeliana.

Lo Stato ebraico, infatti, sperava di avere avuto successo nei suoi sforzi di sabotare l'accordo, evidentemente ingagliardito dal successo ottenuto nel negare all'Iran l'avanzato sistema antiaereo S-300 (che comunque ha raggiunto Teheran per vie traverse), ma, questa volta, gli storici legami tra Mosca e Damasco, risalenti ai tempi dell'Unione sovietica, si sono rivelati più forti di qualunque lobby di oligarchi.

La trattativa per la vendita del sistema antinave andava avanti dallo scorso settembre. Il sistema antinave P-800, è in grado di lanciare un missile da crociera spinto da un reattore 'ramjet' che viaggia a quasi tre volte la velocità del suono con un raggio di 120 chilometri (in modalità lo-lo) o 350 (in modalità hi-lo), quando raggiunge il suo obiettivo il missile è letteralmente a pelo d'acqua.

Fu proprio nelle acque mediorientali, durante le molte guerre scatenate da Israele tra gli anni '50 e '70, che gli osservatori militari internazionali dichiararono aperta l'era del missile come arma decisiva degli scontri navali, mandando definitivamente in pensione protagonisti storici degli scontri tra i flutti come il cannone di grosso calibro e il siluro. Ultimamente, però, come ha dimostrato il caso della Corvetta israeliana "Hanit", messa fuori combattimento da Hezbollah nella guerra del 2006 con un missile cinese "Yingji-82", il vantaggio sembra essere sfuggito alla marina sionista, che a lungo, grazie ai copiosi aiuti militari Statunitensi, aveva goduto di una superiorità incontrastata.

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