Si terrà oggi in Washington, dalle 4 alle 6 pomeridiane, una manifestazione organizzata dallo "US Palestinian Community Network" che, direttamente davanti alla missione diplomatica palestinese, chiederà le dimissioni immediate del Presidente facente funzione Mahmud Abbas (il cui mandato é scaduto da oltre 25 mesi) e del suo cosiddetto "Governo di Ramallah", nonché il dissolvimento dell'Autorità nazionale palestinese e la totale cessazione di ogni attività "negoziale" con Israele, essendo il 'Processo di Pace' stato disatteso a ogni passo dallo Stato ebraico, che lo ha usato solo come scudo per continuare indisturbato nella sua politica di annessione, colonizzazione, persecuzione dei Palestinesi e pulizia etnica.
Ci si aspetta che diverse centinaia di dimostranti si concentrino sulla diciottesima strada del Distretto di Columbia, visto che USPCN é una delle organizzazioni palestinesi negli Stati Uniti più influenti e rispettate; il fatto che un gruppo solitamente moderato e 'mainstream' convochi una protesta con richieste tanto nette e decise é un'indicazione eloquente di quanto screditata e insostenibile sia la posizione di Fatah e di Abu Mazen persino presso l'opinione pubblica arabo-americana.
Molto interessante, tra gli altri, il punto in cui si chiede l'unificazione di tutte le forze di Resistenza palestinesi per la creazione di una piattaforma comune di lotta contro l'Apartheid, l'occupazione, la giudaizzazione e la pulizia etnica dello Stato sionista. Nel suo comunicato ufficiale la Rete delle Comunità palestinesi evidenzia come, fondamentali per condannare definitivamente ai suoi occhi Fatah e il suo 'governo' siano state le rivelazioni delle "Palestine Papers" diffuse da Al-Jazeera, che hanno esposto il livello di condiscendenza e compromissione della cosiddetta 'Autorità nazionale palestinese' con gli interessi e le richieste israeliane.
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