Con una colossale marcia di decine di migliaia di persone che hanno letteralmente ricoperto per ore e ore i larghi viali che conducono a Piazza delle Perle, la "Tahrir del Bahrein", gli abitanti della piccola isola del Mar Rosso hanno espresso la loro determinazione a vedere la dinastia regnante dei monarchi sunniti Al-Khalifa costretta ad abbandonare il potere e tenere a battesimo una "nuova ed effettiva monarchia costituzionale, dove il potere reale sia sottoposta a precisi bilanciamenti e contrappesi in accordo con la volontà popolare", nonché la messa sotto inchiesta degli ufficiali governativi responsabili per le stragi di dimostranti avvenute all'inizio del movimento di protesta.
Tutt'altro che "estreme" o "irragionevoli" le richieste della popolazione (che per oltre il 70 per cento segue la branca sciita dell'Islam) devono tuttavia suonare come minacciosi campanelli d'allarme per il monarca della vicina Casa di Saoud, visto che, é notizia di questi giorni, il Re saudita ha inviato quietamente al suo "collega" isolano quindici carri armati presi dal suo ricco e nutrito arsenale, nel caso possano 'tornare utili' a ristabilire l'ordine al prezzo di qualche altro gallone di sangue umano.
Una volta trapelata la notizia ha destato intenso scalpore nel Golfo Persico e oltre, tanto che il prezzo del petrolio é schizzato in alto dopo giorni di ribasso e la borsa di Riyadh ha avuto un tracollo di quasi sette punti percentuali. Per nulla mitigati da una debole e poco credibile 'smentita' riportata dall'agenzia britannica Reuters agli 'aftershock' finanziari sono seguiti quelli politici, con Hasan Mushaima, leader sciita del Movimento Haq, che ha dichiarato: "Se l'Arabia Saudita pensa di poter intervenire direttamente o indirettamente nelle questioni del Bahrein per difendere i propri interessi, allora é nel diritto dei cittadini del Bahrein di rivolgersi a qualunque interlocutore estero possa fare altrettanto per difendere i loro propri interessi, mi sto riferendo, nella fattispecie, alla Repubblica islamica dell'Iran".
L'Arabia Saudita, retta e governata dalla Famiglia Saoud come una proprietà privata, ha fra la propria popolazione circa 5 milioni di sciiti (su 27 milioni in totale), per lo più concentrati sulla costa orientale, quella che si affaccia sul Golfo Persico.
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