martedì 1 marzo 2011

Tribunale sionista estende la carcerazione preventiva dello Sceicco Salah, nonostante non esistano possiblità di fuga o reiterazione del 'reato'!


Un tribunale sionista ha esteso il periodo di "detenzione preventiva" dello Sceicco Raed Salah, storico leader del Movimento musulmano in Israele fino a mercoledì 2 marzo. Il collegio difensivo dello Sceicco ha dichiarato che tale misura é del tutto gratuita e non-necessaria, visto che non é affatto intenzione del suo assistito di fuggire o in qualunque altro modo sottrarsi alla contestazione mossagli dalle autorità dello Stato ebraico, che pretenderebbero di averlo 'arrestato' (con una operazione più degna di un sequestro di persona) per il 'crimine' di aver dato fuoco a dei cespugli durante una sua trasferta nel Negev, dove doveva partecipare a una cerimonia di solidarietà con gli abitanti beduini di Araqib, il cui villaggio é stato demolito per ben venti volte dai militari israeliani.

"Ridicola e inconsistente" é stata definita l'accusa dagli avvocati di Salah, che evidenziano come il suo arresto sia stato totalmente pretestuoso e arbitrario, essendo avvenuto il 22 febbraio 2011 per un 'crimine' che sarebbe stato commesso il 7 dello stesso mese. "Evidentemente" spiegano i legali "le forze di spionaggio israeliane hanno 'visto' la possibilità di rapire lo Sceicco Salah mentre tornava verso casa in compagnia di un solo collaboratore dopo aver presenziato al sit-in a Gerusalemme e l'hanno presa al volo; dopo hanno dovuto ingegnarsi per trovare un'accusa con cui tenerlo in custodia, ma grazie all'esemplare condotta del nostro assistito si sono dovute 'accontentare' del presunto incendio di cespugli, un addebito che cadrà alla prima udienza in aula".

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