"Niente negoziati, senza rappresentazione!", "Nessuna collaborazione, con l'occupazione!", questi slogan, in inglese, sono stati intonati insieme ad altri in arabo e a canti e inni tradizionali e politici, dai dimostranti arabo-americani e dai loro compagni attivisti per la Palestina che si sono riuniti, come promesso dal volantino diffuso nei giorni scorsi, davanti alla rappresentanza diplomatica palestinese a Washington DC, dirottata e cooptata, come tutte le altre strutture della fantomatica 'Autorità nazionale palestinese' dagli uomini di Fatah, la fazione asservita agli interessi e ai desiderata americani e sionisti che nel 2007 decise di disconoscere il risultato delle democratiche elezioni palestinesi dell'anno prima e di tentare un Colpo di Stato contro Hamas e il suo Governo.
Come già avevamo segnalato nell'articolo che anticipava questo evento le richieste sottoscritte dai dimostranti sono estremamente nette e 'to the point', dimostrazione evidente che coloro che hanno dato il via a questa manifestazione sono molto informati sulle questioni politiche palestinesi e mediorientali (un vero e proprio punto d'onore visto che si parla di persone che vivono negli Stati Uniti) e comprendono: l'immediata sospensione degli sciagurati 'Accordi di Oslo', la dissoluzione contemporanea dell'Anp e le immediate dimissioni di Mahmud Abbas, la fine dell'assedio di Gaza, il termine unilaterale di ogni 'accordo di sicurezza e intelligence' con lo Stato ebraico, la liberazione di tutti i prigionieri politici dalle galere di Fatah e la ricostituzione di un'unica 'Piattaforma di Resistenza nazionale' dove le varie fazioni palestinesi possano coordinare e cooperare nelle varie iniziative di contrasto all'occupazione e all'Apartheid sionista.
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