Dopo l'assassinio del cosiddetto 'governatore' (che non governava nulla), Jaafar Mohammed Saad, i wahabiti hanno preso con la forza il controllo del Quarto Comando Militare della città, dopo averne colpito il cancello di entrata con un'autobomba e avere poscia ingaggiato un furioso combattimento con la guarnigione che lo difendeva.
Naturalmente i militari sauditi e della 'coalizione' del GCC presenti nella zona non si sono minimamente preoccupati di alzare un dito per venire in soccorso dei loro "alleati" yemeniti, il che dimostra quanta considerazione Casa Saoud abbia verso i suoi lacché.
Chi ama lo Yemen ha una sola bandiera: quella degli Houthi, di Ansarullah, dei Comitati Popolari e dell'Esercito che non si é svenduto ai lerci emiri del petrolio.
Quindi saranno i rivoluzionari Yemeni che dovranno sobbarcarsi lo scontro con gli infami alla fine. Beh,come le stanno prendendo i sauditi insieme agli altri lacchè, le prenderanno anche i takfiri.
RispondiEliminaCredo che la breve analisi della situazione, proposta in questo sito, sia sostanzialmente corretta.
RispondiEliminaI sauditi, del resto, si sono sempre valsi di mercenari. Ricordiamoci che in passato ricorrevano abbondantemente all'"affitto" di intere divisioni di fanti pakistani (deobandismo e wahabismo, come si sa, vanno a braccetto), per rimpinguare il loro esercito. Oggi hanno scelto mercenari sanguinari, ma efficienti dal loro punto di vista, e muovono i tagliagole da un punto all'altro del Medio Oriente, se serve, confortati anche dall'avvicinamento all'altro grande stato-canaglia, cioè la Turchia, dopo la salita al trono di Salman.
Orso