Il Segretario Generale di Hezbollah ha chiesto all'amministrazione di Obama e ai reggitori dell'entità sionista di occupazione di comprendere molto bene che aggressioni contro l'Iran o la Siria provocheranno un devastante effetto domino in tutta la regione, in conseguenza del quale i loro interessi saranno i primi a essere irreversibilmente colpiti.
Durante l'attesissima cerimonia della
Giornata dei Martiri presso il compound che sorge nel distretto meridionale della capitale libanese Hassan Nasrallah ha pronunciato la sua orazione, esordendo con l'osservazione che, a ogni nuova occasione di commento degli sviluppi politici del Medio Oriente e del Mondo Arabo egli ha piacere di verificare come la situazione, ormai da lungo tempo, continui a progredire in senso positivo per gli oppressi e gli umili e contrario agli interessi degli arroganti e dei loro lacché.
"Voi che puntavate su una rapida degenerazione della situazione in Siria, abbandonate le vostre speranze: il popolo di quel paese ha vanificato i vostri sforzi ed essi ormai sono totalmente sconfitti come quelli che, in passato, avete indirizzato contro la Repubblica Islamica o lo stesso Libano (qui Nasrallah fa riferimento alla
fittizia gazzarra sulla 'rivoluzione verde' e sul
tentativo del 2008 di riaccendere la guerra civile in Libano, stroncato dalla pronta reazione dell'Alleanza 8 Marzo').
Nasrallah ha quindi rimarcato con sarcasmo che, se gli Stati Uniti si sentono giustificati a togliere i loro contributi all'agenzia ONU per la Scienza, l'Educazione e la Cultura perché indispettiti dalla sua legittima decisione di accogliere la Palestina come Stato membro allora non é chiaro perché il Libano dovrebbe mai versare anche un solo soldo di finanziamento alla 'corte-canguro' voluta da Washington e Tel Aviv per scaricare sui loro avversari la responsabilità dell'omicidio di Rafik Hariri (
eliminato dagli israeliani con un drone telecomandato quando ha mostrato di essere sul punto di avvicinarsi al partito sciita e alla Siria).
Durante il discorso Nasrallah ha dichiarato che i martiri sciiti, da Ahmad Kassir in poi, sono "portatori e facilitatori di vita", in quanto esecutori della Volontà di Dio e che la Resistenza, la lotta e la Jihad costituiscono un unico percorso di fede e di testimonianza. Nasrallah ha quindi letto le parole pronunciate dal riverito Imam Moussa Sadr durante l'invasione sionista del libano avvenuta nel 1978, notando come esse mantengano anche oggi tutta la loro pognanza e attualità.
"Oggi, grazie ai martiri, agli studenti e ai figli della Resistenza il Sud del nostro paese é sicuro, forte e solido e non si trova più alla mercé di alcun occupante; di questo rendiamo grazie". Ha poi considerato che, pur ritenendolo molto improbabile, le forze di Hezbollah sono costantemente all'erta contro possibili nuovi attacchi da parte sionista e rimangono un forte peso sulla bilancia dell'equilibrio regionale. Ovviamente, ha aggiunto, l'assenza di una minaccia immediata non è dovuta a un 'ravvedimento' del regime ebraico o a una sua improvvisa 'generosità' ma al fatto che attualmente é più impegnato a brigare e tramare contro altri obiettivi.
Questi obiettivi, come noto, sono la Siria e l'Iran, i quali, grazie alla rettitudine dei loro governanti, alla disciplina e alla fedeltà delle loro popolazioni e al favore di Dio, sono però riusciti a confrontare con successo le minacce sioniste sostenute dagli imperialisti americani, inglesi e francesi (e in misura minore da paesi europei di secondo piano), grazie anche al sostegno degli alleati tradizionali e di nuovi partner come i paesi emergenti. "Anche ora che le loro minacce di intervento armato sono state sventate e le loro provocazioni terroristiche sono fallite gli imperialisti e i sionisti vorrebbero trascinare l'Iran in 'negoziati' per fargli rinunciare al suo innegabile diritto di sviluppare pacificamente l'industria nucleare civile e sperano di riuscire a convincere i Siriani ad accettare ingerenze esterne nella loro politica. Ma tutti questi schemi sono destinati al fallimento".
"Fino a che rimarremo dediti alla fede, alla determinazione e alla ferma volontà di Resistenza, a Dio piacendo, rimarremo sempre vittoriosi!".
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