sabato 1 dicembre 2012

"Delusi" gli amici degli assassini 'a sei punte' per la cancellazione del concerto di Stevie Wonder al loro galà!

Con un comunicato ufficiale il capo della lobby sionista "Amici delle forze armate israeliane" ha stigmatizzato come 'spiacevole' la cancellazione del previsto concerto di Stevie Wonder (il famigerato musicista 'antirazzista' che negli anni '90 si faceva fotografare con Nelson Mandela), scoraggiato dall'andare a incassare gli shekel di Chaim Saban dal tornado di polemiche sollevatesi alla notizia della sua partecipazione.

Melenso menestrello "politicamente corretto" Wonder non ha visto (forse per la sua cecità?) alcuna contraddizione ad accettare inizialmente l'ingaggio dei sionisti a pochi giorni dai massacri compiuti contro il ghetto di Gaza da quelle truppe di epigoni delle SS di cui Saban e il resto del sinedrio filoisrahell non hanno schifo o vergogna a chiamarsi "amici". Poi gli insulti, le petizioni, le denunce lo hanno fatto desistere.

Ovviamente lasciamo che i nostri lettori possano trarre da soli le loro conclusioni sulla serietà e l'affidabilità di un personaggio che non capisce quanta contraddizione esista tra predicare l'antirazzismo e poi dichiararsi pronto a esibirsi per i nazisti a sei punte e i loro spalleggiatori e finanziatori in America.
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L'Esercito siriano abbatte una ventina di estremisti wahabiti che tentavano di infiltrarsi dal confine libanese!

Riprendiamo dal canale libanese Al-Manar e dall'Agenzia France Presse la notizia che una pattuglia di terroristi di numero variabile tra i 14 e i 20 individui che stavano cercando di infiltrarsi in territorio siriano attraverso il confine poroso e approssimativamente demarcato tra questo e il Libano nella zona di Talkalakh é caduto in una imboscata tesa dalle truppe del Presidente Assad venendo completamente sterminato.

Fra i morti numerosi estremisti wahabiti libanesi provenienti dalla poverissima metropoli di Tripoli Siriaca e precisamente dal quartiere di Bab al-Tabaneh, "slum" di disperazione e ignoranza dove il rozzo verbo dei predicatori salafiti sponsorizzati dai milioni degli emiri sunniti del petrolio ha facile presa sulle masse destituite e abbrutite.

La trappola letale per gli aspiranti 'jihadisti' sarebbe scattata tra l'una e le tre della notte tra venerdì 30 novembre e sabato 1 dicembre; grazie alla cooperazione tra le forze armate libanesi e siriane (visto che il transito dei terroristi é stato verosimilmente segnalato ai militari di Damasco dai colleghi del Paese dei Cedri) rende sempre più difficile rifornire di uomini e armi l'insorgenza qaedista nella Provincia di Homs.
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Le esportazioni di petrolio iraniano toccano livelli-record, ennesimo fallimento delle 'sanzioni' imperialiste!

Nell'ennesima dimostrazione di quanto remote dalla realtà siano le fantasie "postimperiali" di Barack Obanana e della Strega dell'Ovest Clinton la Repubblica Islamica Iraniana ha incrementato le proprie esportazioni di petrolio verso l'Asia da quando per ordine degli Usa i nani dell'UE hanno avuto la pessima idea di aderire alle 'sanzioni' contro Teheran (con conseguente sfacelo nel loro sistema di industria petrolchimica).

Cina, Giappone, Sudkorea, Singapore e altri buyer asiatici hanno bisogno del petrolio iraniano; in particolare Pechino, che dopo il periodo peggiore della crisi vede di nuovo il ritorno alla crescita delle esportazioni dopo un anno di stagnazione e segni stazionari ha iniziato ad aumentare gli acquisti per alimentare il prossimo mini-boom di sviluppo, in particolare, costruendo nuove raffinerie adatte a trattare proprio il tipo di greggio che viene da Teheran, dimostrando così di non avere ALCUNA INTENZIONE di aderire a embarghi a stelle e strisce. E se in Cina OGNI GIORNO arriva circa mezzo milione di barili di petrolio iraniano, in Sudkorea e Giappone i livelli non sono poi troppo distanti, con 187mila e 182mila barili quotidiani.

Ovviamente con la ripresa della 'locomotiva cinese' questi numeri sono fatalmente destinati a crescere, dimostrando che il calo delle esportazioni iraniane di petrolio, nel mondo multipolare che non va più a rimorchio dell'unilateralismo americano, é stato probabilmente causato più dalla crisi economica che da qualunque fanfalucato e velleitario 'embargo'.
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venerdì 30 novembre 2012

Delle buffonate in corso all'Onu e del perché sia inutile parlarne o accalorarcisi a presso...

Queste poche righe per rispondere a quei lettori che nelle ultime 24 ore ci hanno contattato domandando perché "Palaestina Felix" non stava dando risalto al can-can diplomatico del Palazzo di Vetro dove per 'magnanima concessione' alla piccola missione di manutengoli dell'Anp (a libro-paga Usa e UE) é stato "upgradato" il seggio da 'entità osservatrice' a 'Stato non-membro' o qualche altra fumosa formula burocratica.

Non ne stiamo parlando perché tale evento PER LA PALESTINA E I PALESTINESI NON SIGNIFICA NULLA. Il 'riconoscimento ONU' non scaccerà un solo giudeo fanatico dagli insediamenti, non restituirà ai pastori palestinesi una singola pecora avvelenata né agli agricoltori un singolo ulivo o mandorlo sradicato o incendiato. Non rallenterà e tantomento arresterà il furto di terra, acqua, risorse naturali in Cisgiordania che procede a mano salva grazie alla cooperazione di Abu Mazen/Abbas e di tutti gli altri cacicchi dell'Anp/Fatah.

Il 'riconoscimento' è uno squallido contentino peloso in tutta fretta concesso a Fatah per smorzare l'entusiasmo dei Palestinesi verso la Resistenza armata e il sentimento di gratitudine verso la Siria, Hezbollah, e la Repubblica Islamica Iraniana (Asse della Resistenza) che hanno equipaggiato le milizie di Gaza con le armi in grado di fare interrompere anzitempo l'ultimo 'pogrom' militare di Netanyahu, Lieberman e dell'ormai dimissionario Ehud Barak.
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Maxi-sequestro di armi in Giordania nega rifornimenti ai terroristi wahabiti in Siria mentre le truppe di Assad vincono un'altra battaglia all'aeroporto!

Il villaggio di Turra, al confine tra Repubblica Siriana e Regno Ascemita di Giordania é stato teatro di una vasta operazione di sicurezza che ha portato al sequestro di un "enorme" quantitativo di armi e munizioni che la rete di sostegno al terrorismo wahabita, foraggiata da Riyadh e Doha, voleva fare passare attraverso il confine in direzione di Daraa, per rifornire i miliziani qaedisti che spargono sangue e morte nel paese ormai da molti mesi.

Il reuccio ascemita Abdallah, nonostante le promesse di finanziamenti e regalie da parte degli emiri sunniti del petrolio ha deciso di bloccare ogni passaggio di armi, temendo che, se mai i salafiti takfiri vincessero in Siria il suo regno sarebbe il prossimo obiettivo di destabilizzazione e terrore.

Intanto dalla Siria arriva la buona notizia che un gruppo di miliziani wahabiti che aveva cercato di interrompere i collegamenti tra Damasco e l'aeroporto internazionale della capitale (distante svariate dozzine di chilometri) é stato accerchiato e distrutto. Dopo la sconfitta di Daraya sembra proprio che l'insorgenza wahabita non sia capace di reagire e continui a perdere terreno, aderenti e influenza anche nelle zone più provinciali del paese.
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giovedì 29 novembre 2012

Proteste, insulti e petizioni forse hanno fatto "vedere" a Stevie Wonder la verità? Fonte sionista afferma che il musicista non suonerà al galà pro-assasini!

Dal momento in cui, insieme a molti altri outlet di informazione, abbiamo denunciato la partecipazione del tastierista negro Stevie Wonder al "Galà degli Amici delle SS Sionaziste" (finanziato da ricchi lobbisti ebrei in quel di Los Angeles e previsto per il prossimo 6 dicembre), una vera e propria tempesta di denunce, petizioni, inviti al boicottaggio, ha colpito la persona e l'opera del musicista, celebre negli anni '80 per le sue sviolinate 'antirazziste'.

Passare dall'abbracciare Nelson Mandela a intascare gli shekel di Sion, insanguinati delle vittime civili (donne e bambini soprattutto) del recente "pogrom" armato contro la Striscia di Gaza non ha fatto 'bene' alle quotazioni mediatiche di Wonder che, apparentemente, avrebbe deciso di ritirarsi dall'apparire alla riunione sionazista. La notizia aspetta ancora conferma, anche se é stata ripresa anche dal quotidiano 'Haaretz'. Ovviamente per quanto ci riguarda il danno ormai é fatto e il tardivo ripensamento nulla fa per cancellare l'originale decisione del musicista.
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A Gaza cartelloni di gratitudine verso l'Iran per il decisivo sostegno tecnico e militare alle organizzazioni di Resistenza armata!

In tutta la Striscia di Gaza durante e subito dopo il recente confronto militare con il regime ebraico le attestazioni di riconoscenza e gratitudine verso la Siria, l'Iran e il Movimento Hezbollah (l'Asse della Resistenza) che ha messo in grado le milizie del ghetto palestinese di rispondere a tono al pogrom militare sionazista sono risuonati più volte ma fedeli al motto latino "Scripta Manent" gli abitanti della Striscia hanno eretto placard di ringraziamento all'indirizzo della Repubblica Islamica, ben visibili, le cui foto hanno già fatto il giro del mondo.
In una intervista al quotidiano libanese Al-Liwaa, l'ambasciatore di Teheran a Beirut, il famoso Ghazanfar Roknabadi ha dichiarato che "nonostante divergenze emerse recentemente nei confronti di alcuni leader del Movimento", l'Iran e Hamas, in particolare la sua ala militare, condividono ancora una visione comune sulla Lotta, la Resistenza e il Destino della Palestina e dei Diritti del suo popolo.
A tal proposito menzioniamo la voce giuntaci direttamente da Gaza negli scorsi giorni secondo cui il 'fantasma' Mohammed Daif in persona, influentissimo leader della milizia armata di Hamas, più volte scampato a tentativi di assassinio sionazisti, sarebbe contrarissimo a ogni distaccamento dalle posizioni della lotta armata e dall'alleanza con l'Iran; pronto, si dice, a sostenere Mahmoud Zahar in una linea di 'scontro' con quei dirigenti (come Mishaal e Marzouk) recentemente "tentati" da un accordo anti-iraniano con Emiri del petrolio sauditi e qatarioti.
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La sconfitta nella Guerra a Gaza fa cancellare prenotazioni per 500 milioni di $ all'industria 'turistica' sionazista!

Sono stimati finora in 518 milioni di dollari Usa i danni riportati dall'industria 'turistica' del regime ebraico che occupa la Palestina a causa di prenotazioni cancellate. L'incapacità sionazista di bloccare i razzi della Resistenza che da Gaza hanno imperversato in tutta la Palestina occupata, da Eilat fino a Tel Aviv ha causato una vera e propria corsa ai centralini delle agenzie di viaggio.

Che esistano individui stupidi, ipocriti e malvagi capaci di andare a "divertirsi" nel regime razzista sionista ci fa profondamente schifo: molti di loro sono sionisti americani, canadesi, australiani, inglesi o francesi. Auguriamo a loro di rompersi una gamba ovunque vadano a passare i loro Natali o i loro Hanukkah. Intanto godiamo già del fatto che abbiano perso le caparre versate.
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mercoledì 28 novembre 2012

Sommergibili, Hovercraft e una nuova Fregata Lanciamissili: foto esclusive delle nuove armi della flotta iraniana!!!

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L'Esercito siriano vince la battaglia di Daraya: catturati centinaia di mercenari stranieri. Impotente e vigliacca la risposta terrorista!

E' probabilmente la più grande vittoria delle truppe del Presidente Assad da quest'estate; solo la definitiva bonifica della Provincia di Aleppo, ormai quasi completata, la supererà in importanza: Daraya é stata ripulita e un nucleo di quasi 4000 mercenari wahabiti é stato ridotto all'impotenza.

Centinaia i morti, molti di più i feriti e i prigionieri tra le loro fila. Fra i prigionieri si contano oltre 150 Sauditi, 50 Ceceni, 30 Libici, 20 Afghani, 10 Tunisini, 10 Egiziani, sei Qatarioti e alcuni Libanesi sunniti; altri erano Siriani con precedenti penali come sequestratori, banditi e trafficanti di armi e droga che speravano di profittare nei loro traffici dal caos e dal sangue sparso dalle azioni terroristiche dei mercenari stranieri.

Con la solita vigliaccheria i pochi, dispersi terroristi rimasti in libertà hanno lanciato un'autobomba contro il quartiere druso e cristiano di Damasco, ma, così facendo, dimostrano soltanto la necessità che tutte le minoranze (Cristiani, Drusi, Sunniti, Alawiti, Curdi) rimangano fedeli al Presidente Assad: l'unico che può garantire loro uguaglianza e parità di diritti in una Siria Araba, Laica e Socialista.
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martedì 27 novembre 2012

Nuovo "colpo da maestro" della Jihad Islamica nella guerra informatica: rivelati nomi e dati di centinaia di soldati sionazisti!

Dopo l'impressionante operazione condotta durante il vivo della recente "Guerra degli Otto Giorni" contro l'aggressione armata sionazista contro il ghetto assediato di Gaza (con la quale 5000 SMS di minaccia erano stati inviati ad altrettanti componenti dell'Esercito sionazista promettendo loro morte o cattura se si fossero azzardati ad attraversare il confine con la Striscia) il Movimento per la Jihad Islamica in Palestina ha di nuovo impressionato alleati e avversari con un "leak" veramente corposo e inaspettato.
I "pirati informatici" al servizio dell'organizzazione di Resistenza palestinese (la formazione più fedele all'Iran, quindi beneficiaria di aiuto non soltanto bellico e materiale, ma anche tecnico e scientifico) sono riusciti infatti a entrare in possesso dei dati riservati di centinaia (forse migliaia) di militari sionazisti e, per dimostrare le loro capacità di penetrazione e 'hackeraggio' ne hanno rivelato una parte, ammontante a oltre cento nomi, indirizzi, abitudini personali e così via, causando un gravissimo imbarazzo a 'Tsahal'.

Alcuni di loro,  ovviamente, avevano reso facile il compito iscrivendosi a social network o pubblicando comunque in rete parte dei loro dati, ma altri, pure esposti a loro volta, erano stati molto più discreti. Ai microfoni di un intervistatore un militare sionazista appartenente a quest'ultima categoria si dice 'sorpreso' della quantità di dati pubblicati sul suo conto e 'stupito' di come la Jihad sia  riuscita a tracciarli e metterli in pubblico.
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Stevie Wonder é proprio cieco! Non si accorge di cantare a un raduno di razzisti sionisti! La triste parabola del musicista, ridotto a menestrello negro dell'Apartheid israeliano!!

Eh sì, non c'é peggior cecità di quella indotta dalla vecchiaia, dallo sfarinarsi della fama, dal bisogno di mettere insieme un assegno qualsiasi, anche a costo di esibirsi di fronte a una platea di razzisti, sostenitori e "amici" di assassini di bambini. Per fortuna Stevie Wonder, cantante e tastierista una volta molto famoso per le sue canzoni "antirazziste" (o semplicemente piagniose e buoniste) é cieco, così può fare a meno di vedere in faccia i lobbisti sionisti "Amici dell'Esercito Israeliano" che gli staccheranno il suo prossimo cachet quando il 6 dicembre, a Los Angeles, suonerà alla loro assemblea.

Mentre dozzine di star musicali coraggiosamente combattono il razzismo sionista, Wonder, buttando letteralmente al cesso decenni di menate "antirazziste" andrà a suonare per un pugno di Shekel di fronte agli "amici" dei massacratori di Gaza, appena reduci dalla coraggiosa impresa di avere massacrato 166 civili del ghetto palestinese assediato.
Una delle 166 vittime civili dell'ultimo "Pogrom" sionazista su Gaza: Stevie Wonder va a suonare per gli "amici" dei suoi assassini!
Lo stesso cantautore che rigurgitava melassa su "Ebano e Avorio, perché non siamo uniti?" Forse perché i tuoi nuovi amici sionisti sono i più grandi costruttori di muri di Apartheid che la Storia ricordi? Forse perché fino all'ultimo sono stati alleati con chi segregava, massacrava e opprimeva i negri in Sudafrica?

Ma Stevie Wonder, ovviamente, queste cose non le ha VISTE! Stevie Wonder é troppo impegnato ad andare verso la banca a versare l'assegno datogli dal sionista Chaim Saban, spacciatore di spazzatura catodica e satellitare, il compenso che si dà al menestrello negro che ha allietato l'annuale galà degli amici degli assassini sionazisti!
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Esclusivo! Il Tiranno di Riyadh, Re Abdullah al-Saoud sarebbe in coma irreversibile dopo un'operazione andata male!

Sarebbero ormai 48 ore che il sovrano assoluto dell'Arabia Saudita, uno dei pochissimi autocrati rimasti al mondo, Re Abdullah al-Saoud, sarebbe tenuto in vita unicamente dalla ventilazione forzata, dopo essere scivolato in coma irreversibile dopo un fallito intervento chirurgico tentato a Riyadh, vista l'impossibilità di trasportare il senescente sovrano in Svizzera o negli Usa dove di solito vanno a sottoporsi a operazioni e trattamenti clinici i membri della Real Casa saudita.

Più volte preconizzato e paventato su queste stesse pagine l'evento, una volta confermato, aprirà una fase delicatissima di transizione nel reame, che potrebbe risultare nientemeno che nella caduta della dinastia regnante, nella guerra civile o persino della disintegrazione del regno in due o più entità; un ventaglio di eventi che sconvolgerebbero gli equilibri politici mediorientali specialmente per quanto riguarda piani, progetti e assunti dello schieramento imperialista e sionista.

L'operazione chirurgica risultata fatale al sovrano mirava a correggere un rilassamento dei legamenti nell'alta colonna vertebrale; in passato Re Saoud si era sottoposto con successo a due procedure simili nella parte bassa della schiena.
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Nuova visita in Sudan per la Marina militare iraniana! Sempre più stretti i rapporti tra Teheran e Khartoum!!

A meno di un mese dalla precedente visita della 22esima Flottiglia della Marina militare iraniana a Port Sudan il portavoce militare di Khartoum Sawarmi Khaled Saad, parlando ai microfoni dell'agenzia stampa ufficiale SUNA ha dichiarato che tra tre giorni un nuovo distaccamento navale di Teheran calerà l'ancora presso le banchine di Port Sudan.

Secondo le dichiarazioni di Saad la visita iraniana sarà inquadrata nei rapporti di "cooperazione marittima e militare" tra i due paesi; particolarmente intensi dopo il proditorio attacco aereo sionista che nel corso di ottobre ha colpito una fabbrica alla periferia della capitale sudanese.

Durante la loro permanenza i vascelli iraniani verranno "riforniti di carburante e altri elementi logistici che consentano loro di continuare con efficienza la loro missione di pattugliamento anti-pirati al di qua e al di là delle bocche di Bab-el-Mandeb".
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lunedì 26 novembre 2012

La sconfitta sionista nella Guerra degli Otto Giorni fa la sua prima vittima: Barak annuncia il suo ritiro dalla scena politica!

Fine dei giochi per Ehud Barak! Una volta gettata la spugna e ammessa la propria incapacità di continuare nel codardo attacco aereo e marittimo contro la Striscia di Gaza senza continuare a subire la rappresaglia dei razzi siriani e iraniani contro Dimona, Gerusalemme e Tel Aviv Ehud Barak, vero e proprio "disastro ambulante" degli ultimi 30 anni di politica sionista ha dichiarato che, terminata la sua esperienza come Ministro della Guerra dell'attuale Governo Netanyahu non si ricandiderà alle elezioni e abbandonerà anche tutti gli incarichi di partito nella sua formazione razzista e militarista a nome "Atzmaouth" (da lui stesso creata dopo aver abbandonato il partito laburista sionista).
Barak é sempre stato l'uomo delle sconfitte e degli imbarazzi, più di qualunque altro politico sionista della sua generazione: sua la decisione di "scappare" letteralmente dal Libano del Sud che ribolliva della Resistenza armata di Hezbollah, lasciando i collaborazionisti dell'SLA in braghe di tela senza altra scelta che arrendersi sperando nella mercé (che, generosa, per volontà di Nasrallah stesso, c'é stata) dei vincitori; suo il "piano" facilone per 'sconfiggere' lo stesso Hezbollah nel 2006, con conseguente imbarazzo e sconfitta bruciante; era Ministro della Difesa anche durante il pogrom di 'Piombo Fuso' e, ora, durante la Guerra degli Otto Giorni.

Un comico, buffo, piccolo uomo, rotondetto e impacciato, certo non rispondente agli ideali di virilità militare cui israele sembra aspirare quando, come il rospo di fronte al bue, si gonfia d'aria per sembrare più imponente e minaccioso, salvo mostrare tutte le proprie debolezze quando, al culmine delle proprie 'esibizioni' viene ricondotto alle sue reali dimensioni da un razzo o da un missile ben piazzato: di Hezbollah o della Jihad Islamica!
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Oltre quattromila terroristi anti-Assad fanno la "fine del topo" nella cittadina di Daraya, accerchiati da ogni lato dall'Esercito siriano!

Le truppe del Presidente Assad sembrano essere ad un passo dal cogliere forse la più significativa vittoria da mesi a questa parte, essendo riuscite, così ci comunicano i nostri contatti siriani e ci confermano alcune delle maggiori agenzie giornalistiche mediorientali, a incapsulare circa 4500 mercenari stranieri nella cittadina di Daraya, a otto chilometri dalla cintura urbana della capitale.

Una così imponente concentrazione di armati si spiega solamente nella prospettiva di un nuovo tentativo delle milizie wahabite di portare un nuovo assalto alla capitale, dopo quello fallito a luglio (la famigerata "Operazione Vulcano") e quello precipitato nel fallimento appena una dozzina di giorni fa.

Tale ossessione damascena si spiegherebbe col fatto che ormai i combattimenti attorno ad Aleppo sono pressoché finiti e, una volta messa al sicuro la provincia circostante alla metropoli del Nord nulla impedirà all'Esercito siriano di riconquistare saldamente tutti i varchi di confine con la Turchia dai quali attualmente transitano armi e rinforzi per i terroristi.

Da qui il disperato bisogno di creare un "nuovo fronte" in cui assorbire le truppe governative per impedire che possano dedicarsi alla "ripulitura" del confine; ma sembra che ormai tanto per numero quanto per potenza di fuoco i mercenari qaedisti non possano più impensierire le forze di Assad, che sono in grado tanto di tenerli impegnati nel Sud quanto di perseguitarli e distruggerli nel nord.
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Ecco la centosessantaseiesima vittima dell'aggressione sionista! Cordoglio e dolore per il ferito morto a causa dell'assedio!

"Ufficialmente" l'aggressione sionazista alla striscia di Gaza durata dal 14 al 22 novembre si é conclusa con 164 vittime, più il palestinese ucciso sul confine 24 ore dopo l'inizio della 'tregua'; massacrato mentre tentava di entrare nel suo podere.

Ma il bilancio in realtà é destinato a crescere visto che, perdurando il blocco sionazista attorno al ghetto palestinese assediato, decine, dozzine degli oltre mille feriti provocati da quegli stessi bombardamenti attualmente ricoverati negli ospedali e nelle cliniche della Striscia 'inevitabilmente' si trasformeranno in altri morti. Come 'inevitabilmente' é capitato stanotte a un primo paziente, ferito la scorsa settimana e rimasto in terapia intensiva da allora fino al momento della sua morte.

Con il loro usuale armamentario di razzismo ipocrita e menefreghista i quotidiani occidentalisti pronti a sbraitare all' "Antisemitismo!" e all' "Olocau$to!" appena una curva di tifosi percula gli avversari (che si sono sempre definiti 'sionisti' tanto da mettere le Stelle a Sei Punte sulle loro sciarpe) con slogan anti-israele passano l'ennesima morte di Gaza sotto silenzio.
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domenica 25 novembre 2012

Il Segretario Generale ONU annaspa nell'imbarazzo per la cancellazione pro-israele del simposio sulle armi nucleari in Medio Oriente!

Che l'ONU non abbia alcun potere e nessun senso di esistere fino a quando a poche nazioni (perlopiù schierate con gli interessi arroganti ed imperialisti di Washington e Tel Aviv) sarà permesso di avere più preso rispetto agli altri nove decimi di paesi aderenti é una realtà che chiunque non sia uno sciocco, un ingenuo o un ipocrita conosce benissimo.

Pure, siamo certi che a chi si trovi seduto sullo scranno più alto di quel colossale "ente inutile" con sede a New York non faccia molto piacere doverlo ammettere pubblicamente, capiamo quindi, a un certo livello, l'imbarazzo e lo sconforto che ha provato ieri il coreano Ban ki-Moon quando ha dovuto commentare la cancellazione (voluta da Usa e Inghilterra) del meeting finlandese sulle armi nucleari in Medio Oriente, previsto per il dicembre 2012.

 Il Segretario Generale del Palazzo di Vetro ha cercato di glissare il più elegantemente possibile sul "perché" il meeting sia stato improvvisamente e brutalmente annullato a meno di venti giorni dalla sua celebrazione (quando, ne siamo certi, tutta la parte organizzativa con relativi costi e pesi sul bilancio ONU del 2012 era stata ovviamente e naturalmente assolta) augurandosi che "una simile riunione possa tenersi al più presto nel corso del 2013".

Nel corso del meeting, ovviamente, Israele sarebbe stato messo sotto accusa per la sua pervicace ostinazione nel non firmare il Trattato di Nonproliferazione Nucleare e per mantenere un arsenale di almeno 400 testate nucleari al di fuori di qualunque controllo e monitoraggio internazionale.
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In Egitto i Giudici si mobilitano contro Mursi mentre le piazze si riempono di sostenitori e di oppositori al Presidente!

Si scalda e si complica sempre più la situazione in Egitto con il "pronunciamento" del Potere Giudiziario che, per bocca dell'Ex-procuratore Generale Abdel Maguid Mahmoud, ha sfidato apertamente il 'blitz' costituzionale del Presidente dichiarando l'illiceità del suo licenziamento.

Tuttavia bisogna sempre tenere a mente che Mursi ha dietro di sé la legittimità di una elezione democratica a stragrande maggioranza mentre i giudici sono tutti vecchi arnesi nominati dal regime di Mubarak quindi é quantomeno singolare la loro pretesa di ergersi adesso, dopo aver servito per trent'anni un regime illiberale, a "paladini di Democrazia".

Inoltre non é stato certo volere di Mursi o del suo Partito o dell'Ikhwan di cacciare i rappresentanti 'laici', 'liberali', 'progressisti' etc dall'assemblea di esperti che stanno scrivendo la nuova Costituzione; sono stati questi stessi ad andarsene quando si sono resi conto di essere in minoranza rispetto agli esponenti religiosi, che piaccia o non piaccia esprimono il volere della maggioranza della popolazione (il 70 per cento del voto democraticamente espresso é andato a partiti religiosi nelle prime elezioni libere dell'Egitto).
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Sventato nel Sud del Libano attentato terrorista wahabita contro la comunità sciita!

Le forze di sicurezza libanesi hanno arrestato cinque uomini muniti di documenti falsi che nella cittadina sciita di Nabatiyeh si stavano preparando a un attentato esplosivo diretto contro la processione di pellegrini che nella giornata di oggi celebreranno la ricorrenza dell'Ashoura, commemorando la Battaglia di Karbala e il martiro di Imam Husayn e dei suoi compagni.

Le cerimonie dell'Ashoura sono molto importanti e sentite in tutte le zone del Libano a maggioranza sciita, come la parte sud di Beirut (dove si trova anche il Quartier Generale di Hezbollah), la Vallata della Biqa e tutta la parte meridionale del paese, dove si é combattuta sei anni fa la guerra dei 34 giorni contro l'invasione sionista. La processione di Nabatiyeh, che si trova proprio in quest'ultima zona, é una delle più grandi e importanti del paese, un attentato contro di essa avrebbe destato enorme scalpore.

Con ogni probabilità i cinque arrestati sono legati ai terroristi wahabiti attivi in Siria che odiano gli Sciiti e il Movimento Hezbollah per la solidarietà e l'aiuto che hanno sempre portato verso il popolo siriano e il Presidente Assad, impegnati attualmente a respingere le loro offese sostenute finanziariamente e militarmente da Arabia Saudita, Turchia e Qatar.
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