sabato 15 dicembre 2012

Lukashevich dà una doccia fredda ai propagandisti occidentali e imperialisti: "Mosca e Damasco più alleate che mai!"

Aleksandr Lukashevich, il Portavoce del Ministero degli Esteri russo ha dichiarato nella giornata di ieri che recenti commenti di parte americana ed europea riguardo un presunto "allontanamento" di Mosca da Damasco e dal Governo del Presidente Bashir Assad sono "un travestimento della realtà" e "basati su fonti totalmente fallaci e inaffidabili". La portavoce di Washington Victoria Nuland, in particolare, aveva parlato di una 'decisiva' rottura tra Putin e Assad.

Lukashevich, molto chiaramente e con formule che non lasciano adito ha dubbi ha smentito la possibilità che qualunque elemento di verità potesse essere contenuto in tali annunci nonché la continua dedizione del Governo di Mosca a perseguire una soluzione della situazione interna siriana secondo le linee-guida enunciate settimane fa nell'incontro di Ginevra, a più riprese tradite, disattese, ignorate dai paesi UE e dagli Usa, che si sono affrettati a sostenere gruppi terroristici impegnati in azioni armate, stragi di civili inermi, attentati e altri crimini.

Un altro 'travestimento della realtà' é avvenuto quando fonti occidentali hanno cominciato a sostenere che il Viceministro degli Esteri Mikhail Bogdanov avesse 'ammesso' che i terroristi attivi in Siria starebbero 'conquistando territorio' e potessero prima o poi controllare una grande città; Bogdanov, ovviamente, non ha mai sostenuto nulla di simile, ma ha citato dichiarazioni incredibili e insostenibili di sostenitori dei terroristi a fronte delle recenti vittorie dell'esercito Siriano contro di loro, che sono state 'ritagliate' dai propagandisti occidentali e imperialisti.
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Dopo giornate di scontri, feriti e appelli incrociati dovrebbe iniziare oggi il Referendum sulla nuova Costituzione egiziana!

Mohammed Mursi ha rinunciato al Decreto che gli avrebbe attribuito poteri amplissimi, ma ha tenuto duro sul referendum costituzionale previsto per oggi, concedendo solo un supplemento di votazione (inizialmente non previsto) che prolungherà le operazioni anche al prossimo sabato.

Ma la situazione all'ombra delle Piramidi non é affatto tranquilla e, con l'opposizione (ricordiamo composta da frange mubarakiste, nasseriti, progressisti, laicisti e "liberali" vari) che con El Baradei e Amr Moussa chiede ai suoi (molti?) sostenitori di boicottare ogni operazione di voto e con le moschee che ieri si sono trasformate in centri di propaganda pro-Mursi e pro-Referendum, si sono registrati scontri anche violenti al Cairo e ad Alessandria per tutto il pomeriggio e la serata di ieri. Il tasso di affluenza segnerà la popolarità della linea presidenziale e, per estensione, dell'appeal dei partiti religiosi su un'opinione pubblica che é ormai profondamente diversa da quella che esisteva nel paese solo sei mesi fa.

Allora i sostenitori della Rivoluzione scelsero Mursi contro l'Ex-dignitario di Mubarak Ahmed Shafiq, ora invece un rift incolmabile sembra separi l'Ikhwan e il suo partito dai cosiddetti "moderati" che non hanno battuto ciglio all'accozzarsi coi sopravvissuti del regime.
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Il Ministro degli Esteri sudanese avverte: "Senza un accordo bilaterale su Aybei sarà ancora guerra contro Salva Kiir e il suo regime!"

Il Ministro degli Esteri sudanese Ali Karti ha dichiarato, che riferire la controversa questione della zona di Aybei al Consiglio di Sicurezza ONU costituirà certamente il pretesto per un nuovo confronto armato tra Karthoum e Juba; a causa dell'ostinazione e delle richieste irragionevoli e irricevibili accampate dal regime di Salva Kiir, infatti, é stato impossibile raggiungere un accordo garantito dall'Unione Africana sul destino ultimo dell'area contesa.

Il rozzo 'cowboy' di Juba sa di poter indulgere nella sua condotta non-cooperativa e arbitraria in quanto gode del sostegno delle potenze sioniste e imperialiste che hanno finanziato e sostenuto la campagna di secessione volta a privare il Sudan delle sue zone più ricche di acqua e petrolio. Anche nella regione di Aybei ci sono giacimenti di greggio, tra i pochi rimasti a disposizione del Nord, ma anche su questi Salva Kiir, il caligola africano, vorrebbe allungare le mani.

Karti ha reiterato che un accordo deve essere trovato bilateralmente, con la garanzia dell'Unione Africana e non ricorrendo a organismi internazionali che hanno già in passato mostrato tutta la loro parzialità a favore di Salva Kiir e dei suoi patroni e una innegabile e irragionevole ostilità contro il legittimo Governo di Karthoum e il suo Presidente il Dottor Omar Bashir.
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venerdì 14 dicembre 2012

"Bye bye Avi!" Il grasso, laido e osceno ministro razzista di Tel Aviv si dimette dopo l'incriminazione per frode!

Che Avigdor Lieberman fosse un personaggio fisicamente oltre che moralmente spregevole non c'é bisogno nemmeno di dimostrarlo, basta un breve tour su 'Google Images' inserendo come chiave di ricerca il suo nome e cognome per averne prove circostanziali auto-evidenti e schiaccianti: la faccia molle, informe, da batrace e l'abitudine di tenere gli occhi "a mezz'asta" come Carlo Verdone nella sua macchietta del bambinone ingenuo e 'frescone' sono veramente disgustose.
Il Procuratore Generale del regime ebraico di occupazione della Palestina, Yehud Weinstein, ha spiccato nei confronti di Lieberman un avviso di garanzia per i reati di frode, riciclaggio di denaro, e intimidazione e corruzione di testimoni a carico. Lieberman é stato indagato più volte dal 1996 a oggi ma non é mai stato condannato, se venisse provato che ha corrotto o minacciato testimoni dei casi precedenti anche verdetti passati che lo hanno visto assolto potrebbero venire ribaltati.

A seguito delle gravi accuse elevate contro di lui, Lieberman si é dimesso dalla carica di Ministro degli Esteri che ricopriva nell'Esecutivo di Estrema Destra guidato da Benji Netanyahu.
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Eroismo sionazista in azione: 'soldatessa' di Tel Aviv massacra un ragazzo palestinese il giorno del suo compleanno!

Che faccia può avere chi assassina un ragazzino il giorno del suo compleanno? La qui presente nofar mizrahi, cagna sionista in uniforme, ce ne dà un esempio qui sopra. Nella Cisgiordania occupata dal regime ebraico questa 'eroica' rappresentante del sionazismo armato é riuscita 'bravamente' a sparare sei volte a un ragazzo di diciassette anni, Muhamad Salayme, che stava andando a comperare un dolce per festeggiare il suo anniversario con famiglia ed amici.
Muhamad si era diplomato da poco ed era un atleta dilettante molto dotato; suo fratello maggiore, prigioniero politico nelle carceri sioniste, era stato liberato lo scorso anno, il video al minuto 19:00 lo mostra in quella felice occasione apparire sul canale Quds-TV col resto della sua famiglia.
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giovedì 13 dicembre 2012

Imprenditore palestinese dedica un profumo al razzo M-75; artefice della vittoria di Gaza!

Uno dei pochi prodotti dell'agricoltura palestinese che gli attacchi e l'assedio shylockiano da parte del regime ebraico di occupazione non sono ancora riusciti a distruggere del tutto sono gli agrumi. Oltre che per il loro valore alimentare essi sono preziosi anche dal punto di vista delle essenze aromatiche ed é proprio con un ricco bouquet di agrumi della Striscia di Gaza che l'imprenditore palestinese Rajaey Odwan ha realizzato la nuova fragranza "M-75" in omaggio al modello di razzo 'fai-da-te' con il quale le Brigate Qassam di Hamas sono riuscite a colpire Tel Aviv nella scorsa 'Guerra degli Otto Giorni'.
Gli M-75 sono la dimostrazione pratica della dichiarazione da parte iraniana di non aver fornito ad Hamas solo missili e droni, ma anche 'know-how' su come costruirsi autonomamente i propri vettori balistici in maniera che la Resistenza palestinese sia in grado di difendersi anche in futuro indipendentemente dalla disponibilità della Repubblica Islamica o dell'Asse della Resistenza.

L'azienda di Odwan, la 'Continental Style Perfume Company' ha dichiarato che le vendite dell'aroma "M-75" hanno sorprendentemente superato anche le più rosee aspettative; persino nel più grande ghetto a cielo aperto del mondo le persone vogliono annusare l'odore della vittoria!
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Lo Sceicco libanese Shaaban loda il ruolo determinante di Teheran nella vittoria palestinese contro il regime sionazista!

Il leader del Movimento per l'Unificazione Musulmana, quello Sceicco Bilal Shaaban di cui avevamo già avuto modo di apprezzare le posizioni ecumeniche, moderate, aperte e tolleranti, nel passato più o meno recente, ha recentemente dichiarato che il ruolo iraniano nella vittoria palestinese nella recente 'Guerra degli Otto Giorni' é stato "fondamentale" e deve essere lodato e riconosciuto apertamente da tutti i sinceri amici della Palestina e del suo popolo.

Shaaban ha aggiunto che come i Libanesi devono ringraziare l'Iran per avere permesso col suo sostegno a Hezbollah le grandi vittorie del 2000 e del 2006 contro l'occupazione e l'invasione sionista anche i Palestinesi devono fare lo stesso per il generoso, continuo, inesausto supporto iraniano ad Hamas, che é continuato anche quando una parte dei dirigenti hanno tradito la fiducia e l'ospitalità del Presidente siriano Bashir Assad.

Lo Sceicco ha quindi aggiunto che se proprio gli Usa e l'Occidente sono così ansiosi di "esportare democrazia" in Medio Oriente dovrebbero iniziare proprio con la Palestina, che andrebbe trasformata in un unico Stato democratico dove a tutti gli abitanti (musulmani, cristiani, ebrei...) dovrebbe essere garantito un voto uguale per tutti e Diritti uguali per tutti.
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mercoledì 12 dicembre 2012

Un altro "porno-scandalo" per i ratti wahabiti anti-Assad, dopo Abdul Razzak un altro 'generale' terrorista sorpreso in internet con l'uccello in mano!

Quello che vedete nel video qui sopra é Abdul Razzak 'comandante' di una banda di terroristi wahabiti attivi in Siria; in estate (agosto 2012) era stato ripreso da una abile e astuta reporter televisiva intento a masturbarsi furiosamente durante una sessione di 'chat' internettiana con la stessa giornalista; ovviamente ciò ha un po' distrutto le sue credenziali di purezza salafita e integralista.
Il vermiciattolo che vediamo qui sopra invece é un altro "generale" dei terroristi anti-Assad, anche lui "pizzicato" in rete mentre si 'frullava il barbagallo' (per dirla con gentilezza); evidentemente doveva smaltire in qualche modo la frustrazione e la delusione per la cocente sconfitta rimediata dai suoi nel tentativo di muovere per l'ennesima volta in venti mesi all'assalto della capitale Damasco!
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Ennesimo fallimento delle sanzioni anti-Iran volute da Usa e Israele: l'Unione Europea rimuove i provvedimenti presi contro la Sina Bank di Teheran!

Ancora una volta la pretestuosa, ipocrita, artata campagna di vessazioni economico-diplomatiche messa in piedi dalle centrali direttive dell'arroganza imperialista e sionista globale contro la libertà, l'autonomia e l'indipendenza della Repubblica Islamica iraniana é andata incontro all'ennesimo scacco, che dimostra come le 'sanzioni' volute da Washington e Tel Aviv non poggino su nessuna solida base di Diritto internazionale ma siano in realtà provvedimenti arbitrari.

Se ne é accorto anche il magistrato ceco Irena Pelikanova ordinando con un provvedimento d'urgenza emesso dalla Quarta Camera della Corte Giudiziaria Europea l'abbandono di tutte le misure restrittive indebitamente e ingiustamente adottate dal Consiglio d'Europa contro la Sina Bank of Teheran, importante istituto di credito iraniano.

Ci sono voluti oltre 30 mesi di battaglie legali (le inique misure sono state promulgate a giugno 2010 per compiacere Obanana, inquilino nero della Casa Bianca e la sua 'Strega dell'Ovest') ma alla fine gli avvocati della Repubblica Islamica hanno avuto piena soddisfazione su tutta la linea. L'Iran in quanto firmatario del Trattanto di Nonproliferazione Nucleare ha tutto il diritto di sviluppare in santa pace l'Energia nucleare per scopi pacifici.
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Hamas denuncia: "Israele si 'consola' delle recenti sconfitte trasmettendo sconci documentari sull'assassinio dello Sceicco Yassin!"

 Il parlamentare di Hamas Ismail al-Ashqar ha dichiarato che la recente trasmissione sulle frequenze televisive del regime ebraico di occupazione di un 'documentario' propagandistico sull'assassinio del fondatore e leader storico del Movimento musulmano di Resistenza Sceicco Amed Yassin prova la "bancarotta morale di Tel Aviv" e quanto profondamente l'esito avverso della guerra scatenata a fine novembre contro il ghetto assediato di Gaza abbia scosso e turbato l'opinione pubblica sionazista.

"L'entità ebraica illegittimamente impiantata in Palestina 'gode' e 'si consola' nel rievocare un codardo assassinio condotto con elicotteri e missili telecomandati scagliati contro una folla di fedeli che uscivano da una moschea, durante il quale oltre al martire Sceicco Yassin hanno trovato la morte ben nove civili e altri dodici sono rimasti gravemente feriti".

Ashqar ha poi dichiarato che la Resistenza, lungi dall'essere indebolita dai codardi attacchi sionisti, si rafforza traendo ispirazione dal loro esempio, come ha dimostrato anche l'ultimo confronto militare tra sionazisti e Palestinesi, aperto proprio dall'assassinio del Comandante delle Brigate Ezzedine al-Qassam; "Una società basata sul furto, sull'omicidio, sull'oppressione e sull'ingiustizia non può sperare di prosperare e nemmeno di sopravvivere" ha poi ammonito il rappresentante di Hamas.
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martedì 11 dicembre 2012

Fonti iraniane confermano: "La Siria ha i missili 'Iskander'; l'arsenale di Damasco rafforzato da Mosca anche pochi giorni fa!"

"Complesso 9K720 Iskander" o, in gergo Nato, SS-26; questi i sofisticati vettori a medio-corto raggio che nelle forze armate del Cremlino hanno da tempo sostituito i venerabili SCUD dopo che gli SS-23 furono cancellati dagli accordi Reagan-Gorbachev sull'eliminazione delle armi balistiche di teatro. Finora si credeva che essi fossero a disposizione unicamente di Mosca e della "repubblica sorella" di Lukashenko ma adesso, a calmierare (e di molto) ogni possibile (per quanto improbabile) fregola di intervento occidentale contro Damasco arriva la conferma che anche la Siria di Assad ne sia dotata.

La notizia, di fonte iraniana, é particolarmente importante alla luce delle manovre di posizionamento di radar e batterie missilistiche Nato in Turchia perché é arcinoto che gli 'Iskander' al contrario di armi più vecchie, non temono alcun fallace "scudo" antibalistico e sono stati per questo motivo schierati anche nell'enclave di Kaliningrad con lo scopo di vanificare ogni ipotetico dispositivo Nato in Polonia e Repubblica Ceca.

Secondo la fonte di Teheran l'arsenale missilistico-balistico di Assad é stato rinforzato dai Russi anche di recente con l'arrivo dell'ultima flottiglia (guardacaso composta di ampie e capaci navi da trasporto) nel porto mediorientale di Tartous. La sosta delle unità russe é stata contrassegnata da un lungo lavorio di mezzi da carico e scarico sulle banchine, rigorosamente condotto di notte.
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Il Tiranno del Barhein Al-Khalifa perseguita la coraggiosa attivista per i Diritti Umani Zainab al-Khawaja

Questa ragazza bella, dignitosa e fiera é Zainab al-Khawaja ed é stata condannata a trenta giorni di carcere da una corte del despota del Barhein, Re Al-Khalifa, per avere condotto campagne a favore del rispetto dei Diritti Umani nell'Isola delle Perle, da oltre due anni scossa dai fremiti dell'insofferenza verso l'arbitrio di una corte invisa e odiata dalla popolazione che mantiene il suo potere solo in virtù del sostegno armato delle potenze imperialiste e dei loro lacché regionali come l'Arabia Saudita, il Qatar e gli EAU.

La condanna pretestuosa e capziosa, le é stata comminata per aver "violato" una 'zona rossa' entrando nella famosa Piazza delle Perle, punto focale delle dimostrazioni prima del giro di vite militare del regime che é arrivato persino a demolire il monumento eletto dai manifestanti a simbolo delle loro proteste e delle loro richeste.

L'Occidente marcio e ipocrita ha le sue fasulle "eroine" come l'infame 'blogger' Yoani Sanchez (che sperpera ogni mese 4000 dollari per mantenere il suo indecente spazio-web 'visibile' su twitter e facebook), la sgualdrina filonazista Yulia Timoshenko e la birmana Ping-Pong Yi (o Sans Souci), che non muove un dito per aiutare i birmani Ronghiya di fede musulmana perseguitati e sterminati. Tutte queste zoccole messe insieme non valgono un mignolo di Zainab Khawaja, vera eroina che si batte per il riscatto degli oppressi e la cacciata dei tiranni e dei satrapi filo-occidentali.
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Continua l'offensiva siriana contro i terroristi stranieri pagati dall'occidente imperialista e dagli emiri sunniti!

Dopo la critica vittoria nella Provincia di Damasco le forze armate siriane continuano a mantenere sotto pressione i criminali terroristi wahabiti in tutto il paese, dai principali centri di popolazione fino ai distretti più periferici, per impedire che possano costituirsi nuclei e basi d'appoggio alle loro attività; nei dintorni di Aleppo almeno 20 militanti sloggiati dai loro precedenti covi sono stati abbattuti secondo quanto riportato dal Ministero dell'Interno, sorte uguale é toccata ai loro complici del gruppo 'Al-Nusra' sorpresi da forze governative nei dintorni di Heidariya, nella regione di Qser.

Nella provincia di Hama, nella zona di Dhaher al-Mugur della cittadina di Salamiya una retata dell'Esercito ha portato alla cattura di molte decine di terroristi tra cui un noto capo qaedista straniero le cui generalità saranno diffuse nei prossimi giorni; nell'operazione diversi cittadini siriani sequestrati dai criminali sono stati liberati sani e salvi.
Altri scontri con militanti terroristi sono stati registrati nella zona delle Shebaa Farms e attorno ad Al-Ziyabiyeh; come dimostra il video qui riportato l'intervento dell'aviazione tattica; richiamata nei luoghi "caldi" dopo accurate ricognizioni effettuate da velivoli senza pilota, si rivela spesso fondamentale per risolvere a favore delle forze governative gli scontri con i qaedisti wahabiti. Ulteriore testimonianza che il controllo dello spazio aereo rimane saldamente in mano alle forze di Assad, come dimostrato dai disperati tentativi terroristi di indebolire la rete radar e antiaerea siriana nella speranza di facilitare un intervento militare della NATO.
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lunedì 10 dicembre 2012

L'Armee Libanaise stringe la sicurezza attorno a Tripoli Siriaca per affrontare le milizie di Hariri che minacciano la pace!

Dopo i diciassette morti provocati dallo stillicidio di scontri, agguati e sparatorie iniziate lo scorso 5 dicembre, il Governo libanese ha deciso dopo una riunione straordinaria di Sicurezza presieduta dal Premier Najib Mikati di schierare un più imponente contingente di truppe nella metropoli settentrionale di Tripoli Siriaca per mettere la museruola alle milizie fanatiche di Saad Hariri e dei suoi alleati fondamentalisti wahabiti.
Lo schieramento dell'Esercito libanese dovrebbe convincere i lacché delle potenze imperialiste (sauditi, qatarioti) che tentare di trasformare il Libano del Nord nel retrofronte della campagna terrorista contro la Siria non é possibile e che il Governo di Hezbollah, Amal e dell'LMP é pronto a ricorrere a ogni mezzo per difendere gli Alawiti di Jabal Mohsen dalle aggressioni settarie.

Diverse operazione di confisca e sequestro di arsenali non autorizzati sarebbero già in corso adesso nella povera metropoli del Nord, caratterizzata dall'alta percentuale di sunniti che si affollano nel sudicio "slum" di Bab al.ì
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A Wau i lacché di Salva Kiir massacrano dieci civili disarmati che stavano protestando contro il dittatore sionista di Juba!

Lo abbiamo già sostenuto e lo ripetiamo: non vi é carriera migliore al mondo per i paranoici assassini di quella di dittatore al soldo di Washington e Tel Aviv: i tiranni 'amici' dell'imperialismo e del sionismo mondiale possono lasciarsi andare a stragi, ruberie, vendette, stermini senza dover temere alcuna conseguenza.

Hugo Chavez può migliorare il tasso di vita, salute e alfabetizzazione della popolazione venezolana, ma i pennivendoli ipocriti e falsi al servizio di Sion e Washington lo accuseranno di essere un 'dittatore' (?!), Ahmadinejad può lottare per l'indipendenza e l'autonomia della Repubblica Islamica, ma i Marco Pesach e i Giulio Meotti della stampa filo-israhell lo accuseranno di "preparare l'olocausto" (come?), Bashir Assad può combattere l'internazionale terrorista foraggiata da Erdogan, l'Emiro Al-Thani e Re Saoud e anziché venire lodato per difendere il suo popolo e la tradizione di tolleranza della Siria laica e secolare venire accusato di fantomatiche "stragi".

Ma nessuno di lor signori leva la voce per le VERE stragi commesse da Salva Kiir il dittatore-cowboy installato da Israele in Sud Sudan dopo una vergognosa campagna di menzogne cui hanno partecipato come volenterosi imbecilli ascari anche le stelle di Hollywood in cerca di facili riscontri mediatici, nemmeno quando ci arriva la notizia dalla cittadina di Wau, nel distretto occidentale di Bahr el Gazal di almeno dieci persone massacrate durante proteste contro il regime del tiranno di Juba.

La notizia, riportata da Liam Mc Dowall della missione ONU in Sud Sudan (UNMISS) riferisce che, nel corso di una manifestazione pubblica contro il Governo centrale, che si stava svolgendo ordinatamente senza alcuna intemperanza da parte dei civili (peraltro disarmati) che ne erano protagonisti i miliziani della truppaglia di Salva Kiir (mercenari usi alla violenza e al saccheggio, sommariamente 'ripuliti' -ma nemmen troppo- e dichiarati "esercito di liberazione" - liberazione poi di cosa e da cosa?) hanno aperto il fuoco indiscriminatamente sulla folla uccidendo quattro persone.

Altri sei civili sarebbero poi stati massacrati in una seconda occasione. Aspettiamo che i Marco Pesach, i Fabio Scuto, i Giulio Meotti, i Mentana, i Mineo e i Gad Lerner d'Italia riportino la notizia di questa strage di civili invocando sanzioni, bombardamenti "umanitari" e interventi internazionali contro il satrapo sionista di Juba!
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domenica 9 dicembre 2012

In tutta la Palestina i nuovi nati si battezzano: "Fajr", "Grad" e "Qassam" in onore delle armi a razzo della Resistenza!

Se in Occidente ai pargoli può capitare di ritrovarsi nomi come "Kevin", "Hilary" o, alla meno peggio "Diego Armando" (come nella Napule pallonara di anni '80 e '90) esistono luoghi in cui i nomi dei nuovi nati riflettono ancora urgenze politiche, ideologiche, nazionali, un po' come quando anche da noi i figli potevano chiamarsi 'Benito' (in onore del socialista messicano Juarez, ovviamente), 'Triestina', 'Italo, 'Vladimir' o 'Fidel'.
E' il caso della Palestina, Striscia di Gaza in primis dove, in questi giorni immediatamente successivi alla 'Guerra degli Otto Giorni' gli uffici dell'anagrafe sono stati letteralmente sommersi da richieste di registrazione di nuovi nati con nomi come 'Fajr', 'Grad' e 'Qassam', in onore delle armi a razzo della Resistenza armata che hanno fatto recedere in poco più da una settimana generali e gerarchi sionisti dai loro propositi di invasione terrestre del ghetto assediato.
Ma anche in Cisgiordania, per reazione contro le continue angherie di coloni e occupanti militari, che presto si amplieranno e approfondiranno con le nuove migliaia di "insediamenti" promessi da Netanyahu, le famiglie palestinesi resistono anche battezzando l'ultimo nato col nome di un razzo iraniano o russo, augurandosi che almeno il piccolo Fajr possa vedere una Palestina finalmente libera da invasori e occupanti.
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Altre ottime notizie dalla Siria! Le forze di Assad abbattono terroristi anche attorno ad Hama e Latakia!

Dopo avere distrutto "in contropiede" il velleitario tentativo wahabita di infliggere un colpo debilitante ai sistemi radar e antiaerei che proteggono la capitale Damasco l'Esercito siriano si sono concentrate nelle ultime ore a ripulire l'area di Bostan Pasha dagli ultimi cecchini 'pavoliniani' e da mine e trappole esplosive lasciate dai criminali sconfitti così come dalle bombe approntate o semi-confezionate prima della manovra a tenaglia delle forze di Assad.

Inoltre, nelle vicinanze di Hama, ha trovato la morte in uno scontro con le forze regolari il leader wahabita Ammar Ghalban, famigerato capo degli 'Al Bashaer' e del gruppo 'Mokhtar', bande di mercenari libici e magrebini che si erano resi responsabili di molti crimini nelle ultime settimane. Un concentramento di banditi armati nella regione di Reef, nei pressi di Latakia, é stato individuato da una ricognizione aerea ed é finito subito sotto il tiro preciso delle artiglierie di Assad, venendo sterminato.
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Attracca a Port Sudan la 23esima flottiglia della Marina militare iraniana! L'Ammiraglio Al-Matri accoglie gli ospiti!

Come annunciato pochi giorni fa su queste stesse pagine la 23esima flottiglia della Marina Iraniana, composta dal Cacciatorpediniere 'Jamaran' e dalla Nave-appoggio portaelicotteri 'Bushehr' hanno finalmente raggiunto Port Sudan dopo avere pattugliato attentamente le acque del Golfo di Aden e dello stretto di Bab el-Mandeb, entrata meridionale del Mar Rosso.
Appena gettata l'ancora i capitani delle due unità hanno accolto a bordo rappresentanti del Governo locale e i massimi rappresentanti della marina sudanese, guidati dall'Ammiraglio Abdullah al-Matri. Al-Matri al culmine delle celebrazioni ha annunciato che altre flottiglie iraniane saranno "sempre le benvenute" a Port Sudan e che il servizio navale del paese africano guarda con favore a un'espansione dei rapporti marittimi tra Khartoum e Teheran che comprenda anche trasferimenti di tecnologia, expertise e know how.
L'Iran anche recentemente ha dichiarato di essere in grado oltre che di migliorare e aumentare il numero e l'efficienza delle proprie unità navali, di fornire unità di superficie, sottomarine e sistemi di avvistamento, navigazione e combattimento agli stati amici che ne faranno richiesta.
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Mursi ha mollato! Il Presidente egiziano ritira il decreto contestato dagli oppositori...su consiglio di Obama?

Mohammed Mursi ha mostrato di che pasta é fatto: di pastafrolla, il Presidente d'Egitto, espressione della potentissima Fratellanza Musulmana e leader del Partito di Libertà e Giustizia da essa fondato ha annullato, tramite un annuncio fatto leggere dal suo consigliere Mohamed Selim El-Awa il decreto che gli garantiva amplissimi poteri per poter finire di smantellare gli ultimi rimasugli di mubarakismo presenti nel paese e consacrare la sua fazione come solo detentore del potere nell'Egitto post-rivoluzionario.

Mursi, scelta di ripiego per la corsa presidenziale (infatti in origine il candidato della Fratellanza doveva essere il ben più popolare e capace Khairat al-Shater, poi escluso da un colpo di mano della giunta militare di transizione), non si é rivelato capace di ripetere ciò che Khomeini e Lenin hanno fatto prima di lui, garantire alla propria parte politica l'egemonia totale in uno scenario post-rivoluzionario.

 Mursi avrebbe potuto portare le cose al punto di rottura: imporre la legge marziale, costringere l'Esercito a scendere in campo contro gli oppositori minacciando di ritirare l'immunità garantita a generali e ufficiali e invece come un tiepido, malleabile pupazzetto si é fatto convincere a 'mollare'...ma é stata poi una sua decisione oppure nella questione ha messo il becco qualcun altro?
L'improvviso viaggio in Usa del suo consigliere Essam el-Erian suggerisce che l'inquilino nero della Casa Bianca e il suo staff di lobbisti sionisti (da Biden a Lieberman alla Clinton) non siano alieni a questo rammollimento: i fini dell'imperialismo Usa sono serviti meglio se a capo dell'Egitto c'é un Presidente-travicello che non uno con veri poteri...giusto nel caso che a Mursi possa succedere qualcuno dotato di cojones!
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I servizi di sicurezza irakeni sventano complotto wahabita per colpire il santuario sciita di Najaf e l'Ayatollah Sistani!

Distruggere il santuario sciita di Najaf dedicato all'Imam Ali e meta ogni anno di milioni e milioni di pellegrini dall'Iran, dall'Irak, dalla Siria e dal Libano e assassinare nientemeno che l'Ayatollah Ali Sistani, probabilmente la più alta autorità sciita irakena e una delle massime di tutto lo sciismo mondiale, questo era l'obiettivo dei trenta terroristi wahabiti che sono stati arrestati dalle forze di sicurezza irakene nella regione di Babil.

Per "prepararsi" a questi obiettivi i criminali, contando sull'appoggio di finanziatori e sostenitori stranieri (noi lo annunciamo ora: non ci vorrà molto ad accertare anche dietro a questo gruppo di fanatici sunniti l'ombra criminosa dei petrodollari e dei servizi segreti sauditi e qatarioti) avevano già compiuto operazioni "minori" a Babil e dintorni e un paio di attentati anche nella capitale, Bagdad, ma il 'crescendo' che doveva portarli a colpire simboli importantissimi per il sessantacinque percento della popolazione irakena é stato interrotto dal pronto intervento delle autorità.

Ancora una volta il wahabismo si conferma massima minaccia per la pace e la stabilità dei paesi mediorientali che vogliono costruirsi una libertà e una autonomia scisse dagli interessi dell'imperialismo occidentale; i fanatici dell'integralismo di marca saudita sono sempre pronti a fare il gioco dell'arroganza globale con la loro visione ottusa, antistorica e in definitiva veramente "anti-islamica" del Corano e del messaggio del suo Profeta.
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