Che i violenti coloni ebrei armati usati dal regime sionista di occupazione come miliziani fossero individui moralmente despicabili e profondamente corrotti, educati al razzismo, all'intolleranza, all'odio, lo sapevamo già, ma che la loro abiezione potesse spingersi fino ad angariare un membro stesso della loro comunità, perdipiù vittima di tare psichiche é qualcosa di nuovo anche per noi. Si vede che per tali bei 'campioni' di umanità(?) sionista la solidarietà di razza non si estende agli individui sofferenti di problemi mentali.
Chi é che si comportava nello stesso modo? Ah, sì, i nazisti...tanto per dire, eh.
La persona che la scorsa settimana ha attraversato illegalmente il confine col Libano, venendo bloccata dalla sicurezza di Beirut, si é rivelata come Simon Daniel Saadati, di anni 34, e, sotto interrogatorio delle autorità libanesi con la presenza di ufficiali dell'UNIFIL, ha ammesso di voler chiedere asilo in Libano per sfuggire a una serie di maltrattamenti e abusi psicologici cui é sottoposto da parte degli abitanti della 'colonia' in cui é nato e cresciuto.
Sadaati ha dichiarato di avere già provato in passato a lasciare la colonia andando a vivere in Ucraina ma di essere stato costretto a rientrare per le difficoltà incontrate nel costruirsi una vita autonoma in quel paese. Bisogna vedere ora se le autorità di Beirut accoglieranno la richiesta dell'uomo o preferiranno consegnarlo all'UNIFIL affinchéé lo restituisca all'entità sionista.