sabato 2 novembre 2013

Putin non si fida (e fa bene) della ritirata di Obama e invia nel Mediterraneo l'Incrociatore nucleare "Pietro il Grande"!

Anche se sono ormai parecchi giorni che le due Task Force della marina Usa composte da portaerei e incrociatori lanciamissili si sono ritirate mettendosi in rotta verso le loro basi oltreoceano, la proverbiale prudenza russa non abbandona i pensieri e gli atti del Presidente Putin che, forse per 'festeggiare' l'avvenuta detronizzazione (a suo favore) di Obama dalla testa della classifica di "Forbes" degli uomini più potenti dello scenario internazionale ha ordinato all'incrociatore nucleare "Pietro il Grande", vanto della flotta russa, di entrare nel Mediterraneo orientale a controllare le mosse delle ultime tre navi americane rimaste nell'area (Monterey, Stout e Ramage).

Obama ha dovuto piegarsi alla superiore brinkmanship di Putin, alla sua magistrale gestione della crisi con cui non solo non ha abbandonato il suo migliore alleato arabo, ha protetto la base navale di Tartous, ha lanciato un segnare all'Iran, all'Irak e a Hezbollah e ha aperto la strada per la risoluzione diplomatica della vertenza atomica di Teheran, ma il leader del Cremlino, lungi dal fregarsi le mani e dichiararsi soddisfatto continua a sostenere Damasco con la 'guardia' delle sue migliori unità navali e con continui carichi di armi che, attraverso canali multipli continuano ad arrivare in Siria e hanno recentemente superato i pur corposi invii di materiale militare iraniano.

Due cittadini tedeschi rapiti in Libano, la richiesta di un riscatto in Euro fa pensare a un 'normale' crimine per lucro!

Due cittadini tedeschi sarebbero caduti in mano a una gang di sequestratori nella Vallata della Biq'a, secondo quanto riportato dall'agenzia ufficiale di Beirut NNA; il ratto sarebbe avvenuto tra Shlifa e Deir al-Ahmar.

Le vittime 'portate in località sconosciuta' dai loro catturatori, sarebbero comunque in buona salute; una telefonata fatta a un numero d'emergenza alcune ore dopo il rapimento avrebbe stabilito in seimila Euro la cifra chiesta per la loro liberazione.

La dinamica dell'evento e la richiesta di riscatto monetario fa pensare agli ufficiali della surete libanese di trovarsi di fronte un 'comune' rapimento a scopo di lucro, condotto da bande di criminali come quelle che prima dello scoppio della crisi siriana si dedicavano al contrabbando di narcotici.

Nonostante nella Biq'a in passato si siano avuti scontri tra takfiri mercenari e membri di Hezbollah, questo evento non sarebbe correlato agli eventi in corso nel vicino paese in guerra contro i terroristi.

Erdogan vuol chiudere tutti gli uffici dell'intelligence saudita in Turchia: Riyadh sempre più isolata!

Ankara progetta di chiudere tutti gli uffici dei servizi segreti sauditi in Anatolia in seguito ai gravi dissidi diplomatici che hanno seguito le lotte intestine tra milizie terroriste filoturche e filosaudite in Siria, grazie alle quali la coalizione anti-Assad ha subito danni probabilmente irreversibili.

Tutto l'apparato di intelligence di Riyadh in Turchia esiste solo con lo scopo di aiutare i mercenari wahabiti e adesso, con le continue vittorie di Damasco e la necessità per Erdogan di limitare le perdite di immagine e prestigio subite nel tentativo di aiutare una vittoria degli insorti che si é rivelata aleatoria e impossibile la Turchia sembra voler tentare una lenta e faticosa ricostruzione dei suoi rapporti diplomatici con la Siria che rende necessario 'bruciare i ponti' con i Sauditi e i loro manutengoli qaedisti.

I Turchi credono che i Sauditi stiano disperatamente cercando di costruire un loro 'blocco' di interessi arruolando Barheini, Kuwaitiani, Giordani e Sauditi in maniera da poter affrontare Iran, Siria, Irak ed Hezbollah (l'Asse della Resistenza) da una parte e Turchia, Qatar e Ikhwan dall'altra (Potremmo chiamare questo 'Asse delle Democrazie Islamiche'), mentre quello saudita sarebbe l'Asse delle Monarchie Conservatrici.

venerdì 1 novembre 2013

Le Brigate Qassam sfidano l'arroganza sionista: "Vi abbiamo dato una lezione a Khan Younis, se ne volete altre siamo pronti!"

Dopo gli scontri di oggi, risoltisi con la messa in fuga della colonna corazzata sionista che aveva infranto il confine di Gaza e messo sotto attacco Khan Younish, ricacciata indietro dai mortai, dai razzi e dal coraggio delle Brigate Qassam e delle Brigate Abu Ali Mustafa (mentre lanci di razzi di rappresaglia si sono avuto anche dalle Brigate Al-Quds e dalle Brigate Salah ad-Din) il portavoce dell'ala militare di Hamas Abu Obeida é apparso sugli schermi di tv locali e regionali per mettere in guardia il regime sionista.

"I nostri combattenti insieme a quelli di altre organizzazioni della Resistenza armata vi hanno oggi dato una lezione di abnegazione e coraggio, costringendo i vostri armati, pur spalleggiati da una schiacciante potenza di fuoco, a battere in ritirata, se volete altre lezioni di questo tipo vi aspettiamo ancora, dietro i nostri confini, pronti a difendere la nostra gente e la nostra terra".

Erano mesi che volevamo sentire QUESTE parole e QUESTI toni da parte dell'organizzazione Hamas, che il futuro possa riservare alle sue armi nuovi scontri e nuove vittorie e che il cielo degli Eroi si apra per i suoi martiri caduti nell'operazione di questa notte.

L'Esercito siriano scaccia i terroristi wahabiti da As-Safirah e dai suoi dintorni, la battaglia per Aleppo é quasi vinta!

Come si evince da questa mappa As-Safirah non é esattamente un 'sobborgo' della metropoli siriana del Nord, Aleppo, ma ha una sua importanza strategica come snodo di comunicazione e come punto di passaggio verso un vicino aeroporto militare.

Si può capire quindi quanto ansiosi fossero i militari siriani di stabilizzare completamente la cittadina e i suoi dintorni prima di passare all'ultima spinta per sradicare i gruppi terroristi che ancora sono ancorati ai quartieri a Nord della città di Aleppo e del suo hinterland.

Ci sono voluti 27 giorni di rastrellamenti, assedi, bombardamenti e agguati ma, infine, anche l'ultima cellula mercenaria operante ad Al-Safirah e nei suoi dintorni é stata incapsulata e distrutta oppure costretta frettolosamente a darsi alla fuga, lasciandosi dietro arsenali e santabarbare provviste di ogni tipo di arma, di esplosivo e di equipaggiamento, riserve pagate dai denari sauditi e sionisti.

Come si nota dal tono con cui la tv dei Sauditi Al-Arabiya, megafono della propaganda wahabita, dà la notizia della sconfitta dei propri beniamini, si capisce quanto importante sia il risultato portato a casa dagli uomini di Assad.

Proditorio attacco militare sionista contro Khan Younish, le Brigate Qassam respingono gli invasori e ne feriscono cinque!

Nella nottata di ieri, mentre l'Occidente imperialista col lavaggio del cervello a stelle e strisce incorporato si dava a feste che facevano la parodia dell'orrore a scopo consumistico, con tanto di maschere e sangue finto, nella Striscia di Gaza, ghetto palestinese strangolato dall'arroganza sionista, si viveva una notte di orrore genuino, dove anche il sangue era vero, ma una volta tanto a scorrere non é stato solo quello delle vittime innocenti, ma anche un po' (un BEL PO' noi speriamo) di quello degli aggressori.

Nella nottata dozzine di militari sionisti supportati da carri armati e obici corazzati e cingolati hanno infranto il confine e si sono diretti verso Khan Younis, nel Sud del ghetto di Gaza, una cannonata ha subito massacrato un civile che stava uscendo da casa sua cercando di mettersi in salvo; immediatamente, con l'efficienza nata dall'addestramento e dalla pratica, i militanti delle Brigate Qassam di Hamas sono scesi in campo a contrastare l'avanzata sionazista, la precisione del loro fuoco ha fatto cadere a terra BEN CINQUE invasori, tra cui un ufficiale le cui condizioni sono apparse immediatamente disperate.

Mentre si ritiravano verso la frontiera, gli invasori hanno chiamato un fitto fuoco di obici a coprire la loro fuga, col risultato di uccidere altri tre palestinesi, non tutti membri delle brigate Qassam; il bilancio parziale quindi é di quattro Palestinesi morti (Rabi al-Baraka -in foto-, Khaled abu Bakrah, Mohammed Qassas, Mohammed abu Dahoud) contro quattro sionisti feriti, più uno tra la vita e la morte (e speriamo che imbocchi rapidamente la seconda opzione). Lo scontro, però, dovrebbe avere insegnato ai sionisti che nonostante le complicate vicende interne della dirigenza di Hamas, la sua ala militare é sempre vigile ed efficiente.

giovedì 31 ottobre 2013

Il calvario del giovane Yzid al-Rub, prigioniero delle galere sioniste a soli sedici anni!!

La famiglia di Yzid abu al-Rub, detenuto nelle carceri sioniste ha lanciato un appello nazionale e internazionale affinché organizzazioni competenti chiedano l'immediato rilascio del ragazzo, ferito a colpi d'arma da fuoco da forze sioniste di occupazione mentre si trovava vicino all'infame muro dell'Apartheid.

Trasferito d'urgenza all'Ospedale Afula e operato due volte dopo quattro giorni di degenza é stato rapito dai sionisti e portata al centro di tortura e interrogatorio di Jalama, dove é stato tenuto per 11 giorni senza che una sola volta la medicazione sia stata cambiata.

Fouad Khuffash, del Centro Ahrar ha condannato questo arresto, ennesimo episodio della campagna sionista mirata a traumatizzare e perseguitare le giovani generazioni di Palestinesi per convincerle a lasciare la loro terra d'origine. Omar abu al-Rub, arrestato insieme a Yzid, sempre nella galera di Jalama é stato lasciato in isolamento per ben due settimane.

Un altro ragazzo palestinese massacrato dai sionazisti in Cisgiordania, l'Autorità Palestinese non se ne accorge nemmeno!

Ahmad Tazazaa, palestinese ventiduenne abitante del piccolo villaggio di Kabatya nella Cisgiordania illegalmente occupata dalle forze sioniste di Tel Aviv, é l'ennesima vittima della violenza scientificamente preparata e perpetrata dal regime ebraico che ancora una volta questa notte ha inviato le sue legioni del terrore ad angariare e attaccare i legittimi abitanti della West Bank.

Secondo le fonti locali un contingente di truppe sioniste in assetto da guerra ha attaccato nel cuore della notte il villaggio cercando di rapire alcune persone, alla naturale resistenza degli abitanti hanno risposto con il fuoco di armi letali, che ha stroncato sul posto la vita del giovane Tazazaa.

Dopo avere assassinato l'ennesimo martire palestinese, gli invasori sionazisti hanno lasciato il luogo dell'incursione portando con sé quattro Palestinesi sequestrati. Non si ha notizia di alcun commento o reazione della fasulla e collaborazionista 'Autorità Nazionale Palestinese'.


Si sviluppano e si estendono le esportazioni di metano iraniano verso Irak, Oman, Emirati Arabi!

Il Ministro iraniano degli Idrocarburi, Bijan Namdar Zaganeh ha dichiarato che la Repubblica Islamica é pronta a firmare un nuovo accordo di esportazione del proprio metano verso il vicino Irak, che dovrebbe ricevere ulteriori quantitativi di gas naturale oltre quelli già specificati nel primo accordo di agosto (25 milioni di metri cubi verso le centrali elettriche di Sadr, Bagdad e Al-Mansouriyah) grazie al quale a Teheran arriveranno 3 miliardi e 700 milioni di dollari all'anno.
Un nuovo gasdotto che unirà l'Iran all'Oman sarà completato il prossimo anno e permetterà l'evasione del contratto firmato quest'estate col quale la Repubblica Islamica ha promesso di fornire al sultanato della Penisola Arabica metano per oltre 60 miliardi di dollari.

Ulteriori accordi sono in via di strutturazione con gli Emirati Arabi Uniti, sempre più in relazioni amichevoli con un Iran la cui influenza non solo politica ma anche economica su tutta la regione del Golfo Persico é tremendamente in ascesa grazie ai successi nello sforzo di sostenere il Presidente siriano Assad e alle mosse di apertura diplomatica Usa, rese necessarie dalla posizione chiara e risoluta di Teheran.

mercoledì 30 ottobre 2013

Il regime saudita perseguita 13 attivisti sciiti per la Democrazia, ma nell'Est del paese la ribellione cresce e si rafforza!

In un vero e proprio 'processo-farsa' degno delle più impresentabili dittature del pianeta il regime wahabita che occupa i luoghi sacri dei Musulmani di tutto il mondo  cerca di schiacciare il movimento per l'eguaglianza e la Democrazia che, anche nel più retrogrado e reazionario reame del mondo, sta minando in profondità le radici del corrotto potere dinastico dei Saoud, anche qui, come in Barhein, soprattutto grazie all'abnegazione e al coraggio della comunità sciita, vera e propria avanguardia della lotta per l'emancipazione degli Oppressi e il riscatto degli sfruttati.

Un tribunale-canguro privo di qualunque legittimità avrebbe istruito un processo a carico di 13 prigionieri politici sciiti catturati nel corso degli ultimi due anni di manifestazioni quasi ininterrotte, punteggiate dal sangue dei martiri e dalle opere coraggiose di eroi come lo Sceicco Nimr-al-Nimr, attualmente "desaparecido" in una galera saudita. Altri dieci imputati dovrebbero essere processati in contumacia.

Waleed abu al-Khair, legale noto per il suo impegno a favore della Democrazia, é stato condannato a 90 giorni di detenzione, poche settimane fa, solo per aver firmato nel 2011 una petizione che chiedeva al Governo di riconoscere il diritto di pubblica assemblea e il disarmo delle milizie filogovernative che imperversano nell'Est del paese, sparando e uccidendo a mano salva sempre contro i dimostranti e manifestanti sciiti, invisi alla corte wahabita di Riyadh.

Cinque giorni di apertura per il confine di Rafah tra sabato e martedì prossimi! Gioscono i Palestinesi di Gaza!!

Dopo gli sviluppi di segno contrastante che si sono rapidamente avvicendati negli ultimi giorni adesso arriva la notizia che, nel week-end venturo, il blocco improvvisamente applicato dalle autorità egiziane ai transiti di passeggeri attraverso il varco di confine di Rafah tra Sinai e Gaza potrebbe finalmente venire rilassato.

Maher abu Sabah, Direttore delle operazioni di confine al Ministero dell'Interno del legittimo governo palestinese ha rilasciato questa notizia in un odierno comunicato stampa. L'apertura di Fatah dovrebbe durare dal 2 al 7 novembre dalle 10 di mattina in poi, ma NON di martedì, per via della festività del capodanno lunare musulmano (Hijra).

Sabah ha invitato tutti i cittadini di Gaza che avevano già espletato gli adempimenti burocratici per il passaggio del confine negli scorsi giorni ed erano poi stati sorpresi dalla 'serrata' egiziana a presentarsi alla frontiera a partire dalle 7 di mattina in modo da potersi fare riconoscere e venir fatti passare per prima appena riaperto il varco.

Le forze di Assad infliggono dozzine di perdite ai terroristi takfiri tra Aleppo, Hama e il Rif di Damasco!

Diciotto mercenari wahabiti sono stati abbattuti dalle forze regolari siriane nei dintorni della Prigione Centrale di Aleppo; dopo averli eliminati gli uomini dell'Esercito Arabo Siriano hanno catturato i quattro furgoncini carichi fino all'inverosimile di armi e munizioni che i criminali avevano con sé, evidentemente nel tentativo di creare un arsenale nascosto in vista di una eventuale ripresa dei tentativi d'assalto alla casa circondariale.

Nel Rif di Damasco, tra le località di Erbin e le Fattorie di Al-Bahariyeh altri militanti takfiri sono caduti sotto il fuoco siriano, tra cui i  famigerati Abdulfatah Safsaf, Diyab Kilani e Ramiz Abdurrahman; un altro movimento offensivo delle truppe regolari si é avuto tra Al-Nashabiyeh e Maiyda'a.

Altri venti criminali armati sono stati uccisi dalle forze siriane mentre stavano tentando di infiltrarsi nel villaggio di Mourk, nella provincia di Homs; tra Al-Arshouneh e Rasm al-Khirbet una notevole quantità di armamenti, soprattutto mitragliarici, sono state confiscate.

martedì 29 ottobre 2013

In Europa i sionisti belano e sbraitano a favore degli immigrati, in Palestina li perseguitano con manganellate e spray urticanti!

In tutta Italia i tromboni sionisti del giornalismo filoisraeliano (Mentana, Lerner, Saviano, Marco Pasqua, Fabio Scuto...) strillano e si sgolano sulla "necessità" che un paese in piena crisi economica come il nostro 'accolga' torme di immigrati dall'Africa e dal Medio Oriente destabilizzati dalle politiche aggressive delle potenze neocolonialiste e imperialiste come Francia, UK, Usa e Israhell. Ovviamente nel territorio che occupano illegalmente dopo averlo strappato con le armi e la prevaricazione ai suoi abitanti legittimi i sionisti si comportano in tutt'altro modo e sottopongono a brutali "pogrom" dal sapore nazistoide (tante piccole Kristallnacht) gli immigrati negri arrivati dall'Africa che "minacciano" col loro alto tasso di melanina l'omogeneità cromatica del Popolo Eletto.

Anche in questo caso si vede chi é Umano e chi no, i legittimi abitanti della Palestina invasa, che potrebbero anche avere buonissime ragioni a non vedere di buon occhio ulteriori "immigrati" in casa loro, sono i primi invece a distinguersi per solidarietà sincera e disinteressata (ovviamente quella dei gruppuscoli finto-buonisti 'israeliani' la schifiamo e non la consideriamo nemmeno, semplice balocco per prefiche borghesotte col bisogno di giocare ai 'coccola-diversi'), come dimostra il caso di Nasser Qaws, leader della Società dei Prigionieri Palestinesi e residente del sobborgo gersolimitano dove ieri si é scatenata una 'caccia all'africano' condotta dalla sbirraglia sionazista in assetto di guerra.

Qaws ha prontamente denunciato l'accaduto registrando come i sionazisti si siano accaniti in particolare contro donne e bambini negri inseguendoli e spruzzando loro composti urticanti in piena faccia. Nel corso di questa sarabanda di violenza le forze di occupazione ebraiche hanno anche rapito Murad Salayme, punto di riferimento della comunità africana.

Truppe algerine distruggono la rete di sostegno ad Ansar Sharia al di qua del confine tunisino!

A una cinquantina di chilometri a Sud di Tebessa, le forze di sicurezza algerina hanno condotto una rapida e riuscita operazione di contrasto al terrorismo che ha visto ben ottanta fiancheggiatori del gruppo estremista tunisino Ansar al-Sharia; l'operazione arriva dopo che la settimana scorsa due terroristi sono stati inseguiti e uccisi più o meno nella stessa zona.

Lo scorso 29 agosto, dopo aver dichiarato ufficialmente fuorilegge il gruppo estremista wahabita il Ministro della Difesa di Tunisi Rachid Sabagh ha annunciato che sarebbero state create 'zone cuscinetto' al confine con l'Algeria per impedire le attività illegali tra i due stati.

 L'Algeria, per ordine diretto del Presidente Bouteflika, ha iniziato una sua serie di operazioni a ridosso del confine per scardinare ogni struttura di appoggio a gruppi fuorilegge tunisini, specialmente nelle province di Souk Ahras, El Oued, e appunto, come si é visto anche dalla notizia di oggi, Tebessa.

Il Generale Kondrashov al Cairo per stabilire nuovi contatti tra Egitto e Russia e per proporre nuove forniture militari!

Il Vicedirettore del GRU russo (Direttorato Principale di Intelligence del Ministero della Difesa) Generale Vjacheslav Kondrashov é sbarcato ieri al Cairo per una serie di colloqui ad alto livello che dovrebbero spianare la strada per l'intesificazione delle relazioni politiche, commerciali e militari tra il Cairo e Mosca nel quadro del progressivo allontanamento dell'Egitto dalla tutela USA.

Il deterioramento delle relazioni egitto-americane, costante dal momento del rovesciamento di Mubarak, ha avuto un picco con la decisione Usa di sospendere "sine die" ogni misura di aiuto militare (cioé l'interruzione del flusso di dollari che Washington passava ai generali del Cairo per comprare armi americane, anziché consegnare quei soldi direttamente alle industrie nazionali come aiuti di Stato).

Con il suo magistrale "atout" diplomatico che ha sventato le 'frenesie militari' Obamiane nei confronti della Siria il Presidente Putin ha rafforzato immensamente il prestigio russo in Medio Oriente: eventi come la conferma del miliardario contratto per gli armamenti all'Irak e il rinnovato interesse del Cairo per le forniture moscovite (come ai tempi di Nasser) sono i dividendi della sua accorta e coerente posizione nella crisi siriana.


lunedì 28 ottobre 2013

Anche Sadad é stata liberata da ogni gruppo terrorista, l'avanzata degli uomini di Assad non conosce soste!

Un altro centro del Rif Damasceno, molti chilometri a Nord della capitale, a poca distanza da Homs, la cittadina di Sadad, é stata teatro di scontri vittoriosi che si sono conclusi con la resa e la fuga di molte dozzine di militanti terroristi, mentre altrettanti hanno perso la vita sul campo di battaglia.

L'agenzia stampa ufficiale SANA ha parlato di "Importante successo delle forze regolari che hanno ristabilito sicurezza e tranquillità nella zona" consentendo agli abitanti (principalmente Cristiani ortodossi) di tornare alle loro case, visto che molti erano fuggiti verso Homs all'inizio degli scontri armati.

I cittadini di Sadad, come quelli di Maloula, non hanno tardato a esprimere alle truppe regolari tutta la loro riconoscenza per aver cacciato la minaccia dei mercenari wahabiti che minacciavano di lasciarsi andare a enormità sanguinose come quelle sperimentate purtroppo in altre parti del paese.

Drone sionista attacca struttura di Hamas nel Nord della Striscia di Gaza ma non causa alcun danno né vittime!

In un nuovo grave episodio di pirateria armata che passa totalmente sotto silenzio sugli ipocriti media del mondo imperialista un drone assassino sionazista ha attaccato con missili la zona Nord dell'enclave palestiense assediata, come hanno riportato le fonti di sicurezza di Hamas e del legittimo goveno palestinese.

Il robot volante sionista ha scaricato due missili contro una vecchia struttura d'addestramento dei miliziani di Hamas, senza rendersi conto che essa era deserta e disusata da parecchi mesi, in conseguenza di ciò non si sono registrati danni materiali. Nella giornata di ieri milianti della Resistenza hanno lanciato bombe da mortaio contro l'inseiamento illegale di occupanti di Eshkol.

Per fortuna non si sono avuti feriti visto che la sempre più grave emergenza sanitaria probabilmente avrebbe afflitto negativamente la possibilità di prestare a eventuali vittime le cure più adeguate.

Delegazione dell'Università di Oxford in visita al ghetto di Gaza per verificare le condizioni dell'Emergenza Umanitaria!

Il parlamentare palestinese Jamal Khudari, capo del Comitato Popolare contro l'Assedio ha ricevuto la delegazione della celebre Università di Oxford che si é recata in visita alla Striscia di Gaza per rendersi conto direttamente delle tragiche condizioni di vita a cui gli abitanti del ghetto palestinese sono costretti in conseguenza dell'assedio sionista.

Dopo il loro arrivo gli accademici inglesi sono stati accompagnati a osservare testimonianze fotografiche delle distruzioni sparse dagli attacchi militari israeliani del 2008-2009 e del novembre 2012 e hanno poi visitato l'Università Islamica, dove hanno potuto apprezzare gli ingegnosi sforzi grazie ai quali l'ateneo locale ha saputo calmierare i disagi dovuti allo strangolamento economico.

Khudari ha ringraziato i visitatori per l'entusiasmo da essi mostrato verso le possibilità di cooperazione e collaborazione con Gaza e i suoi abitanti, specie nel settore medico ed educativo. Il Prof. David Cranston, lettore anziano al Dipartimento di Chirurgia di Nuffeld, ha espresso la sua soddisfazione per essere stato capace di prendere parte a una conferenza medica. La delegazione ripartirà per l'Inghilterra il prossimo Giovedì.

domenica 27 ottobre 2013

Vigliaccheria Wahabita! I terroristi di Bab al-Tabaneh ricorrono a codardi agguati dopo essere stati respinti da Jabal Mohsen!

Dopo l'ultimo round di scontri settari che hanno insanguinato le strade di Tripoli Siriaca quando gli straccioni fanatizzati del quartiere sunnita di Bab al-Tabaneh sono stati ricacciati indietro dai difensori del sobborgo pro-Assad di Jabahl Mohsen (popolato principalmente da Alawiti) gli estremisti takfiri hanno iniziato una campagna di vigliacco cecchinaggio per sfogare la loro rabbia all'ennesima sconfitta rimediata in campo aperto.

Finora due residenti di Jabal Mohsen, Moussa Ahmed al-Masri e Moheiddine Abdul Latiff, sarebbero caduti sotto il fuoco dei codardi 'franc tireurs' terroristi, altri episodi di cecchinaggio, fortunatamente senza vittime, si sarebbero riscontrati in Syria Street, ad Al-Bisar, presso il Souq di Al-Kham e nelle zone di Al-Barraniyeh e Al-Baqqar.

L'Armee Libanaise, che pure si é schierata a presidiare i punti di passaggio tra Bab al-Tabaneh e Jabal Mohsen, é troppo sottilmente dispersa per poter pattugliare contemporaneamente tutte queste località e avrebbe bisogno urgente di rinforzi.


Il Generale libanese Abbas Ibrahim cerca di ottenere la liberazione anche dei due vescovi siriani rapiti dai terroristi!

Dopo il successo dei suoi sforzi per mediare la liberazione degli ultimi ostaggi libanesi ancora in mano degli insorgenti mercenari in Siria il Generale libanese Abbas Ibrahim ha avuto un lungo colloquio con l'attuale Emiro del Qatar Tamim Al-Thani venerdì pomeriggio, la notizia del quale é emersa ieri sulle pagine di An-Nahar.

Scopo dell'incontro, intercedere per la liberazione dei due vescovi cristiani Boulos (Paolo) Yazigi e Youhanna (Giovanni) Ibrahim; non é la prima volta che si cerca di passare da Doha per ottenere il loro rilascio, in passato ci aveva provato anche il Primate di Antiochia Cardinale Beshara al-Rai, comunque rinnovare gli sforzi certo non nuoce.

Auguriamo al Generale libanese tutta la fortuna che ha già accompagnato il suo primo sforzo diplomatico, questo risultando ancora più commendevole in quanto mirato al rilascio di personalità non-libanesi, per quanto la sorte dei sacerdoti cristiani stia a cuore a tutti i cittadini del Paese dei Cedri dotati di coscienza e sentimenti umani.