sabato 3 novembre 2012

Suggestive immagini esclusive della visita della flotta iraniana a Port Sudan!

Ecco immagini esclusive per "Palaestina Felix" della sosta sudanese della 22esima flottiglia dell'IRIN, composta dal Cacciatorpediniere "Ammiraglio Naqdi" e dalla portaelicotteri di supporto "Kharg".
La visita della flottiglia iraniana segue l'infame attentato aereo sionista che ha proditoriamente colpito la capitale sudanese Khartoum; gli eccellenti sistemi antiaerei di Teheran potrebbero fornire al Governo di Omar Bashir gli strumenti adatti per proteggere il suo paese.
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Il Marocco invia militari in Barhein per aiutare la repressione mentre l'opposizione chiede all'ONU: "Sanzioni contro Al-Khalifa!"

Secondo un comunicato uscito ieri sul sito-web marocchino "Hespress" il regime di Rabat, baluardo della reazione e della conservazione nel mondo arabo, scleroticamente calcificato sulle posizioni filoamericane (e segretamente allineato con i desideri di Tel Aviv) avrebbe deciso di inviare in Bahrein 'veterani delle forze armate e dei servizi di sicurezza' per aiutare il tiranno sunnita Al-Khalifa a reprimere i movimenti di protesta che chiedono la sua abdicazione e l'instaurazione della democrazia nell'isola, movimenti che sono costituiti a maggioranza da cittadini sciiti.
Il candore e la franchezza con cui i media marocchini riportano l'intenzione della monarchia di inviare boia ed aguzzini per tormentare, torturare e uccidere cittadini sciiti lascia allibiti ed é un eloquente segno di quanto fertile terreno la campagna anti-sciita con cui le potenze arroganti dell'imperialismo e del sionismo cercano da sempre di tenere diviso il mondo musulmano per poterlo meglio soggiogare trovi nelle menti corrotte di certi estremisti sunniti: wahabiti, salafiti, proto-qaedisti che i tiranni e i servi come il Re del Marocco, il Re Saudita e l'Emiro del Qatar sperano di potere usare come pedine contro l'Asse della Resistenza e la Repubblica Islamica.

Intanto ai microfoni dell'iraniana PRESSTV il rappresentante dell'Associazione dei Medici Bahreini Osama Alaradi ha ufficialmente chiesto all'ONU di mettere sotto accusa il tiranno di Manama Re Al-Khalifa e di sospendere la partecipazione del Bahrein ai lavori delle Nazioni Unite fino a che nell'isola si consumeranno violenze, omicidi, rapimenti, episodi di repressione e negazione dei Diritti Umani.
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venerdì 2 novembre 2012

Celebrazioni in Iran per il 33esimo anniversario dell'irruzione nel "covo di spie" dell'ambasciata Usa!

Iraniani di ogni origine, strato e condizione hanno oggi dato inizio alle celebrazioni che segnano il 33esimo anniversario del glorioso "blitz" contro il nido di vipere dell'ambasciata Usa, divenuta dopo la vittoriosa Rivoluzione Islamica "centrale di sabotaggio e spionaggio" che mirava a far collassare lo sforzo generoso di milioni di cittadini che si erano levati a spodestare in nano Reza Palhavi, burattino di Usa e Israele.
Ridotti all'impotenza i lacché dell'imperialismo a stelle e strisce vennero trattenuti come ostaggi, permanenza durante la quale non mancarono i gesti di umanità della neonata Repubblica Islamica verso i prigionieri: come l'offerta di liberare per primi quelli di etnia nera in quanto essi stessi oppressi e discriminati nella loro stessa patria. L'analisi dei documenti sequestrati nella sede diplomatica dimostrò in seguito come l'intervento degli studenti e degli attivisti arrivò appena in tempo vista la profondità e la gravità degli atti contro-rivoluzionari che in essa si andavano preparando.

Il tentativo cervellotico e velleitario del Presidente Carter (malconsigliato dagli analisti militari) di liberare gli ostaggi con un colpo di mano finito in barzelletta é ancora ricordato come una tra le più gustose debacle dell'arroganza Usa.
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Atallah Hannah denuncia: "I sionisti cercano di reclutare Palestinesi cristiani da usare contro i Palestinesi musulmani!"

A ulteriore dimostrazione di come, dietro ogni campagna islamofoba che si propaghi velenosamente sui mass media moderni si possa facilmente trovare una mano sionista, arriva dalla Palestina occupata la notizia che Atallah Hannah, l'arcivescovo cristiano-ortodosso di Sebastia, ha lanciato l'allarme contro un ultimo, agghiacciante tentativo del regime di Tel Aviv di seminare dissidio e inimicizia tra le diverse confessioni religiose palestinesi in maniera da poterle mettere l'una contro l'altra mentre continua la politica di aggressione, insediamento, giudeizzazione forzata, costruzione di colonie illegali e finanziamento di milizie di ebrei fanatici.

L'Arcivescovo Hannah ha denunciato come le forze armate sioniste stiano attivamente cercando di reclutare Palestinesi cristiani come 'carne da cannone' da usare contro i loro compatrioti musulmani esattamente come i "mogul" sionisti finanziatori delle campagne di odio anti-musulmano cercano di convincere i Cristiani che sarebbe loro interesse farsi ascari del sionismo internazionale combattendo l'altra grande religione monoteista mondiale e i suoi aderenti.

Hannah ha lanciato un interdetto contro qualunque Cristiano che si faccia tramite o agente di tale politica, mettendo in guardia la  sua comunità contro simili tentativi di 'reclutamento' che vogliono solo frammentare per meglio poterla distruggere la millenaria Storia e Cultura del Popolo di Palestina, contrassegnata dalla pacifica coesistenza, fianco a fianco, delle fedi cristiana e musulmana.
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giovedì 1 novembre 2012

Il Presidente Ahmadinejad onora militari e civili protagonisti del programma "Jamaran" per la Marina Iraniana!

Al termine della cerimonia il Presidente della Repubblica Islamica ha ricevuto un modellino del sommergibile "Fateh", simbolo insieme ai Cacciatorpedinieri 'Jamaran' e 'Velayat' del grande sviluppo della tecnica navale iraniana.
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Bambina di undici anni investita di proposito da un Ebreo degli insediamenti illegali tra Al-Khalil e Gerusalemme!

Nel mondo civile non é praticamente possibile per un pirata della strada colpire un passante e darsi alla fuga senza venire identificato: il proliferare di telecamere di sicurezza e i metodi di ricerca e indagine delle polizie moderne rendono difficilissimo sfuggire alle responsabilità di un investimento colposo o, peggio ancora, intenzionale.

A parte, ovviamente, per gli appartenenti al sedicente "popolo eletto", occupanti illegali della Palestina invasa che 'per sport' giocano a 'Death Race 2012', inseguendo e travolgendo sotto le ruote dei loro veicoli Palestinesi innocenti. I seguenti link ad altrettanti articoli pubblicati in passato su Palaestina Felix dimostrano come tale orrendo costume sia diffuso tra gli Ebrei fanatici degli insediamenti.

Questa volta é stata Hala abu Ayyash, ragazzina di soli undici anni a rimanere travolta e gravissimamente ferita da un sionazista degli insediamenti, un individuo spregevole per cui ogni clemenza sarebbe sprecata;  Mohammed Awad, coordinatore delle iniziative palestinesi anti-settler e della lotta per l'affermazione dei Diritti degli abitanti legittimi dei territori occupati ha dichiarato che l'investimento é avvenuto su una strada tra Al-Khalil e Al-Quds e che il veicolo pilotato dall'Ebreo occupante é volutamente uscito dalla sede stradale salendo sul marciapiede apposta per travolgere la bambina.
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L'Armee Libanaise respinge terroristi wahabiti lungo il confine siriano presso il villaggio di Hnaider!

Almeno di un morto sarebbe il bilancio della violenta sparatoria scoppiata presso il villaggio di Hnaider, sul poroso e mal demarcato confine tra Libano e Siria, durante la quale forze dell'Esercito di Beirut hanno respinto un gruppo di terroristi wahabiti che, duramente provati dalle sconfitte inflitte loro in terra siriana dalle truppe di Assad e dalle milizie filo-governative spontaneamente sorte in tutto il paese per contrastare e denunciare ogni attività di estremisti mercenari, stavano cercando di guadagnare il rifugio offerto loro dagli estremisti sunniti di Tripoli e dai politicanti del '14 Marzo'.

 Questo non é affatto il primo episodio del genere nel Paese dei Cedri, infatti, ogniqualvolta le vittoriose forze di Assad infliggono un grave rovescio ai mercenari qaedisti pagati da Riyadh, Ankara e Doha, si crea un "fuggi fuggi" verso il Libano come quello degli scarafaggi sorpresi dalla luce che cercano di riguadagnare il buco dal quale sono usciti.

Già lo scorso 23 settembre e più di recente il 24 ottobre altri tentativi di "esfiltrazione" sono stati impediti e respinti. Essendo l'attuale Libano una costruzione artificiale voluta dai colonizzatori francesi del "Levant" in modo da creare uno stato che racchiudesse la maggioranza assoluta di Cristiani (secondo la demografia degli anni '20); in realtà Libano e Siria non hanno un confine linguisitico o geografico e quindi la linea di demarcazione tra i paese é tracciata arbitrariamente secondo un confine 'etno/religioso' che peraltro al giorno d'oggi non esiste più, essendo i Cristiani in minoranza anche in Libano.
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mercoledì 31 ottobre 2012

Killer sionazista mandato assolto dopo aver sfondato il cranio di un bambino palestinese con una pallottola corazzata!

Omri Abu é un assassino di bambini. In ogni paese civile Omri Abu, colpevole oltre ogni ragionevole dubbio di avere sparato in fronte ad Ahmed Moussa, ragazzino di 10 anni, sfondandogli il cranio con una pallottola corazzata (non una pallottola 'di gomma' o 'di plastica con anima in metallo', ma una vera e propria munizione da guerra, sarebbe stato gettato in carcere per tutto il resto della sua inutile vita.
Ma essendo Omri Abu un sionista, occupante illegittimo della Palestina, ed essendo la sua vittima un Palestinese, la corte-canguro del regime ebraico riunitasi ieri a Ramleh, lo ha mandato assolto.

Noi crediamo che oltre la giustizia umana esista una Giustizia più alta, che colpisce infallibilmente e per l'Eternità perché mossa dal più alto dei Fattori.

Confidiamo in esso perché possa punire come si merita l'assassino Omri Abu, che ha evaso la giustizia degli uomini.
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Terroristi wahabiti si massacrano tra loro a Izaz, nuove vittorie governative a Bab Houd e Al-Mariyeh!

Sembra che ormai nulla possa più arrestare la progressiva disgregazione delle milizie mercenarie, wahabite, qaediste, finanziate da Sauditi, Turchi e Qatarioti, che solo l'incommensurabile ipocrisia dei media addomesticati da Washington e Tel Aviv vorrebbe 'unificate' sotto un fantomatico 'esercito libero siriano' (curioso esercito 'siriano' composto da: afghani, pachistani, ceceni e così via).

A Izaz nella provincia di Aleppo ben venticinque di questi terroristi/briganti sono morti nel corso di una sparatoria che, da veri masnadieri, avevano ingaggiato tra di loro per la spartizione del bottino saccheggiato in case e negozi siriani nel corso dei disordini di cui sono stati causa negli ultimi mesi. Non c'é che dire; proseguendo in questa maniera resterà ben poco da fare agli uomini del vero Esercito Siriano fedele al Governo di Assad, prima di archiviare la pratica dell'insorgenza prezzolata.

Intanto, ad avvicinare quel lieto momento, arrivano gli annunci delle vittorie delle truppe regolari riportate a Bab Houd, nella Provincia di Homs e ad Al-Mariyeh, vicino a Deir Ezzour, dove dozzine di combattenti stranieri sono stati abbattuti.
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Il regime ebraico di occupazione fa esercitazioni militari contro Hezbollah, con risultati meno che esaltanti!

Evidentemente preoccupati dal costante fallimento delle trame anti-siriane e anti-hezbollah che negli ultimi mesi hanno solamente accumulato sconfitte e insuccessi, sentendo l'ascendenza dell'Asse della Resistenza da Teheran alle coste del Mediterraneo come il sibilo di una implacabile Spada di Damocle i generali di 'tsahal' il 'moralissimo' esercito sionazista si sono affrettati a "importare" 3500 g.i. americani da schierare in una esercitazione a fianco delle loro "SS a sei punte".
La presenza di truppe cammellate americane nella Palestina Occupata dimostra il grado di inquietudine di Tel Aviv, che mai e poi mai aveva desiderato militari di altri paesi nel territorio temporaneamente soggetto al suo arbitrio. Da 'leak' e voci filtrate fino alla redazione del canale Al-Manar, tuttavia, risulta che gli esiti del 'drill' siano meno che esaltanti, anzi, negli scenari simulati, dove yankee e sionisti immaginano un nuovo scontro con la Resistenza libanese, le reclute dei due schieramenti si sarebbero portate anche peggio dei protagonisti della sconfitta del 2006.
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martedì 30 ottobre 2012

Offensiva delle truppe di Assad contro Al-Qaboun, nidi di terroristi mercenari bombardati dall'aviazione!

A dimostrazione dell'inutilità degli sforzi di Turchi, Sauditi e Qatarioti di fornire missili spalleggiabili e armi antiaeree alle bande mercenarie di estremisti wahabiti proditoriamente spediti in Siria nel velleitario tentativo di danneggiare l'Asse della Resistenza e limitare il vento del rinnovamento e della ribellione contro l'arrogante imperialismo americano e sionista nella regione le forze aeree siriane si sono levate ancora in volo e, totalmente padrone del cielo, hanno bombardato fino alla sottomissione i centri nevralgici dell'insorgenza che si erano riposizionati al Al-Qaboun, nell'hinterland damasceno, per sfuggire ai rastrellamenti in atto.

Cercare di raggruppare e concentrare le forze rimaste per un'eventuale nuova campagna contro Damasco é stato un errore che i mercenari wahabiti, odiati e avversati dalla popolazione, rimasta fedele al Governo centrale, hanno pagato a carissimo prezzo. Impossibilitati a ricevere sostegno e aiuto tra i civili i qaedisti stranieri sono tuttavia costretti a cercare di rimanere uniti anziché "nuotare come il pesce", come suggerirebbe l'ABC della guerriglia, per tentare di negare il vantaggio numerico, logistico e di potenza di fuoco saldamente in mano ai soldati di Assad.

Privi di ogni speranza di successo sul terreno i terroristi stranieri possono solo 'vivacchiare' con attentati esplosivi come quelli che hanno colpito due diverse zone della capitale negli ultimi giorni o come quello dove ha recentemente, purtroppo, trovato la morte l'alto ufficiale d'aviazione Abdullah Al-Khalidi.
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La flotta iraniana visita le coste del Sudan recando solidarietà per l'aggressione sionista: dura dichiarazione di Mehmanparast!

Con una prontezza veramente indicativa dell'ascesa delle azioni e del prestigio della Repubblica Islamica nello scacchiere dell'Africa Orientale subsahariana la 22esima flottiglia della Marina Iraniana, composta dal cacciatorpediniere "Admiral Naqdi" e dalla portaelicotteri/nave appoggio "Kharg" (foto rispettivamente sopra e sotto) ha gettato l'ancora a Port Sudan, fermandosi per rifornirsi nel corso di una delle ormai frequenti missioni oltre lo Stretto di Bab el-Mandeb.
Gli ufficiali della Marina di Teheran incontreranno i colleghi delle forze navali sudanesi e, con ogni probabilità, anche dignitari e funzionari governativi durante il loro soggiorno africano; non dubitiamo che al centro delle loro discussioni vi sarà la recente proditoria aggressione sionista contro Khartoum e le prospettive e potenzialità per una più salda alleanza politico/militare tra i due paesi.

Come l'Iran anche il Sudan ha dovuto affrontare campagne d'odio e di fango organizzate dalla lobby ebraica internazionale coi suoi media e persino col sostegno delle 'star' imbecilli di Hollywood (George Clooney e Angelina Jolie su tutti), in concomitanza con l'ingiustificabile, assurda partizione del suo territorio sovrano che lo ha consegnato a un dittatore brutale e corrotto come Salva Kiir.

Ramin Mehmanparast, portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, ha dichiarato, in un comunicato di solidarietà con il Governo guidato dal Presidente Omar Bashir, che le nazioni africane e mediorientali, a prescindere dai loro atteggiamenti politici e dai loro schieramenti, dovrebbero "immediatamente" chiudere i loro cieli a qualunque velivolo proveniente dal regime ebraico in rappresaglia contro il gesto di pirateria aerea compiuto contro il Sudan.
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Trafficante d'armi wahabita muore in misterioso incidente a Nord di Tripoli Siriaca!

Marwan al-Qassab era un trafficante di armi sunnita, legato ai gruppi estremisti responsabili di scontri e violenze nel Nord del Libano nel loro velleitario tentativo di trasformare il Paese dei Cedri nella retrovia dell'offensiva qaedista contro la Siria, o perlomeno lo era, fino a che un incidente nel tentativo di assemblare o riparare una mitragliera pesante Dshk non lo ha ucciso nella sua officina di Minieh, pochi chilometri a Nord di Tripoli Siriaca.

La notizia della sua morte é stata confermata da un ufficiale del Governo libanese, che ha tenuto a mantenere l'anonimato. La fonte ha smentito che la causa della morte sia da collegarsi al tentativo di preparare una bomba o all'incauto maneggio di esplosivi, ma che l'incidente sia stato puramente 'meccanico' e abbia conficcato una scheggia di metallo nel torace dell'uomo che é morto per lo shock e la perdita di sangue.

Noi preferiamo pensare che il trafficante sia stato raggiunto da agenti del Partito Socialista della Nazione Siriana (che sostiene la causa dell'unificazione tra Libano e Siria) o del Partito Democratico Arabo (formazione della comunità Alawita legata al Presidente Assad). Speriamo altresì che Marwan Qassab non sia affatto l'ultimo dei sostenitori del complotto wahabita a ricevere simili visite.
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lunedì 29 ottobre 2012

Kosari: "Il drone Ayoub di Hezbollah ha fotografato e ripreso le difese israeliane, ora Teheran ha quelle informazioni!"

Chiamatela "guerra psicologica", "psyop" o come volete; fin da quando si diffuse l'esaltante, incoraggiante notizia dell'ardita missione del drone di Hezbollah che ha sorvolato indisturbato lo spazio aereo della Palestina occupata fino ai margini settentrionali del Negev prima di venire notato dai sionisti, noi di "Palaestina Felix" abbiamo sperato, ci siamo augurati che nel corso della sua crociera 'Ayoub' avesse potuto trasmettere al quartier generale della Resistenza sciita libanese foto, dati, filmati dei 'punti sensibili' dell'apparato militar-industriale sionazista, di cui Nasrallah e seguaci potessro fare tesoro in previsione del prossimo 'round' contro l'illegittima entità razzista dell'Apartheid.

Adesso, per bocca del Segretario della Commissione parlamentare per la Difesa della Repubblica Islamica, Esmaeel Kosari, non solo le nostre speranze ricevono conferma, ma, a ulteriore motivo di soddisfazione, scopriamo che quei dati sono stati immediatamente passati anche all'Iran, che li starà già implementando nei suoi piani di rappresaglia massiva in caso di 'colpi di testa' militari di Tel Aviv o Washington contro l'Iran, il suo popolo e il suo legittimo e pacifico programma nucleare civile.

Secondo le dichiarazioni del Ministro della Difesa iraniano Ahmad Vahidi "Ayoub ha smentito coi fatti tutte le valanghe di parole dei sionisti riguardo l'impenetrabilità dei loro sistemi di rilevamento e intercettazione, che si chiamino "Iron Dome", "Arrow", "Magic Wand" o via discorrendo".
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Continua la risposta palestinese alle aggressioni israeliane: Fatah, servile come sempre, condanna la Resistenza armata!

Agli ultimi attacchi e bombardamenti sionazisti che per l'ennesima volta hanno infranto una tregua non ufficiale appena poche ore dopo averla sottoscritta, hanno fatto seguito le raffiche di razzi artigianali e proiettili "Grad" da 122mm che i militanti delle Brigate al-Quds, delle Brigate Salah ad-Din e delle Brigate al-Qassam (queste ultime sempre più svincolate e indipendenti dalla leadership di Hamas abbagliata dall'oro saudita e qatariota) hanno lanciato contro obiettivi militari e acquartieramenti di fantatici armati nella parte di Palestina occupata dal regime ebraico.

Sderot, Eshkol e Hof Ashkelon sono state colpite ripetutamente, senza che il fallace e fasullo sistema "Iron Dome" sia riuscito a intercettare alcunché, grazie alla perizia con cui i miliziani della Resistenza armata palestinese riescono ormai a lanciare le loro raffiche, troppo ravvicinate e veloci da poter venire 'allacciate' dai radar centimetrici comprati da Israhell coi denari americani e tedeschi.

Dimostrando una volta di più il suo servilismo e la piaggeria nei confronti dei desiderata sionisti  l'organizzazione Fatah per bocca di Dimitri Dilani ha condannato la reazione sostenendo che essa "rafforza la Destra radicale israeliana"; già perché accucciarsi e rotolarsi sulla pancia come fanno da diciannove anni i 'cagnolini addestrati' di Fatah invece porta vittorie e conquiste per la Causa palestinese, vero??

Abu Ataya, portavoce delle Brigate Salah ad-Din dei Comitati Popolari di Resistenza invece ha dichiarato che nonostante tutti i tentativi del nemico occupante sionista di seminare dissenso e discordia tra le fila della militanza armata la lotta e le rappresaglie di tutte le fazioni dedite alla Resistenza senza 'se' e 'ma' continueranno ancora puntualmente e con sempre maggiore coordinazione e intensità.
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Le truppe di Assad disinnescano una enorme autobomba ad Aleppo e uccidono il capo qaedista Al-Haj a Deir Ezzour!

Era già stata sistemata dentro un furgone parcheggiato nella zona di Khan al-Assal, attorno ad Aleppo, la "enorme" bomba preparata dai terroristi mercenari al soldo dei corrotti re ed emiri del petrolio che fortunatamente é stata individuata e disinnescata dagli artificieri del Presidente Assad in un nuovo colpo inflitto all'insorgenza nella provincia che finora é stata teatro della sua più grande sconfitta.

I terroristi wahabiti sono ormai così disorganizzati e privi di armi e munizioni che non riescono nemmeno più ad affrontare direttamente le forze governative e si affidano ad autobombe o a colpi di mortaio e razzi per cercare di fare ancora sentire (e patire) la loro presenza alla popolazione civile che non li ha mai sostenuti e anzi si é mostrata utilissima nell'indicare movimenti sospetti e facce poco note alle forze governative.

Un'altra buona notizia viene da Deir Ezzour, nell'Est del paese vicino al confine con l'Irak, dove nel corso di un rastrellamento il leader wahabita Ammar Nawar al-Hajr é stato messo all'angolo e ucciso con i suoi seguaci dall'Esercito siriano, togliendo un altro tassello alla ragnatela estremista tesa in Siria dagli sforzi di Re Saoud, Recep Erdogan e l'Emiro Al-Thani.
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Hasan Safadi é libero! Un'altra vittoria della determinazione e della Resistenza contro l'arbitrio sionazista!

Di fronte alla ferrea determinazione del detenuto politico Hasan Safadi di continuare a negarsi ogni genere di alimentazione fino alla sua morte o alla sua liberazione i secondini del regime ebraico di occupazione non hanno avuto scelta: o porre termine all'ingiustificato, arbitrario, incivile e illegale regime di 'detenzione amministrativa' che lo tratteneva in carcere senza accusa alcuna, oppure fare di lui un martire che avrebbe infiammato i cuori e le coscienze di dozzine, forse centinaia di suoi emuli.

Finalmente, dopo due periodi di sciopero della fame, il primo di 73 e il secondo di 95 giorni, Safadi, che venne arrestato senza accuse il 30 giugno 2011 é stato liberato oggi al posto di blocco di Jabara, a Est di Tulkarem. La sua liberazione segue quelle di molti altri detenuti arbitrariamente incarcerati che hanno sfiorato la morte per digiuno.

In precedenza anche il detenuto politico Omar Abu Shalal é stato liberato dai carcerieri sionazisti dopo una lunga detenzione punteggiata da scioperi della fame. Questi eventi confermano che con il regime sionista é inutile 'trattare' o 'negoziare' ma bisogna solo lottare duramente non avendo paura di mettere in gioco le proprie vite: solo questa linea di condotta può sfociare in successi e vittorie.
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domenica 28 ottobre 2012

Il Sudan reagisce all'aggressione sionista: "Tel Aviv e i suoi interessi sono legittimo bersaglio delle nostre rappresaglie!"

Nel suo primo messaggio alla nazione dal giorno del proditorio, piratesco bombardamento aereo compiuto dal regime ebraico che occupa la Palestina contro lo stato sovrano del Sudan, risultato nel danneggiamento della fabbrica 'Yarmouk' (un chiaro tentativo sionista di indebolire l'economia e l'efficienza militare del Sudan in maniera da favorire i banditi e i predoni del loro 'cameriere negro' Salva Kiir) ha denunciato l'avvenimento dichiarandone la natura 'irrazionale e isterica'.

"Il bombardamento dimostra quanto impotenti siano i sionisti a impedire i progressi, lo sviluppo della nazione sudanese", ha detto Bashir, aggiungendo che "Né questo né altri atti di aggressione militare intimidiranno il Governo o il popolo sudanese, che continuerà per la sua strada nonostante minacce o avversità".
Il Ministro dell'Informazione Ahmed Bilal Osman ha dichiarato che adesso che la responsabilità sionista nell'attacco é stata provata oltre ogni ragionevole dubbio tutti gli interessi di Tel Aviv saranno legittimi obiettivi di rappresaglie sudanesi, che potranno essere politiche, diplomatiche, economiche o anche militari. Sia il "Satellite Sentinel Project" americano che un'ONG sempre americana presente con suo personale a Khartoum hanno dichiarato che i danni al complesso industriale Yarmouk sono stati causati da un bombardamento e che nella regione l'unico paese in possesso di munizioni capaci di creare crateri come quelli trovati nella fabbrica é proprio il regime ebraico di occupazione.
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Ancora morti e feriti a Gaza! I Giuda sionazisti prima dichiarano una 'tregua', poi la infrangono subito!!

Non abbiamo nemmeno fatto in tempo a comporre un commento alla notizia della 'tregua' letta sulle colonne del libanese 'Al-Akhbar' e riportata dai compagni del sito 'Palestina Rossa' che, tradendo e smentendo le parole dello stesso funzionario del Ministero della Guerra Amos Gilad il regime ebraico di occupazione ha ripreso a colpire militarmente il ghetto assediato di Gaza.

Ancora una volta obiettivo della furia sionazista é stata la zona di Rafah, dove un drone senza pilota, vigliaccamente lanciando razzi da alta quota, é riuscito a uccidere un civile e ferirne gravemente un altro.

L'attacco che rompe la cosiddetta 'tregua' durata nemmeno quarantotto ore, si é consumato nella notte tra sabato e domenica. Per infrangere la parola data il Giuda sionazista non ha nemmeno finito di onorare il riposo del shabbat!
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Gaza esiste! Gaza resiste!! Hamas spreca tempo e denaro a ricevere gli emiri cialtroni il popolo combatte la realtà dell'assedio!

Abbiamo già parlato dell'ingegno operoso degli abitanti del ghetto assediato di Gaza, che si sono istruiti e attrezzati (autonomamente o grazie a progetti di aiuto internazionale) sulle maniere più efficaci di ricavare cibo dai terrazzi e dai giardini delle loro case, per ovviare agli effetti degli attacchi sionazisti contro l'agricoltura e la pesca.
Abbiamo adesso il piacere di annunciare come, grazie a un progetto ONU, gli abitanti della Striscia possano affiancare alla coltura di erbe aromatiche e ortaggi, alla pollicoltura e all'allevamento dei conigli anche la piscicoltura, con vasche di pesci Tilapa che, adeguatamente collegate con i terrari della verdura, concimano gli stessi e riciclano la propria acqua, in un vero e proprio circolo virtuoso.
Naturalmente l'assedio sionazista crea problemi anche a questa lodevole iniziativa: i continui blackout (alla cui frequenza e durata il vergognoso tradimento dei vertici di Hamas per riposizionarsi in senso filosaudita e filoqatariota non ha recato alcun miglioramento) rischia, interrompendo l'ossigenazione delle vasche (necessaria quando la temperatura sale sopra certe soglie) di far soffocare i pesci nelle vasche, perciò i piscicoltori urbani di Gaza si stanno dotando di pannelli fotovoltaici e altri sistemi in grado di generare (anche col movimento) elettricità con cui tenere cariche adeguate 'batterie tampone' da far entrare in funzione durante le interruzioni di corrente.
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