Con l'usuale spregio per ogni parvenza di deontologia ed etica professionale i sicofanti (ché il titolo di 'giornalista' spetta a ben altri professionisti dagli standard morali e qualitativi incredibilmente più alti) al servizio del canale-tv "Al Arabiya" sono riusciti ad accusare l'Esercito di Bagdad di avere aperto il fuoco con artiglierie e mortai contro nuclei di combattenti mercenari che si trovavano oltre il confine siriano, consentendo alle truppe di Assad di eliminarli e ristabilire il controllo governativo sulla zona di Al-Ya'robiya nella notte tra venerdì e sabato.Ogniqualvolta i ratti terroristi anti-Assad subiscono una sconfitta i corifei del wahabismo, truppe di complemento mediatico dei gruppi qaedisti finanziati da Riyadh e Doha accusano a destra e a manca Hezbollah, l'Iran, l'Irak e altre agenzie, partiti e fazioni di aver dato aiuto "sleale" alle forze siriane, come se l'Esercito di Assad avesse bisogno di questi 'aiuti esterni'.
E inoltre, anche se li ricevesse, questi non verrebbero appena a bilanciare gli aiuti di Usa, Francia, Turchia, Nato, Israele, Arabia Saudita, Qatar, NATO, Unione Europea e chissà quanti altri fiancheggiatori e sostenitori delle trame imperialiste contro l'Asse della Resistenza che passa per Damasco?
La realtà é che ormai di fronte all'avanzata delle forze regolari le cellule terroriste sono allo sbando: solo per mantenere una parvenza di efficienza alle formazioni rimaste, ha recentemente dichiarato Salim Idris, autoproclamato 'generale' dei terroristi, servirebbero finanziamenti mensili pari a 500 milioni di dollari; ma anche nei momenti di massimo afflusso di risorse non si sono mai superati i 300 milioni al mese e quei livelli di finanziamento sono ormai lontani nel tempo.




































