sabato 1 marzo 2014

Aggiornamento sulla situazione in Ucraina, l'intervento militare russo nell'Est del paese ormai in pieno spiegamento!!!!

Sabato 1 Marzo 2014:

-Il Consiglio Federale Russo ha chiesto a Putin di inviare le truppe in Crimea per proteggere i Russi ma anche di riportare l'ordine fino a Kiev.

- Putin ha chiesto al Senato Russo di poter inviare forze militari in Ucraina fino al chiarimento della situazione.

-Il Senato, prontamente ha approvato la richiesta del Presidente russo nonché Comandante in capo dell'Armata Russa.

-Mariopol, Melitopol, Kharkov, Donetsk, Simferopol, Sevastopol e Odessa sono occupate da forze militari e milizie popolari che si riconoscono nel legittimo Governo ucraino attualmente in esilio e negano recisamente che le forze presenti a Kiev rappresentino in alcun modo la sovranità ucraina.

- Il rappresentate del parlamento Russo ha chiesto a Putin di richiamare l'ambasciatore Russo a Washington.


LA FOTO CHE VEDETE SOPRA E' STATA PRESA MINUTI FA ALLA STAZIONE RUSSA DI POLOVINKO!

Solidarietà dal Mediterraneo al Sudamerica sull'asse Damasco-Caracas! Assad scrive a Maduro!!

Il Presidente della Repubblica Araba di Siria Assad ha inviato un telegramma al suo collega venezolano Nicolas Maduro, in cui ha espresso il sostegno suo personale e del popolo siriano per il metodo da lui adottato nella gestione del suo paese, che rimanda ai principi del Patrimonio Mondiale e dell’azione storica dei grandi leader dell'America Latina.

Il Presidente Assad ha espresso anche  solidarietà alla Resistenza del Presidente Maduro e al popolo venezolano contro l'attacco barbaro che si ripete in questi giorni da parte di forze retrograde prezzolate dall'Estero contro un paese sicuro e stabile, nel tentativo di seminare il caos, per stabilire l'egemonia straniera e di sfruttare la ricchezza del Venezuela a beneficio di una ristretta elite di parassiti come accadeva negli anni '80 e prima ancora.

Assad ha affermato che la Siria sostiene il processo di pacificazione elaborato dal Presidente Maduro per il suo paese, augurandogli successo nella sua missione in questa fase critica che attraversa tutto il mondo, dove più di un paese (Siria in primis) si trova ad affrontare le minacce eterodirette dell'arroganza imperialista globale.

Foto esclusive dalla Striscia di Gaza: svelato il perché israhell ha bisogno di sparare sui pescatori e contadini del ghetto assediato!

Ecco il motivo per il quale il regime sionista di occupazione della Palestina "deve" ricorrere alle armi da guerra, ai bombardamenti, al cecchinaggio, alle incursioni di carri armati e bulldozer corazzati contro i pescatori di Gaza e contro i contadini, i loro equipaggiamenti, le loro serre e i loro campi...perché altrimenti questi industriosi lavoratori riuscirebbero con agio non solamente a provvedere completamente al fabbisogno alimentare della popolazione dell'enclave costiera, ma probabilmente esporterebbero anche le eccedenze.

venerdì 28 febbraio 2014

Da Rostov il Presidente legittimo Yanukovich dichiara: "Continuerò la mia lotta contro i vandali mercenari e fascisti!"

Mantenendo quanto abbiamo promesso in occasione dei nostri primi due articoli in merito continuiamo ad aggiornare il nostro pubblico sulla questione ucraina, sul palcoscenico della quale torna prepotentemente il Presidente legittimo Viktor Yanukovich con una sua conferenza tenuta Rostov-sul-Don, in territorio federale russo, durante la quale ha dichiarato la sua intenzione di continuare a lottare per la legittimità democratica.

Quanto si é svolto ultimamente a Kiev e nell'Ovest del paese, ha detto Yanukovich, non é altro che l'opera di gruppuscoli di vandali mercenari e fascisti che intendono controllare l'Ucraina attraverso il terrore. Yanukovich ha annunciato che cercherà in ogni modo di dare applicazione all'accordo sottoscritto con le opposizioni legittime poco prima dell'esplosione dei torbidi di Kiev.

Ha dichiarato che le elezioni annunciate per il prossimo maggio sono illegittime  e che é sua intenzione mantenere l'unità e l'integrità territoriale dello Stato. Yanukovich ha anche dichiarato che tornerà sul suolo ucraino non appena avrà assicurazioni in merito alla sicurezza della sua persona e a quella della sua famiglia.

Altri venti wahabiti abbattuti in fuga da Ghouta! Distrutta a Yabroud la famigerata Brigata Ansar Khalifa col suo leader Nasr Nasr!!


Con una nuova (anche se più limitata) operazione di 'seek and destroy' le Forze Armate siriane hanno accerchiato e distrutto un gruppo di una ventina di militanti wahabiti che stava cercando di scivolare fuori dalla zona di Ghouta nel Rif Dimashq, per tentare di raggiungere l'Al-Qalamoun, esattamente come gli oltre 150 loro camerati sterminati da un bombardamento  nella giornata di avantieri.

Sembra proprio che i gruppi qaedisti ormai diano per perse le posizioni residue nelle vicinanze della capitale siriana, dove sono rimasti insabbiati per oltre 18 mesi senza riuscire a fare nessun progresso e stiano cercando di spostarsi verso l'ultima sacca di resistenza sul confine libanese dalla quale dipende la sicurezza dei rifornimenti di denaro armi e munizioni che vengono da Arsal.

Ma anche in quella zona l'attività governativa ferve ed é proprio di poche ora fa la notizia che a Yabroud la brigata terrorista 'Ansar al-Khalifa' é stata totalmente spazzata via dalle forze combinate delle divisioni meccanizzate siriane e dei commando di Hezbollah: tra i morti sono stati trovati i cadaveri del leader della brigata Nasr Nasr e dei suoi luogotenenti Abu Bakr al-Sabouni e Abu Ali al-Halabi.

Come avevamo annunciato: il regime sionista non ha potuto impedire l'arrivo degli "Yakhont" in mano a Hezbollah!!

Aveva ragione Yaakov Amidror a lamentarsi ai microfoni di 'Arutz Sheva' di quanto inutili e inefficaci fossero le minacce del regime sionista contro la Siria e contro il movimento sciita Hezbollah, quando, appariva evidente per chi sapesse leggere in profondità gli eventi mediorientali degli ultimi anni, il sostegno degli uomini di Nasrallah ad Assad e al suo Governo non stava arrivando in maniera 'gratuita' ma stava venendo compensato dal continuo e anzi incrementato flusso di armi avanzate dagli arsenali di Damasco a quelli del Partito di Dio.

Adesso arriva la conferma dalle labbra dello stesso Contrammiraglio sionista Eli Sharvit, Comandante della Base di Haifa, che Hezbollah abbia ricevuto anche i missili costieri antinave di fabbricazione russa "Yakhont" il cui arrivo nelle mani di Assad aveva già fatto gemere la canaglia di Tel Aviv per il timore che questo potente sistema d'arma si diffondesse in mano ad altri suoi avversari regionali.

Timori, come abbiamo visto, tutt'altro che infondati...e per fortuna!!

Adesso Hezbollah che già con vecchi missili antinave di origine cinese aveva fatto meraviglie nella Guerra d'Estate del 2006 arrivando a danneggiare gravissimamente la INS Hanit della Marina sionista, ha nelle mani un 'atout' potentissimo con cui non solo può colpire ogni natante nemico nel raggio di 300 Km dalle coste libanesi ma può anche bersagliare installazioni petrolifere e metanifere con cui Tel Aviv potrebbe tentare di rubare le risorse sottomarine del Paese dei Cedri.


giovedì 27 febbraio 2014

Rafsanjani: "L'Iran fornirà all'Irak la cooperazione necessaria a difendere la sua indipendenza e sovranità!"

Parole inusualmente determinate e inequivoche sono state quelle pronunciate oggi dal Ali Hashemi Rafsanjani, Segretario del Consiglio di Espedienza iraniano e noto portabandiera (da bravo esponente della ricca elite persiana) della fazione 'riformista', nel corso di un suo incontro col Ministro degli Esteri irakeno Hoshyar Zebari.

Le parole di Rafsanjani vogliono evidentemente rispondere alle rimostranze sollevate dagli Usa alla notizia che Teheran sta per vendere quasi 200 milioni di dollari di armi all'Irak, come noi stessi avevamo annunciato su queste pagine pochi giorni fa.

In realtà anche la protesta americana fa parte di un ben preciso "gioco delle parti" visto che é più che immaginabile che Washington sia felice di lasciare all'Iran l'onere di sostenere Bagdad contro l'insorgenza armata wahabita presente soprattutto nella Provincia di Anbar, contro la quale ultimamente (da fine dicembre 2013 in poi) il Governo di Nouri al-Maliki sembra avere dichiarato guerra aperta.


Il Parlamento giordano vota per espellere l'ambasciatore sionista ad Amman, ma il reuccio ascemita ignora l'appello!

La maggioranza dei centocinquanta deputati della Camera Bassa del Parlamento di Giordania ha votato nella giornata di ieri a favore di una mozione che prevederebbe l'espulsione dell'ambasciatore del regime sionista da Amman e il ritiro definitivo e permanente dell'ambasciatore giordano a Tel Aviv.

Il Regno Ascemita e il regime ebraico hanno stabilito relazioni diplomatiche da metà anni '90, quando all'alba del cosiddetto "Nuovo Ordine Mondiale" re Hussein si piegò a 'riconoscere' l'entità di occupazione illegale della Palestina.

Tuttavia il voto parlamentare di Amman non ha alcun valore vincolante visto che nel regno di Abdullah e della sua moglie-trofe Rania il Parlamento ha solamente funzioni consultive...deve essere per questo che la Giordania é considerata da Usa ed europei un "baluardo di democrazia" in Medio Oriente mentre paesi come l'Iran e la Siria dove regolarmente si svolgono elezioni rappresentative sono considerati 'dittature'.

Siria, Russia, Ucraina, tre vertici di un triangolo che é sotto attacco...

L'attuale attacco all'Ucraina da parte di forze fasciste manipolate e stipendiate da Usa, Nato e Israele costituisce nella visione distorta dei guerrafondai di Washington, Langley, Bruxelles e Tel Aviv la "rivincita" per la sconfitta ormai nettissima che hanno rimediato in terra di Siria, dove come dimostrano gli ultimi sviluppi ormai la situazione é totalmente volta a favore del Governo legittimo di Assad, grazie al sostegno di Hezbollah, dell'Iran, dell'Irak ma, soprattutto, della Russia di Zar Putin.
Come si può apprezzare da questa grande e dettagliata mappa della situazione siriana ormai l'insorgenza terrorista é in totale reflusso e ha abbandonato zone che fino a poco tempo fa gli insinceri commentatori dei think tank nordamericani davano come 'saldamente' in mano alle milizie mercenarie.

In particolare il Presidente siriano Assad starà osservando con interesse le mosse di Putin in Ucraina, specie nei diretti confronti del Presidente legittimo Viktor Yannukovitch, cercando di capire dal trattamento che questi riceverà da Mosca quale avrebbe potuto essere il trattamento riservato a lui se per sfortuna nel 2012 egli avesse perso (magari in conseguenza degli attentanti e delle offensive estive) il controllo di Damasco e si fosse dovuto rifugiare a Tartous o a Latakia, presso la base navale russa o nella zona etnicamente alawita della Siria.

Per ora sembra che Putin continui a riconoscere in Yanukovitch l'unico depositario della legalità costituzionale ucraina e non voglia cercare alcun accordo coi golpisti di Kiev. Sembra, ma non ci sono ancora certezze, che Yanukovitch stia per emanare un documento di legge marziale col quale designerà Sebastopoli capitale temporanea dell'Ucraina e inviterà l'Esercito e le forrze di sicurezza a tenersi pronte a ristabilire la legalità anche nel resto del paese, vedremo.
Riconoscendo  che la situazione ucraina é legata a quella siriana e notando il grande favore riscontrato dal nostro pubblico verso l'intervista pubblicata ieri a Leonid Savin, la redazione di PALAESTINA FELIX continuerà, tempo e risorse permettendo a seguire i suoi sviluppi sperando che come nel caso della Siria alle prime apparenti 'vittorie' di terroristi, golpisti e altri vendipatria segua una rivincita totale delle forze del Diritto e della legalità.

mercoledì 26 febbraio 2014

Oltre centocinquanta militanti takfiri eliminati dalle forze siriane mentre fuggivano da Ghouta Est!!

Un gruppo di terroristi takfiri del Fronte al-Nusra e di Ansar al-Islam é stato circondato e totalmente distrutto dalle Forze Armate siriane mentre cercava di abbandonare Ghouta Est probabilmente difetto verso la zona di Qalamoun per tentare di andare in aiuto ai wahabiti che stanno venendo stritolati nell'ultima sacca di resistenza vicina al confine libanese.

Secondo quanto riportato dall'inviato della rete libanese Al-Manar Jafaar Mhanna le vittime sarebbero centosettanta ma altri rapporti dall'Agenzia SANA e dall'HNN fanno variare la cifra tra i centocinquanta e i 179.

Intanto anche da Aleppo arrivano notizie di considerevoli avanzate delle forze governative che sarebbero ormai giunte a stabilire un cordone continuo di collegamento con la Prigione Centrale, più volte attaccata in questi ultimi tempi dai gruppi terroristi.

Il fatto che un gruppo talmente nutrito di mercenari abbia cercato di 'sganciarsi' dalla zona di Ghouta dimostra come ormai i takfiri abbiano abbandonato l'idea stessa di poter minacciare la capitale Damasco.


Il Governo tunisino é riuscito a impedire a 8000 estremisti religiosi di recarsi in Siria ad aumentare le file mercenarie!

"Abbiamo impedito a circa ottomila persone, tunisini ma anche algerini, marocchini e di altre nazionalità, di recarsi in Siria a combattere nelle formazioni estremiste", questa la dichiarazione di Lotfi ben Jeddou, Ministro degli Interni, rilasciata nel corso di una riunione su Sicurezza e Misure Antiterrorismo.
Ben Jeddou, interrogato in merito, ha detto che non vi sono dati ufficiali sul numero di terroristi che invece siano rientrati in Tunisia dopo avere combattuto in Siria ma che esso dovrebbe aggirarsi intorno alle 400 unità.

Il Ministro tuttavia ha dichiarato che i dati di coloro che non sono stati arrestati ma che tuttavia sono stati identificati sono stati inseriti in uno speciale database e che le forze di sicurezza del paese nordafricano ne monitoreranno accuratamente spostamenti  e contatti.

Dall'anno scorso due reti di reclutamento di terroristi wahabiti sono state scoperte e smantellate e numerose strutture di addestramento in zone remote del paese (tipo la catena montuosa di Chaambi) sono state individuate e distrutte.

Una temporanea "digressione"...Suleiman Kahani intervista Leonid Savin sulla situazione ucraina!!


Abbiamo avuto recentemente modo di colloquiare (grazie agli amici di Stato e Potenza) con Leonid Savin, caporedattore di "Geopolitiche", del Dipartimento di Sociologia e Relazioni Internazionali dell'Università Statale di Mosca e tra i leader del 'Movimento Eurasia'. La risultante intervista, pur esulando dall'agone mediorientale é secondo noi interessante abbastanza da meritarsi una pubblicazione anche su queste pagine, quantomeno per renderla accessibile a quei nostri lettori che normalmente non leggano anche il sito di 'SeP', dove prossimamente verrà pubblicata.


Suleiman Kahani
1) Appena la situazione a Kiev é precipitata e le legittime istituzioni ucraine sono state scompaginate si sono levati commenti soddisfatti nei media imperialisti su come "sottilmente" gli USA e la NATO avevano 'gabbato' Putin che, secondo i commentatori occidentali, era più preoccupato delle Olimpiadi di Sochi per affrontare con efficacia le minacce verso Yanukovich...questa é solo un'iperbole mediatica o contiene qualche verità?

Leonid Savin
Ricordiamo cosa é accaduto nell'estate 2008 a ridosso delle olimpiadi cinesi: la Georgia di Saakashvisli attaccò l'Ossezia Meridionale e la Russia rispose solo dopo giorni, quando ormai molta gente era già stata uccisa. La fase attiva dell'attacco terroristico contro Kiev é avvenuta, similmente, nella fase finale delle Olimpiadi, i Servizi russi e le forze di sicurezza erano molto impegnati a Sochi e nelle regioni circostanti, comprese le grandi città del Caucaso e questo sicuramente ha facilitato l'attacco Usa all'Ucraina. Putin non sembra avere "piani di emergenza" per cui lo abbiamo visto attendere e agire di rimessa. La Russia comunque ha enormi strumenti di pressione come i rifornimenti di metano, crediti e così via. L'Ucraina é alla bancarotta e Mosca può rifiutare di assisterla e potrà colpirla con sanzioni se contratti e accordi presi per il futuro verranno disattesi. Ma il clima politico e il dialogo futuro sono anche importanti. Il Sudest ucreaino é popolato da etnie russe ed esiste il reale pericolo di persecuzioni e pogrom conro costoro da parte di gruppi fascisti; già si sentono leader di 'svoboda' che parlano della necessità di 'vendette per l'holodomor' (il fittizio 'genocidio ucraino' inventato da propagandisti revanscisti e anticomunisti - NdT) verso i Russi. L'autodifesa diventa quindi parte necessaria dei provvedimenti da prendere in queste regioni.
 SK
2) Quando attivisti antiamericani e antiimperialisti critcano o stigmatizzano l'Apartheid israeliano e la Lobby sionista americana sono invariabilmente accusati di essere "antisemiti"; a Kiev abbiamo visto persone in marcia sotto i ritratti del collaborazionista Stepan Bandera che disse: "Ebrei, poseremo le vostre teste ai piedi di Hitler"...abbiamo visto squadre paramilitari di provocatori con bracciali di foggia nazistoide...i media occidentali possono veramente camuffare questi picchiatori da 'attivisti democratici'? O pensa che la presenza di Internet e dei canali di controinformazione possa offrire la possibilità di mostrare questi gruppi per quello che sono?

LS
I media occidentali sono potentissimi veicoli di manipolazione, lo sappiamo, ricordiamo il videoclip "Sono Ucraino" su Youtube che é stato girato da Bob Moses su commissione del professore di Stanford Larry Diamond (un progetto chiamato "Dal Sussurro al Ruggito"). Ma in Ucraina la situazione é molto complessa. Il nazismo locale é diventato un docile strumento dell'imperialismo Usa e NATO che lo usano per i loro scopi: la destabilizzazione di Governi legittimi, la fascinazione delle folle e la repressione dei settori della società che non si sono schierati con il golpe. Una volta usate queste marionette fasciste i burattinai imperialisti le sostituiranno con politici liberisti e filo-occidentali quando non ci sarà più bisogno di violenza ma di 'normalizzazione'. Alcuni oligarchi ebrei sostengono il golpe ma solo perché sono sicuri che la loro sicurezza non é in pericolo e se ne fregano bellamente se qualche ebreo povero per la strada viene attaccato, picchiato o ucciso. Per i fascisti ucraini ebrei, russi e comunisti costituiscono un'unica categoria di nemici, come dimostrano le loro azioni nel 1941-44 sotto l'occupazione tedesca.
SK
3) Considera possibile uno scenario di scontro militare? Oppure Mosca, Washington e Bruxelles si fermeranno prima di varcare una soglia così incerta? L'interventismo frenetico degli Usa (che attualmente sostengono sovversioni in Sria, Venezuela, Ucraina...) dimostra la forza o piuttosto la confusione dei cricoli dirigenti di Washington e dei loro lacché?

LS
Io penso che Putin non scarti l'idea di trovarsi di fronte a un possibile prologo di una Terza Guerra Mondiale, anche per questo finora il Cremlino ha evitato azioni clamorose. Tutte le 'proteste' da lei menzionate sono in effetti sostenute e coordinate da agenzie imperialiste, gli Usa sono ben allenati alla tattica del colpo di stato (noi Italiani ne sappiamo qualcosa... - NdT) ma adesso stiamo vedendo qualcosa di nuovo perché, come lei ha notato, diversi spunti sovversivi sorgono contemporaneamente in varie regioni del mondo...é un effetto della globalizzazione e della aumentata velocità delle comunicazioni, ma questo può anche porre dei problemi. Washington cerca di 'formattare' il mondo a suo piacimento con golpe e 'rivoluzioni colorate', anche le ultime iniziative del FRS segnalano che qualcosa di importante sta per accadere (fu formato a dicembre 2013 e la tempistica é simile a strane manovre che avvennero subito prima della Prima e della Seconda Guerra Mondiale).

SK
4) Immaginiamo per un momento che l'Ucraina arrivi a una partizione, tra l'Ovest filo-imperialista e l'Est russofono e russo-etnico, sia che quest'ultimo si costituisca in uno stato autonomo filo-Mosca sia che la Russia lo annetta direttamente: la parte orientale dell'Ucraina é ricca di miniere, di risorse, di fabbriche e comprende il litorale del Mar Nero e le fondamentali basi navali della Flotta Russa...questi assetti sarebbero sufficienti a decretare una vittoria tattica di Putin? Oppure non potrebbero compensare che in parte la perdita di 'spazio strategico', l'avanzata dei confini della NATO di varie centinaia di Kilometri alla Russia?

LS
Una separazione dell'Ucraina deve per forza tenere conto dei fattori dal lei citati, la parte russa dovrà comprendere tutta la fascia da Odessa la Bacino del Don, tutti i porti e tutte le industrie strategiche, non una di queste risorse dovrà essere lasciata ai filoimperialisti; la Transnistria si troverebbe così a confinare con la Novorossia (e costituirà una cintura di sicurezza fortemente presidiata dal punto di vista militare). Io penso che per una strategia ottimale sarà necessario cooperare anche con la Serbia e con quei paesi dell'Est Europa che non vedono di buon occhio l'EU e la NATO. Inoltre la Russia dovrà bloccare l'accesso della NATO all'Afghanistan attraverso i suoi territori e iniziare a muoversi nel teatro artico. La cooperazione con l'Iran e con altri paesi mediorientali (Siria, Irak, Egitto) sarà importante e paralellamente bisognerà incrementare la ricerca e la produzione militare e modificare le strategie operative in conseguenza delle modifiche degli arsenali. La Russia avrà molto da fare nel prossimo futuro.

martedì 25 febbraio 2014

La Repubblica Islamica vende armi all'Irak per oltre centonovanta milioni di dollari!!

Una notizia che trent'anni fa sarebbe stata impensabile: l'Iran ha concluso con il vicino paese mesopotamico con cui tre decenni fa combatté la più lunga e sanguinosa "guerra del dopoguerra" che non coinvolgesse superpotenze un accordo per la vendita di 195 milioni di dollari di armamenti convenzionali.

Insieme agli oltre 4 miliardi di dollari di armamenti che Bagdad sta ricevendo dalla Russia questo accordo con l'Iran dimostra che ormai l'Irak sia del tutto sfuggito alla morsa dell'imperialismo Usa e che cerchi una collocazione nel campo della Resistenza.

Le forniture sono così suddivise:

 * Munizioni per armi leggere e personali: $75 milioni
 * Munizioni per corazzati e mortai: $57.178 milioni
 * Mortai medi e leggeri $25.436 milioni
 * Munizioni da 155mm: $16.375 milioni
 * Visori a intensificazione e sistemi di guida per mortai $7.320 milioni
 * Protezioni contro attacchi e aggressivi chimici $6.676 million
 * Munizioni per artiglierie da 102mm 3 iliomo


Donna estremista affiliata ai wahabiti arrestata dall'Armee Libanaise a Nabi Sheet!!

Uomini dell'Armee Libanaise, la cui già alta capacità di vigilanza é stata ulteriormente stimolata dalla recente stringa di sanguinosi attentati esplosivi nell'ultimo dei quali anche due loro commilitoni sono caduti vittime, davanti alla cittadina di Hermel, hanno arrestato ieri una donna che cercava di reclutare "adepte" per un gruppo terrorista wahabita.

Uma Jamal, questo il nome dell'arrestata, viveva in Libano da molti anni pur essendo di origine siriana, e risiedeva a Nabi Sheet. All'inizio dei disordini in Siria, nel 2011, ella aveva abbandonato posto di lavoro e residenza e sembrava rientrata in patria.

Poco tempo fa però era rientrata nel Paese dei Cedri e aveva chiesto di poter riottenere il suo vecchio impiego; ma intanto si era data a fare proselitismo fra le donne sunnite della zona, cercandone alcune che fossero d'accordo a seguirla per mettersi al servizio di qualche cellula wahabita.

I takfiri usano le donne come corrieri di esplosivo e bombe fidando che suscitino meno sospetti degli uomini a frontiere e posti di blocco e permettono ai loro militanti di abusarne sessualmente.

Nuovi sistemi di quida missilistica e un'avanzata blindatura "liquida" per le Forze Armate di Teheran!!

Le Forze Armate della Repubblica Islamica in una cerimonia tenutasi ieri hanno presentato un nuovo sistema di guida "intelligente" per i missili dell'arsenale nazionale che permetterà alle testate di Teheran di raggiungere con precisione inusitata i loro bersagly "bypassando" ogni tentativo nemico di individuazione e intercettazione.

Alla presenza del Ministro della Difesa Hossein Dehqan del Capo di Stato Maggiore combinato Generale Firouzabadi e di altri comandanti anziani delle varie armi il nuovo sistema di guida é stato introdotto ed esplicato a un pubblico di militari e giornalisti spezializzati.

Inoltre un nuovo rivoluzionario modello di corazzatura veicolare basato sul principio dello "Shear Thickening Fluid" é stato altresì presentato: questa importante innovazione pone l'Iran all'avanguardia dei paesi impegnati a rendere le loro forze di terra sempre più mobili senza rinunciare a niente in termini di protezione. Veicoli equipaggiati con questa speciale "armatura liquida" potranno essere fino al 76% più leggeri di quelli protetti da blindature convenzionali.

Questo si tradurrà anche in minori consumi di carburante, incrementata autonomia operativa e minore stress alle parti del motore che così necessiterà di meno manutenzione. e subirà meno guasti.

lunedì 24 febbraio 2014

PALAESTINA FELIX augura al Segretario del PFLP Ahmad Sadaat una prossima liberazione nel giorno del suo anniversario!

Ahmad Sadaat, Segretario del PFLP, langue da anni in una galera sionista; il suo 'crimine' quello di non avere mai accettato l'arroganza sionista, di avere guidato un'organizzazione piccola ma forte e determinata come il Fronte Popolare, preziosa, fantastica realtà di leninismo incarnato e operante nel Mondo Arabo. Nel giorno del suo genetliaco auguriamo al Segretario di poter presto vedere il sole della Palestina senza sbarre, senza grate, senza muri che rinchiudano il suo corpo, perché la sua mente e il suo spirito sono e saranno sempre LIBERI!!! "La storia araba si ripeterà e la Nazione araba riconquisterà e libererà la Palestina dal Fiume al Mare, il passato ci é maestro e noi sappiamo che una grande figura guiderà questa riconquista come accadde con Salah ed-Din contro gli invasori crociati; i fascisti sionisti saranno sconfitti e con loro i loro alleati e sodali anglo-americani e le altre potenze imperialiste e colonialiste, la Palestina, con la sua storica ed eterna capitale, Gerusalemme, diventerà l'Asse portante di un movimento storico che coinvolgerà tutto il Medio Oriente e il Mondo arabo".

Hezbollah ed Esercito libanese all'unisono condannano l'attentato omicida di Hermel!!

Hezbollah e l'Armee Libanaise hanno condannato con tempi e modalità simili il recente attentato esplosivo che ha colpito un posto di blocco poco fuori dalla cittadina di Hermel, risultando nella morte di due soldati dell'Esercito e di un cittadino che si trovava a passare lì vicino.

"L'attentato di Hermel prova che gli estensori del terrore cieco non cercano cause, ragioni o giustificazioni per i loro atti assassini, e dimostra quanto l'attività di costoro rappresenti un pericolo per tutto il Libano: ogni comunità, ogni fede, ogni partito". Si legge nel comunicato del partito di Nasrallah.

"L'Esercito, pur costretto a pagare un gravoso tributo di sangue, non si ritrarrà di fronte all'impegno di garantire a tutto il Libano la pace e la tranquillità che merita e di cui ha bisogno". L'esplosione dell'auto al checkpoint militare ha ferito altre diciotto persone, tra cui cinque membri delle forze armate.

Rappresentanti irakeni dichiarano: "I gruppi terroristi sono finanziati direttamente dall'Arabia Saudita e da Tel Aviv!"


"Riyadh e Tel Aviv direttamente coinvolte nel sostegno ai gruppi qaedisti attivi in Irak", questo il succo delle dichiarazioni rilasciate dal deputato Mohammed al-Auqili secondo il quale le forze armate di Bagdad sono ormai impegnate in una vera e propria guerra convenzionale contro l'ISIL e altre formazioni takfire.

Ormai é assodato che molto dell'equipaggiamento militare in mano ai militanti qaedisti che sono stati cacciati e distrutti nelle recenti operazioni nella Provincia di Anbar venisse da depositi dell'Esercito sionista e questo dimostra ulteriormente come il wahabismo, a circa 200 anni dalla sua creazione, continui a rimanere uno strumento dell'egemonia sionista che vuole affermarsi in Medio Oriente dividendo e indebolendo la comunità araba e musulmana.

Anche Nouri al-Maliki, premier irakeno, nel suo discorso del 27 gennaio aveva espresso concetti non differenti e ulteriore eco a queste tesi la danno l e parole di Mohammed al-Sayhood, altro deputato irakeno che azioni "decisive" devono essere intraprese contro l'Arabia Saudita se si vuole sperare di arginare la diffusione del terrorismo qaedista non solo in Medio Oriente ma in tutto il mondo.



domenica 23 febbraio 2014

Venti anni fa l'ebreo Baruch Goldstein massacrava dozzine di palestinesi alla Moschea di Ibrahim: il ricordo di Al-Khalil!

Venti anni fa il terrorista ebreo Baruch Goldstein assassinava a sangue freddo 29 Palestinesi riuniti in preghiera nella Moschea di Ibrahim ad Al-Khalil e ne feriva 120. Immediatamente le forze di occupazione sionaziste ne approfittarono per scatenare un 'pogrom' contro i Palestinesi e per occupare ulteriore territorio a Hebron, per usurpare una parte della Moschea e per chiudere 'Shuhada Street'.
Durante questo weekend, sfidando coraggiosamente la soldataglia e la sbirraglia sionista gli abitanti di Al-Khalil hanno manifestato per ricordare i loro martiri e per rendere noto all'occupazione dell'Apartheid che i suoi disegni non riusciranno mai a prevalere sull'abnegazione della Resistenza.

L'Esercito di Assad blocca le vie verso il Golan: takfiri e wahabiti non potranno più andare a farsi rifornire e curare dai sionisti!

L'Esercito siriano ha chiuso definitivamente gli accessi dei terroristi takfiri alla zona del Golan sottoposto all'illegale occupazione sionista: era noto che i militanti qaedisti quando potevano sgattaiolavano oltre la fascia collinare per ricevere finanziamenti, rifornimenti e persino cure mediche dal regime giudaico.

Questo peraltro dimostra come il qaedismo, sotto la sua facciata di "intransigenza islamica" non sia altro che uno strumento dei sionisti per dividere e indebolire il Mondo Arabo e Musulmano onde poter facilitare i piani e gli schemi di Tel Aviv e della lobby ebraica mondiale.

Le aree di Rasm al-Hour e Rasm al-Sad, a Sud di Quneitra sono state cordonate e rinforzate da presidi armati dell'Esercito siriano e non potranno più venire attraversate con impunità dagli uomini dell'ISIL e del Fronte al-Nusra.

Tre morti a Hermel dove un posto di blocco dell'Armee blocca un'autobomba wahabiti prima che possa raggiungere la città!

Nuovo attacco esplosivo in Libano anche se questa volta, grazie a un posto di blocco "volante" istituito dalle Forze Armate nazionali l'attentatore suicida ha dovuto far detonare la propria autobomba ben prima del suo obiettivo designato, come risultato sono periti due militari dell'Armee e un passante.

Il posto di blocco era stato istituito di fronte a Hermel, cittadina sciita della Valle della Biqa, lungo corridoio naturale che collega Beirut con Damasco; secondo i primi rapporti quando i militari hanno bloccato l'autobomba intimando al guidatore di spegnere motori e fari e scendere questi ha immediatamente attivato il detonatore.

Gli attentati esplosivi si stanno moltiplicando ultimamente in Libano ma le forze di sicurezza sono certe che questa 'effervescenza' dei movimenti estremisti wahabiti sia dovuta alla situazione particolarmente disperata che essi stanno sperimentando in Siria dove la loro insurgenza mercenaria colleziona ormai da mesi una grave sconfitta dietro l'altra.