A Milano esiste una piccola e povera 'casa editrice' chiamata "Chiarelettere" che da poco meno di otto anni si arrabatta a rimanere a galla nel morto e penoso panorama editoriale italiano offrendo a tutta una serie di sbalestrati "Demi-Kulturnji" (come li chiamerebbero i Russi) la possibilità di diventare 'autori'.
Immaginiamo lo squallore di questa 'realtà editoriale': un ufficetto in qualche casermone milanese, tra targhe ossidate di studi legali e tributari, un androne che sa di polvere e muffa, una 'redazione' dove attorno a vecchie scrivanie scheggiate ingombre di computer e stampanti semi-recenti si arrabattano povere 'segretarie di redazione' con le competenze appena di una dattilografa, magari arrivate a Milano da qualche paesone della Padania ma più probabilmente dal Centro o dal Sud Italia con in mano la laurea-breve in "Scienza delle Merendine"...ops...cioé, della 'comunicazione', che si dannano a farsi rinnovare il contrattino-pistola a sei mesi che sperano (invano) diventi 'intederminato', quando di determinato esiste solo il loro futuro di cassiere alla Standa.
Ebbene, in questo ambiente di degrado intellettuale e morale, trova la sua tana ideale un tale Gianluigi Nuzzi, "giornalista" che con l'editore ha già pubblicato alcuni volumi di propaganda anticattolica spacciati per 'scottanti inchieste', si vede che deve essere anche massone, e per tali sforzi é persino ospite semi regolare degli show di Gad Lerner e ha persino trovato lui stesso una trasmissioncina da condurre su quell'emittente morta e inutile che é LA7.
Ora questo buffone che non ha nemmeno il senso del ridicolo da impedire che sulla sua biografia wikipediana si evidenzi come abbia iniziato la sua "carriera" scrivendo su TOPOLINO (pubblicazione certo adatta alle sue capacità redazionali, passate, presenti e future) ha messo insieme un tragicomico pamphlet in cui riesce a mettere in bocca al minorato psichico Ali Agca nientemente che la "rivelazione" (senza dubbio graditissima al suo 'amico' e compagno di sinedrio e loggia Gad Lerner) che "L'ATTENTATO AL PAPA LO HA ORDINATO KHOMEINI!!!".
Tutti coloro che sanno un minimo di politica anni '80 hanno ben presente che l'attentato al Papa é maturato nell'ambiente dell'ultranazionalismo turco infiltrato dalla GLADIO e dalla NATO e con cui Ali Agca aveva pesanti contatti. Pensare che subito dopo la Rivoluzione Islamica e nel corso dell'aggressione imperialista irakena contro Teheran Khomeini (uomo di fede rispettosissimo del Cristianesimo e dei suoi rappresentati) abbia POTUTO PENSARE di colpire Papa Woytila é una pura e semplice idiozia.
Per fortuna a tale vera e propria immondizia editoriale
sta dando un preciso e necessario contrappeso la stessa ambasciata della Repubblica Islamica in Italia, che già da questi giorni sta conducendo una benvenuta campagna di evidenziazione e ristabilimento della Verità.
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