sabato 18 luglio 2020

Anche la Russia si schiera a fianco dell'Iran! Putin e Rohani condannano l'unilateralismo USA dopo colloquio telefonico!


Il Presidente iraniano Hassan Rouhani e il suo omologo russo Vladimir Putin hanno castigato e stigmatizzato gli Stati Uniti per aver cercato di estendere l'embargo dell'armamento contro Teheran, chiedendo sforzi per affrontare l'ormai anacronistico "unilateralismo" di Washington.
In una conversazione telefonica con la sua controparte russa, Rouhani ha sottolineato l'importanza dell'accordo sul 2015 tra Teheran e le potenze mondiali.

Ha invitato le restanti parti dell'accordo, noto come Piano d'azione comune congiunto (JCPOA), a confrontarsi con l'unilateralismo di Washington e porre fine al divieto di vendita di armi dell'ONU contro l'Iran.

Il Presidente iraniano ha ringraziato la sua controparte russa per il suo sostegno al JCPOA e per l'opposizione alle politiche unilaterali degli Stati Uniti.

mercoledì 15 luglio 2020

Iran e Cina: tutti i segreti dell'accordo che salda sempre di più gli interessi di Beijing e Teheran!


Cina e Iran hanno redatto tranquillamente un ampio partenariato militare e commerciale. L'accordo lascerebbe il posto a investimenti cinesi per circa 400 miliardi di dollari nei settori chiave dell'Iran, come l'energia e le infrastrutture, nei prossimi 25 anni.
Secondo i funzionari statunitensi, l'accordo potrebbe anche far posto alle basi militari cinesi in Iran, cambiando radicalmente la geopolitica della regione.
Una bozza di 18 pagine dell'accordo proposto è stata letta e segnalata dal New York Times (NYT) e parla dell'espansione della presenza cinese in "banche, telecomunicazioni, porti, ferrovie e dozzine di altri progetti" dell'Iran. In cambio, l'Iran fornirà una fornitura regolare e "fortemente scontata" di petrolio alla Cina per 25 anni.
Nel regno strategico, il progetto proposto parla di approfondimento della cooperazione militare, con "addestramento ed esercitazioni congiunti", "ricerca congiunta e sviluppo di armi" e condivisione dell'intelligence.

Scacco matto al turconano erdogan: l'Egitto autorizzato a intervenire in Libia!


Il Parlamento libico, unico organo rappresentativo derivato da libere elezioni, ha dichiarato che le Forze armate egiziane hanno “pieno diritto di intervenire per proteggere la sicurezza nazionale libica ed egiziana” in caso di “minaccia imminente per la sicurezza dei due Paesi”.

I figli di papà che in Italia giocano ai giornalisti coi soldi di Finmeccanica hanno ripubblicato la nota  che è stata diffusa nella notte sul sito web della Camera dei Rappresentanti che, secondo indiscrezioni, avrebbe accolto con favore la dichiarazione di Abdel Fatah Al Sisi nella quale si chiedono “sforzi concertati tra i due paesi fratelli per garantire la sconfitta dell’occupante invasore (la turchia del sultanetto erdogan) e preservare la nostra sicurezza nazionale comune".

La nota del parlamento chiarisce che garantire l’equa distribuzione della ricchezza e delle entrate petrolifere per la popolazione, “è un requisito legittimo per tutto il popolo libico”.