lunedì 25 luglio 2011

Aoun: "Il Libano come oggi lo conosciamo non potrebbe esistere senza il decisivo contributo di Hezbollah!"


Vi sono poche figure in Libano più prestigiose e popolari di Michel Aoun: ex-Generale dell'Esercito ed ex-Primo Ministro, quando assunse il potere i cristiani maroniti della destra falangista filoisraeliana pensarono di aver trovato in lui una comoda pedina da manipolare, essendo egli stesso cristiano e maronita; dovettero ricredersi presto quando, galvanizzando tutte le truppe a sua disposizione, Aoun condusse un'offensiva vittoriosa contro le loro milizie ribelli (per la maggior parte composte da disertori dell'Esercito armati da Usa e Israele), strappando loro le banchine del porto di Beirut e mettendo fine ai traffici di droga e armi con cui i falangisti si "finanziavano".

Attraverso una complessa parabola militare e politica l'ex-Generale é riuscito a creare il più forte partito cristiano del Paese dei Cedri, strappando la preminenza alle formazioni falangiste, che si sono dovute attaccare alla malferma zattera del musulmano sunnita (allevato in Arabia Saudita) Saad Hariri, il Renzo Bossi libanese, per non venire totalmente sgretolate e dimenticate. Il partito di Aoun, il Libero Movimento Patriottico, é oggi insieme a Hezbollah ed Amal (formazioni musulmate sciite) uno dei cardini dell'Alleanza 8 marzo, che ha portato Najib Mikati alla premiership dopo aver fatto crollare la maggioranza di Hariri sottraendole l'appoggio esterno dei Drusi del PSP.

Se un personaggio come Aoun dichiara che: "Il Libano come lo conosciamo oggi non potrebbe esistere senza Hezbollah", ha ottime ragioni per farlo, ed é proprio quel che é successo ieri, durante un'intervista radiofonica incentrata sul quinto anniversario dell'invasione sionista del 2006, che Michel Aoun ha pronunciato queste pesanti e impegnative parole nei confronti del movimento di Hassan Nasrallah: "Popolo, Esercito e Resistenza, su questi pilastri si poggia il Libano moderno, nessuna di queste tre colonne é isolata; togliendone una le altre si inclinerebbero fino a crollare a loro volta, il nostro nemico (Israele, NdR) lo sa ed é per questo che, avendo fallito con l'aggressione armata diretta, sta ora cercando di minare la colonna della Resistenza con mezzi obliqui e ipocriti".

Quest'ultima frase, ovviamente é riferita alle speciose e pretestuose accuse del "Tribunale speciale per il Libano", organo più che degno del termine dispregiativo anglosassone di 'Corte-Canguro', che, dopo aver fallito nel tentativo di coinvolgere la Siria di Bashar Assad nell'assassinio di Rafik Hariri (ucciso da Israele con un missile lanciato da un drone senza pilota), starebbe ora cercando di accusare quattro dirigenti di Hezbollah per lo stesso crimine, nella speranza di mettere l'opinione pubblica libanese contro il partito della Resistenza che ha difeso l'integrità territoriale del Libano del Sud durante l'occupazione israeliana (1985-2000) e durante la guerra di cinque anni fa.
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