domenica 21 agosto 2011

I razzi della Resistenza cadono su tutto Israele, "Iron Dome" si rivela l'ennesima bufala sionista


Mentre procede l'irrazionale e ingiustificata aggressione israeliana contro Gaza, acquista impeto, momento e coerenza la risposta della Resistenza palestinese: Brigate Salah ad-Din (PRC), Brigate Abu Ali Mustafa (PFLP), Brigate Al-Quds (Jihad Islamica) si stanno mobilitando e coordinando con la prima e maggiore organizzazione armata palestinese, le Brigate Ezzedine Al-Qassam di Hamas, sottoponendo obiettivi israeliani a un martellamento a base di proiettili artigianali, mortai e razzi 'Grad' da 122 millimetri che, seppure (per ora) non può rivaleggiare coi bombardamenti ad alta tecnologia degli aguzzini sionisti, quantomeno fa capire loro che fino a che la Striscia verrà colpita nemmeno gli abitanti di Ashkelon, Sderot, Ashdod, Beersheba potranno dormire sonni tranquilli.

In queste ore di comunicati e risposte, attacchi e rappresaglie, c'é una parola che non viene mai, MAI pronunciata da parte israeliana, una parola che, in tempi più tranquilli, invece, veniva ripetuta a ogni occasione e costituiva motivo di "orgoglio" per lobbisti a sei punte, politicanti di Estrema Destra e generali di Tsahal; parliamo di 'Iron Dome', il fantomatico 'sistema antirazzi' che avrebbe dovuto privare la Resistenza palestinese della possibilità di rispondere alle offese di Israele. Ebbene, col suo costo di 177 milioni di dollari Usa per unità e un incredibile (e insostenibile) costo di 100.000 dollari a razzo anti-razzo (quando costruire un Qassam costa poche centinaia di dollari e un Grad poche migliaia) Iron Dome si é dimostrato incapace di fermare un numero significativo di proiettili palestinesi (soprattutto contato che per un'intercettazione precisa il sistema israeliano-americano ha bisogno di almeno 30 secondi tra rilevazione del proiettile, calcolo dell'intercettazione e lancio del razzo, mentre un Qassam ci mette da 5 a 10 secondi ad arrivare a bersaglio).

Si dice che su 50-60 razzi palestinesi 'Iron Dome' ne abbia fermati 3 o 4, una 'percentuale' absimale che rientra nell'errore statistico e non giustifica AFFATTO le spese sostenute prima dal Governo Olmert poi da quello Netanyahu per foraggiare il progetto. Naturalmente, i costi sono ricaduti quasi esclusivamente sul contribuente americano che, cortesia della 'Lobby a Sei Punte' si trova letteralmente RAPINATO di tre miliardi di dollari l'anno per finanziare le stranezze esotico-militari di Israel, ma anche in quel caso, i quattrini avrebbero potuto venire impiegati per scopi più concreti. Non che ci dispiaccia vedere yankee e sionisti buttare i dollari dalla finestra, anzi.

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