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Recentemente la Walker ha dato alle stampe un volume di riflessioni intitolato "The Cushion in the Road" di cui un buon quarto é dedicato a pensieri e meditazioni sulla situazione della Palestina e sui collegamenti tra la lotta dei Palestinesi e quella dei neri negli Stati Uniti. Un argomento tutt'altro che banale specialmente quando si pensi che il primo africano americano che "rischiava" di diventare presidente Usa ben prima del "Cameriere dell'AIPAC" Obama venne letteralmente distrutto dal lobbysmo a Sei Punte che preferì mandare il maldestro Dukakis a farsi massacrare da Bush Sr. piuttosto che sostenere il Reverendo Jackson, amico della Causa Palestinese.
Puntualmente la cagnara sionista é saltata in piedi ad accusare la Walker di ANTISEMITISMO! evidentemente scordando che la carriera della stessa come "opinion leader" del liberalismo progressista americano venne lanciata dall'ebreissimo Howard Zinn e come la stessa sia stata a lungo sposata con un avvocato ebreo. Strano antisemitismo quello dellla Walker! Se poi a garantire l'infamante accusa basta osservare l'ovvio quando nel libro si afferma che "La politica israeliana degli insediamenti deriva dalla convinzione che il possesso costituisca i nove decimi del Diritto", frase che potrebbe venire iscritta a lettere d'oro nella bandiera del regime ebraico di occupazione della Palestina, lasciamo capire quanto fondate siano le pretese sioniste di bollare l'ennesimo intellettuale che non ragli a tempo nel coro del Sinedrio.
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