martedì 4 novembre 2014

Nasrallah parla al pubblico a Beirut Sud: "Il nostro candidato Presidente é e rimarrà uno solo, Michel Aoun!"

Apparendo di persona nel complesso Sayyed Shohadaa a Beirut Sud il Segretario Generale di Hezbollah Hassan Nasrallah ha pronunciato una lunga e approfondita orazione sulle questioni libanesi e regionali.

Prima di tutto ha affrontato l'impasse politica che finora ha impedito di dare un successore a Michel Sleiman come Presidente del Libano: "Il nostro candidato Presidente é uno ed uno solamente, il Generale Michel Aoun (leader del Libero Movimento Patriottico); coloro che aspettano un usura o un indebolimento della nostra alleanza con lui potranno aspettare anni".

Passando al rinvio delle elezioni parlamentari Nasrallah ha addossato l'intera responsabilità ai partiti sunniti come il Movimento Mustaqbal di Saad Hariri e ha sottolineato come l'opzione corretta e costituzionalmente 'sana' é quella di tenerle al più presto ma, piuttosto che avere un vacuum parlamentare anche un'estensione del mandato della Camera corrente potrebbe essere accettabile.

 Sugli sviluppi a Tripoli Siriaca e nel Nord del paese Nasrallah ha lodato la condotta dell'Armee che "Nonostante gli abusi e i tentativi di sabotaggio da parte dell'Alleanza 14 Marzo, ha mantenuto chiari i suoi doveri e ha colto un importante successo".

Nasrallah ha chiarito come la Resistenza non desidera venire coinvolta in nessuna questione di sicurezza interna, riaffermando la confidenza nell'Esercito nazionale che meglio può garantire la pace civile e difendere le prerogative dello Stato.

Riguardo alla questione degli aiuti militari iraniani all'Armee Libanaise Nasrallah ha detto che "Se questo aiuto viene concesso senza alcuna condizione e senza ingerenza nelle questioni interne libanesi accettarlo é totalmente nell'interesse dell'Esercito e del Libano tutto".

6 commenti:

  1. Intanto il vergognoso golpista d'Egitto chiude i valichi e sigilla completamente la Striscia con tanto di fossato medievale. Cosa che perfino i suoi alleati e ispiratori sionisti non osano fare. Inoltre l'Egitto, come noto, è in crisi economica nerissima, per cui è lecito pensare che i soldi per questo progetto titanico arrivino direttamente da qualche "istituzione" siono-americana. D'altronde perchè il cosiddetto presidente egiziano dovrebbe rifiutare soldi e aiuto dai suoi ottimi alleati e amici? Spero che l'incomprensibile idillio tra l'ottimo titolare di questo blog e il sionista al-Sisi sia definitivamente tramontato.

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    1. Ognuno può pensarla come vuole. Questo blog, la sua redazione e il sottoscritto hanno fondatissimi motivi per ritenere che la dirigenza egiziana sia caduta in una trappola del Mossad. L'attentato nel Sinai in cui sono morti 30 militari egiziani ha tutte le caratteristiche di una 'operazione sporca' del Kidon (l'anonima omicidi dell'Istituto di Tel Aviv).
      Comunque l'Ikhwan del piteco Mursi non era certo un'alternativa preferibile o migliore.

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  2. Mursi non era migliore...ma qui siamo messi peggio di quando ci stava mubarak. Senza neanche mettersi a parlare di organizzazioni filo sioniste, l'esercito egiziano sta prendendo un sacco di soldi da arabia saudita, emirati e kuwait (in poche parole le colonie americane in medio oriente). Obama dopo essersi detto contrario al colpo di stato ha riaccettato di armare e finanziare l'egitto con i soliti fondi annui. Nel frattempo una pioggia di petrodollari ha investito il cairo...e non è tutto. L'arabia saudita sta regalando milioni di dollari all'egitto in petrolio ed elettricità (una mia cara amica mi ha detto che ad alessandria un giorno la corrente è andata via ben 8 volte)...e non è tutto. Per febbraio 2015 il re della arabia sionista ha organizzato una enorme conferenza per raccimolare altri migliardi da dare all'egitto, l'evento che si terrà a sharm el sheik vedrà la partecipazione di kerry e della segretaria dell'FMI. Vedere e leggere persone (e non parlo assolutamente di questo blog) che tessano le lodi di al sisi solo perché si è incontrato con putin (le cui mosse in egitto a parere mio sono mosse solo da pragmatismo) e ignorano chi è veramente al sisi e il suo passato, è davvero triste.

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    1. Un mio amico siriano assolutamente fortissimamente anti-saudita dice: "Non si può attaccare Sisi per ricevere aiuti dai Sauditi, se quegli aiuti sono necessari per far sopravvivere l'Egitto", nessuno, nessuno ha il diritto di scordare che sotto il 30ennale corrottissimo regime di Mubarak l'economia egiziana é stata DISTRUTTA e totalmente asservita a FMI e Banca Mondiale, con un vero e proprio 'arrembaggio' al patrimonio pubblico costruito nell'epoca di Nasser che aveva fatto dell'Egitto il più prospero, sviluppato e moderno paese arabo e dell'Africa. Se Sisi sta facendo QUEL CHE DEVE FARE per far sopravvivere l'Egitto e nel frattempo stipula contratti e iniziative per 'disaccoppiarlo' dal giogo di World Bank ed FMI (avvicinandosi alla Russia e ai BRICS, investendo in infrastrutture, entrando nella banca dei paesi in via di sviluppo che Cina e Russia stanno creando...) allora dimostrerà di essere un grande leader. Chi pretende di agire per ideologia trascurando la situazione reale é solo un allucinato, ricordatevi di Lenin e della NEP.

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    2. http://abcnews.go.com/International/wireStory/egypt-gulf-arab-allies-eye-anti-militant-alliance-26658473

      http://www.dailynewsegypt.com/2014/11/02/mehleb-meets-saudi-emirati-ministers-prepare-egypt-economic-summit/

      http://www.dailynewsegypt.com/2014/11/01/saudi-arabia-allocates-350m-egypt-3-agreements/

      Io signor kahani la rispetto molto (e francamente spero abbia ragione) ma per adesso qusto personaggio, senza dubbio serio e capace, a me proprio non mi convince.

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    3. Sono d'accordo con "anonimo ", secondo me, è una mia personale opinione, l'ex generale si è legato troppo con i sionsauditi e di conseguenza con gli usa. Come tutti sanno nessuno ti da niente per niente e in special modo i nord americani, prima o dopo vorranno riscuotere il debito, e a quel punto cosa farà il generale...?

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