L'ISIS doveva essere la "Trump Card" (ci si conceda questo gioco di parole) del negro "progressista" Obama per interrompere la continuità di comunicazione terrestre dell'Asse della Resistenza e per giustificare, poscia, un ritorno degli Yankee in forze in terra irakena, il che avrebbe annullato lo smacco del loro temporaneo (in quel caso) ritiro del 31 dicembre 2011.
L'ultima alternativa che rimaneva agli Usa era quella di installare al posto dello sconfitto ISIS gli altri burattini dell'FSA e dei Curdi a metà della Siria, tra Raqqa e Al-Tanf, a impedire di nuovo la contiguità tellurica Teheran-Beirut.
Tuttavia coi Siriani che li hanno aggirati e preceduti non solo i ratti FSA devono ritirarsi verso la Giordania (dove reuccio Abdallah non li vuole e le sue guardie di confine han già iniziato a sparare sui ciabattari in avvicinamento), ma anche l'ipotetica presa di Raqqa da parte dei Curdi risulterebbe (qualora avvenisse) totalmente inutile visto che prima o poi essi dovranno abbandonarla al trionfante ed estremamente più potente Esercito Siriano.
Ai soldati che disertano il campo di battaglia si spara. Guardie di confine giordane severe ma giuste :-)
RispondiEliminaallora si dovrebbe sparare anche a tutti quei baldi giovani, che dicono di scappare dalla guerra e vengono ad invadere il vostro paese,invece di arruolarsi per difendere il loro, hanno ragione gli austriaci a considerarli dei disertori. pietro
EliminaInfatti ho sempre pensato che la questione curda "si risolverà da sola" se i curdi vogliono esistere, devono tenersi il male minore per loro.
RispondiEliminaKahani ha immortalato un ricongiungimento epocale.
RispondiEliminaOttimo traguardo.
Quel piccolo grande angolo di deserto e' parte della 'nuova via della seta' i cui buoni frutti saranno incommensurabili.
Federico