Alleanza strategica Iran-Russia-Cina manda a catafascio i complotti anglo-sion-americani!

 

La risposta calcolata dell'Iran all'assassinio statunitense del generale Qassem Soleimani e il rafforzamento delle relazioni di Teheran con Pechino e Mosca hanno rivelato l'inesattezza dei calcoli di Washington.

Quando Nick Paton Walsh, un analista della CNN, il 6 gennaio 2020 ha scritto sull'assassinio da parte degli Stati Uniti del tenente generale Soelimani che "la risposta dell'Iran agli Stati Uniti potrebbe avvenire lentamente e questo è più preoccupante", molti in Iran che chiedevano una vendetta rapida e dura si sono chiesti di cosa si preoccupava l'analista americano.

Ma Nick Paton Walsh aveva ovviamente ragione; La reazione lenta e graduale dell'Iran è stata più preoccupante. L'Iran ha optato esattamente per questo saggio approccio. L'approccio paziente e saggio dell'Iran potrebbe dissuadere gli Stati Uniti dal commettere ancora una volta un crimine così atroce.

La realtà è che sia i russi che i cinesi hanno preso più seriamente la minaccia di assassinio degli Stati Uniti contro i loro militari e generali militari dopo l'assassinio del generale Soleimani, chiedendosi: "Gli Stati Uniti metteranno all'ordine del giorno l'assassinio di generali russi e cinesi? bene?" Gli Stati Uniti renderanno comune l'assassinio dei comandanti dei loro avversari e, cosa più importante; Cosa dovrebbero fare l'Iran, la Russia e la Cina come avversari degli Stati Uniti per dissuadere Washington dal commettere nuovamente un crimine del genere in futuro con un aumento del prezzo?

L'idea di un'alleanza sicurezza-difesa Iran-Russia-Cina è nata da minacce così comuni. In effetti, la possibilità di assassinare i principali generali di altri paesi ha insegnato buone lezioni a Russia e Cina.

Questa preoccupazione è ben riflessa in un articolo di Sergey Shakaryants sul sito web russo “Regnum”.

Durante i primissimi giorni dopo l'assassinio del massimo generale iraniano, Shakaryants ha scritto che quando l'ex Segretario di Stato americano Mike Pompeo ha parlato dell'assassinio del generale Qassem Soleimani, ha chiarito che l'assassinio di Soleimani faceva parte di una strategia più ampia per contenere le sfide che emergono dagli avversari degli Stati Uniti, compresa la Russia, così come la Cina, e che Pompeo ha riunito tutti i nemici degli Stati Uniti insieme al suo nemico iraniano.

Secondo l'articolo del Regnum, le osservazioni di Pompeo erano una chiara minaccia per la Russia e la Cina di assassinare i loro generali, come quello che ha fatto con l'Iran. Ha aggiunto che in effetti la Cina era in cima alla piramide delle minacce statunitensi, seguita dalla Russia al secondo posto, e la domanda che restava da porsi era come Pompeo avrebbe dovuto dire che gli Stati Uniti si asterranno da qualsiasi azione contro Cina e Russia. .

Il caporedattore della rivista per la difesa nazionale Igor Korotchenko credeva che “l'assassinio di alti ufficiali militari russi nella stessa Russia o all'estero scatenerà una guerra tra potenze nucleari. In caso di assassinio di generali russi come quello che hanno fatto gli Stati Uniti nell'assassinio del generale Soleimani, la risposta della Russia sarà decisiva e vigorosa ".

Sottolineando l'assassinio del generale Soleimani, i russi direbbero che gli Stati Uniti avevano avviato una nuova serie di omicidi di funzionari governativi il 29 dicembre. Da quel giorno, in Iraq, gli americani iniziarono ad attaccare Kataib Hezbollah.

Secondo una dichiarazione del ministero della Difesa russo, l'assassinio del generale Soleimani aggraverebbe la situazione politica e militare in Medio Oriente e avrebbe un impatto negativo sulla struttura della sicurezza internazionale. La mossa di Washington avrebbe gravi conseguenze per la sicurezza e la pace nella regione, non aiuterebbe a trovare soluzioni ai problemi complicati e difficili del Medio Oriente e, al contrario, provocherebbe una nuova ondata di tensioni nella regione.

Korotchenko ha aggiunto che gli Stati Uniti avevano perso il loro posto nel mondo e stavano lottando per mantenere il loro ruolo di leader di un mondo unipolare e che il sistema unipolare non poteva più essere un modello di sviluppo sostenibile. Ha continuato sottolineando che "Russia e Cina hanno messo l'ultimo chiodo nella bara dell'unipolarismo americano".

Facendo riferimento alle minacce congiunte degli Stati Uniti contro Russia, Cina e Iran, l'articolo del Regnum ha invitato questi tre stati a formulare una strategia unificata contro gli Stati Uniti. Scriveva che "Pompeo non poteva nemmeno immaginare che Iran, Russia e Cina avrebbero potuto puntare i loro missili congiuntamente verso gli Stati Uniti se i loro generali fossero stati minacciati di nuovo". L'articolo continuava a leggere "Per gli Stati Uniti, l'Iran fa parte di una strategia più ampia per contenere le minacce dei nemici dell'America". L'Iran non sarebbe l'unico a rispondere alle minacce degli Stati Uniti; proprio come l'Iran non era solo nella base T-4 della Siria in ad est di Homs, così sono le truppe russe. "Pertanto, negli attacchi israeliani o americani alla base T-Four, la minaccia non sarà limitata agli iraniani".

"La verità è che Russia, Cina e Iran si sono ora resi conto di essere seduti sulla stessa nave", ha aggiunto il sito web russo.

Korotchenko ha sottolineato la necessità di unità e accordo strategico tra Teheran, Mosca e Pechino, dicendo: “Il 13 gennaio, il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha parlato dell'uccisione di militari iraniani, russi e cinesi. Teniamo gli occhi aperti. Gli Stati Uniti hanno fatto ricorso più apertamente all'assassinio e all'uccisione che mai, e poiché l'assassinio fa parte della loro politica per contenere le minacce russe, cinesi e iraniane, tutte le azioni anti-russe e anti-cinesi degli Stati Uniti sono collegate all'assassinio di Gen Soleimani. Persino le richieste regionali degli Stati Uniti nell'Artico o che pongono ostacoli sulla via delle pattuglie russe in Siria o persino ostacoli creati dalla Quinta flotta americana in Bahrain per esercitazioni congiunte russo-iraniano-cinesi [sono tutti collegati tra loro] ".

In effetti, l'assassinio del martire Soleimani ha rivelato e accelerato la necessità di un'alleanza strategica e di un accordo tra i tre paesi di Iran, Cina e Russia. L'alleanza ha iniziato a prendere forma dopo l'esercitazione navale congiunta dei tre paesi.

Secondo il Financial Times, Jonathan Eyal, direttore internazionale del Royal United Services Institute di Londra, ha delineato i dettagli dell'esercitazione navale congiunta Iran-Cina-Russia affermando che con l'esercitazione, l'Iran ha affermato che è la grande potenza nel Nella regione del Golfo Persico, la Russia si è presentata come un attore di primo piano in Medio Oriente e la Cina ha dimostrato di avere la più grande potenza navale del mondo. Il messaggio strategico era che i tre paesi Iran, Russia e Cina stavano dando forma agli eventi nella regione del Medio Oriente.

Da questo punto di vista, l'assassinio del generale Soleimani è stato infatti il ​​motore trainante dell'espulsione degli americani dalla regione e del ridisegno della geopolitica della regione attraverso una cooperazione strategica e di difesa congiunta.

Mosca e Pechino hanno discusso più volte dell'assassinio del generale Soleimani e la loro intenzione è di svolgere un ruolo costruttivo nell'allentamento dell'attuale tensione tra Iran e Stati Uniti. Secondo la Cina, l'Iran non dovrebbe intraprendere azioni militari in risposta alla mossa degli Stati Uniti. La Cina e la Russia vogliono promuovere la pace e la stabilità in tutto il mondo e il loro obiettivo è stabilire la stabilità strategica in Medio Oriente.

Ma la posizione ufficiale di Mosca e Pechino e il loro impegno per la riduzione dell'escalation non significa la loro indifferenza per le pericolose azioni eterodosse degli Stati Uniti. Ciò che si nota è la differenza nel modo in cui trattano con gli Stati Uniti. Il risultato più evidente nell'evitare una reazione sensazionale all'assassinio del martire Soleimani può essere visto nella formazione di un'alleanza strategica a triangolo tra Iran, Russia e Cina.

La cooperazione strategica tra Iran, Russia e Cina comporta vantaggi per ciascuno di loro, il cui valore non è ancora chiaro. Ma quello che è certo è che più l'alleanza è vantaggiosa per il lato orientale dell'equazione, più alto sarà il prezzo che dovrà pagare il lato occidentale. Il fronte occidentale, gli Stati Uniti in particolare, stanno perdendo peso nel sistema internazionale.

L'assassinio mirato degli Stati Uniti del generale Soleimani non è solo problematico dal punto di vista legale e morale per gli Stati Uniti, ma può anche avere effetti negativi nel tempo attraverso azioni di ritorsione da parte dell'Iran o dei suoi delegati.

Il New York Times riferì all'epoca che l'assassinio mostrava delle fratture nell'approccio della precedente amministrazione alla politica estera. L'assassinio è illegale secondo il diritto internazionale e un tabù nella politica estera americana. Apparentemente, la squadra di sicurezza nazionale di Trump era pienamente consapevole di fare osservazioni contraddittorie su una minaccia immediata del generale Soleimani.

Secondo il New York Times, la dimostrazione di forza degli Stati Uniti non è stata certamente uno scudo contro la vendetta dell'Iran. Devono aver pensato che l'Iran avrebbe raddoppiato i suoi sforzi per espellere gli americani dall'Iraq attraverso i suoi delegati.

Alcuni osservatori ritengono che l'assassinio del generale Soleimani, avvenuto pochi giorni dopo l'esercizio combinato della cintura di sicurezza marittima Iran-Russia-Cina nelle acque settentrionali dell'Oceano Indiano e del Mar di Oman, avesse lo scopo di provocare una guerra tra l'Iran e Stati Uniti in modo che Russia e Cina rivelino la loro posizione nella guerra per stroncare sul nascere l'alleanza tra Cina, Russia e Iran, ma in pratica ciò non è avvenuto. L'Iran ha saggiamente evitato di entrare in guerra con gli Stati Uniti e invece ha rafforzato i suoi accordi strategici con Cina e Russia.

Il dottor Yousef Sharbati ha toccato questo punto in una colonna per il quotidiano Rai al-Youm: nonostante il crimine degli Stati Uniti nell'assassinare il generale Soleimani, al vertice della NATO l'Iran è stato criticato, ed è stato un messaggio alla Russia e alla Cina che anche se l'Iran fosse non da biasimare, la NATO starebbe dalla parte degli Stati Uniti. La Russia e la Cina non avrebbero dovuto scegliere tra Iran e Stati Uniti, ma la loro scelta dovrebbe essere tra l'Occidente (Europa, Stati Uniti, NATO) e Iran. Germania, Francia e Gran Bretagna sostenevano tutti gli Stati Uniti, nonostante il fatto che l'assassinio del generale Soleimani fosse una dichiarazione di guerra da parte degli Stati Uniti.

La Cina, come la Russia, vede l'assassinio di Soleimani come una minaccia diretta contro se stessa

Contrariamente all'opinione sbagliata che cercava di prendere di mira l'alleanza Iran-Russia-Cina con l'assassinio del generale Soleimani, Pechino afferma che l'assassinio era principalmente diretto alla Cina.

Il China's South China Morning Post ha scritto: Gli Stati Uniti hanno cercato di provocare la Cina in un conflitto internazionale, e l'assassinio del generale Soleimani era in realtà una minaccia diretta alla Cina dagli Stati Uniti perché la Cina ha apertamente sfidato la superiorità americana.

Il quotidiano cinese considerava il gioco americano molto vecchio e obsoleto, dicendo: "Ciò che gli Stati Uniti cercavano di fare con l'assassinio del generale Qassem Soleimani era simile a quello che accadde alla Germania nella prima guerra mondiale con l'assassinio di Franz Ferdinand, il Principe austriaco che ha iniziato la guerra. "

Questa posizione cinese ha un chiaro messaggio che Pechino non farà parte del gioco belligerante degli Stati Uniti, ma non rimarrà indifferente agli assassinii statunitensi.

Per Russia e Cina, l'assassinio del generale Soleimani è un monito degli Stati Uniti sul fatto che non si attengono a nessuna regola internazionale e solo la paura delle conseguenze del crimine può costringere Washington a rispettare le regole del conflitto.