Altro che balle sulla "ripresa"; il regime ebraico di occupazione della Palestina si dibatte in una crisi economica sistemica da cui nemmeno le massicce elargizioni di denaro pubblico Usa (sottratto al welfare e alla spesa sociale dei cittadini americani) e le regalie tedesche come "compen$o per l'olocau$to" riescono a risollevarlo.
E la profondità e la gravità di tale crisi si rivela quando si consideri che, secondo quanto rivelato ieri dall'ufficio del Capo di Stato Maggiore delle forze armate sionaziste saranno necessari tagli radicali per ben 1 miliardo e 900 milioni di dollari Usa nei prossimi 60 mesi per tornare a far quadrare il bilancio.
I tagli comprendono l'eliminazione di tremila soldati di truppa, il pensionamento definitivo di tutti i modelli di artiglieria cingolata M-109 e di tutti i tank derivati dallo chassis dell'M-48; in questo modo ben 820 milioni di Dollari verrebbero risparmiati già dal bilancio annuale del 2013, lasciando il restante miliardo e rotti di risparmi da venire 'spalmato' sui successivi 48 mesi.