mercoledì 27 ottobre 2010

Gaza: un Palestinese assassinato da un jet israeliano

Un morto e un ferito grave, questo il bilancio della proditoria aggressione militare israeliana condotta meno di tre ore fa nella zona est di Beit Hanun; nella zona nord della Striscia di Gaza sottoposta all'assedio e alle scorribande delle forze armate ebraiche.

Da diversi giorni sembra che la tattica dell'esercito sionista sia quella di aggredire e perseguitare con le armi comuni cittadini palestinesi impegnati nelle più normali opere di ricostruzione delle case e degli edifici distrutti o danneggiati dai pesantissimi bombardamenti del brutale ''pogrom'' militare condotto da Israele venti mesi addietro.

Anche questa volta la vittima della violenza sionista, un Palestinese ventenne di nome Imad Afana, era impegnato, aiutato da un manovale, nella raccolta di ghiaia e detriti di cemento da utilizzare nei lavori di ricostruzione di Gaza. Mentre i due erano assorti nel loro lavoro sono stati raggiunti dalle bombe ad alto potenziale sganciate da un aeroplano israeliano da attacco al suolo, che é stato identificato come un F-16 di fabbricazione statunitense.
Un F-16, aereo americano di cui, grazie all'azione della potentissima lobby ebraica, l'aviazione di israele é ben rifornita.
L'uso di sofisticati jet di quarta generazione e di munizioni dal costo di svariate decine di migliaia di dollari americani per bersagliare due civili intenti a lavorare testimonia con piena forza quanto sia tenace e profonda la volontà dello stato ebraico di perseguitare e terrorizzare i Palestinesi di Gaza nel tentativo di schiantare la loro determinazione alla lotta e alla resistenza.

Il corpo esanime di Afana e quello del manovale, rimasto gravemente ferito nello scoppio, sono stati raccolti da un'ambulanza e trasportati all'ospedale Kamal Adwan.

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